Si riaprono le porte dell’aula consiliare di Palazzo Gilardoni. Questa sera, con la commissione Bilancio convocata dal presidente Simone Orsi (Lega), è ripartita l’attività della macchina amministrativa.
All’ordine del giorno il nuovo Documento unico di programmazione (Dup), con le relazioni degli assessori.
Presenti tutti e sette gli esponenti di giunta: ciascuno di loro ha fatto il punto sul proprio settore di competenza. Con la consapevolezza che, per qualcuno di loro, potrebbe essersi trattato dell’ultimo intervento in sala esagonale (tenendo conto che la prossima seduta del Consiglio comunale è in programma il 26 settembre).
Le questioni amministrative si intrecciano con quelle più prettamente politiche. Lo ha “ricordato” Santo Cascio (Progetto in Comune), che ha ipotizzato come il mancato intervento del sindaco Emanuele Antonelli potesse in qualche modo essere legato alle «dannate voci sul rimpasto»: «Non vorrei mai che questa sera, visto il silenzio dei componenti della maggioranza sui piani degli assessori, ci sia un consenso unanime, e poi il sindaco faccia una dichiarazione che rimpasta la giunta per ragioni diversa da una sfiducia al singolo assessore che non ha lavorato bene».
Poi è lo stesso Antonelli a sgombrare il campo dai dubbi, chiarendo di non essere riuscito a preparare per tempo la relazione, la cui esposizione è rimandata all’assise, a causa di una piccola operazione.
In ogni caso, domani scadrebbe il termine per il rimpasto fissato dopo il confronto tra le segreterie regionali di Fratelli d’Italia e Lega, con i primi che “spingono” per portare da uno a due i propri esponenti di giunta, a discapito del Carroccio.
Scadrebbe, appunto. Perché, dopo l’accordo sul rinvio di qualsiasi mossa a dopo la pausa estiva, negli ultimi giorni non ci sono state novità sostanziali.
Ed è difficile pensare che domani si possano sciogliere tutti i nodi di una questione così ingarbugliata. Anche perché, se i Fratelli non hanno intenzione di cedere e intendono far “pesare” il passaggio di Massimo Rogora dal Carroccio alle proprie fila, la Lega non si è rassegnata all’idea di dover sacrificare uno dei suoi tre assessori (la vicesindaco Manuela Maffioli, Paola Reguzzoni e Giorgio Mariani, con sullo sfondo l’ipotesi di un ingresso nella squadra di governo del segretario bustocco Alessandro Albani).
È probabile, dunque, che quella appena iniziata sia una settimana interlocutoria, almeno per il momento. A più livelli: tra i rappresentanti cittadini e provinciali dei partiti e il sindaco e tra gli alleati bustocchi.
Sono infatti previste alcune riunioni di maggioranza e non è da escludere che, a latere, il tema del rimpasto possa tenere banco. La questione tocca anche la lista Antonelli, per la quale sembra prevalere la possibilità di un solo avvicendamento.
Ma la partita più delicata è quella che si gioca tra Fratelli d’Italia e Lega. Quest’ultima, come detto, è probabile che provi a resistere, con l’avallo della segreteria provinciale, pronta – con il segretario Andrea Cassani – a sposare la linea di un rimpasto non urgente e della necessità di una valutazione più ampia che comprenda anche altre nomine (vedi partecipate).
Ma se la scadenza di domani 10 settembre non si sta rivelando perentoria, il presidente del circolo bustocco di FdI Alberto Falciglia lo aveva detto chiaramente: «Non si può aspettare l’autunno» (leggi qui). Insomma, la quiete prima della tempesta perdura (leggi qui) ma a questo punto – se non le ore – sembra avere i giorni contati.