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Varese | 06 settembre 2024, 13:20

Castello di Belforte: aperto il bando per la progettazione dei lavori di restauro

Dopo i lavori preliminari eseguiti, prosegue il percorso per rendere visitabile e accessibile il bene

Castello di Belforte: aperto il bando per la progettazione dei lavori di restauro

Prosegue il percorso di restauro del complesso storico del Castello di Belforte. Dopo le opere svolte in queste mesi per la prima messa in sicurezza, i rilievi eseguiti e gli interventi di bonifica, è aperto il bando per aggiudicare il servizio di progettazione di fattibilità tecnica, economica ed esecutiva per i lavori di restauro del bene. L'obiettivo del bando è quello di avviare la progettazione dei lavori per consolidare la struttura e poter nuovamente vivere e rendere visitabili alcuni spazi, attraverso un intervento di conservazione degli elementi architettonici esistenti.

“Prosegue il percorso per restituire un patrimonio storico alla città - dice il sindaco Davide Galimberti – Dopo le opere preliminari eseguite, con questo bando si mira a rendere la struttura visitabile e accessibile, ad esempio permettendo dei percorsi visita tra le mura esistenti, valorizzando gli spazi al pianterreno e creando un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. Questo consentirà poi in una seconda fase di sviluppare delle proposte di fruizione a cui destinare il complesso: una fase in cui sarà importante il coinvolgimento della città, per favorire un utilizzo del bene che ne valorizzi l'interesse storico e culturale, cogliendo le opportunità di ulteriori future risorse anche attraverso la partecipazione a bandi europei, statali o regionali”. 

Il valore complessivo della progettazione è di circa 400 mila euro, il termine per il ricevimento delle offerte è il 15 ottobre. 

“Nei mesi scorsi sono state eseguite diverse opere preliminari importanti, necessarie e poco visibili – aggiunge l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – si tratta di interventi delicati che spesso costituiscono la fase più importante. Ora con il nuovo bando si mira a consolidare la struttura e renderla accessibile e visitabile da parte dei visitatori. Un'opera che si inserisce all'interno di un percorso avviato dalla città per il recupero di beni di interesse storico artistico e che include anche la ex Caserma, Villa Baragiola, Casa Frasconi”.

Gli interventi già eseguiti comprendono i lavori di demolizione dei fabbricati abusivi, importanti opere di disboscamento, le indagini geofisiche del sottosuolo con georadar, i rilievi dell'area tramite tecnologia drone e laser scanner, le opere di messa in sicurezza della colonna in pietra e delle parti edili esistenti.

“La futura destinazione del compendio, che ha ottenuto dal Ministero della Cultura un finanziamento di cinque milioni di euro per il recupero funzionale, sarà sviluppata a partire dalle opere di restauro a cui mira questo bando – spiega l'assessore alla Cultura Enzo Laforgia – con questi interventi infatti si intende rendere fruibile e accessibile il complesso storico, per poter attivare dei percorsi di visita tra le mura. In un secondo momento l'obiettivo è andare oltre e sviluppare una destinazione culturale specifica per il compendio”.

Sono diversi parametri secondo i quali verrà valutata la proposta progettuale oggetto del bando. Oltre agli interventi di consolidamento strutturale e messa in sicurezza, verranno valute le proposte di recupero funzionale e di restauro conservativo del piano terra del corpo centrale, per rendere fruibile la struttura con la creazione di un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. In particolare costituiscono elementi di valutazione le proposte finalizzate al recupero dell'architettura storica del Castello.

Sarà valutata poi la valorizzazione degli spazi al pianterreno, focalizzandosi sulle architetture che caratterizzano il monumento e le sue trasformazioni, con la valorizzazione delle pareti affrescate, restaurate e protette. Inoltre costituiscono elementi di valutazione le proposte per la realizzazione di percorsi di visita accessibili a tutti.

Per il consolidamento strutturale verranno valutati in modo positivo l'adozione di modalità a contenuta invasività.

c. s.

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