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| 03 settembre 2024, 19:35

Gallarate, il caso di via Curtatone finisce su Canale 5. E di nuovo in Parlamento

Oggi al presidio le telecamere di Mediaset e il deputato Devis Dori, mentre Legambiente Lombardia cerca di placare gli animi

Gallarate, il caso di via Curtatone finisce su Canale 5. E di nuovo in Parlamento

Continua l’epopea ambientalista di cui è protagonista via Curtatone. Oggi a Gallarate massima attenzione mediatica con le telecamere di Mattino 5 e il passaggio in presidio del deputato di Europa Verde Davis Dori. Mentre Legambiente Lombardia, rappresentata dalla presidente Barbara Meggetto, rivolge un appello al sindaco Andrea Cassani e all’assessore all'Ambiente Sandro Rech, sollecitando un ritorno a un clima più disteso.

L’Intervento di Dori e la nuova interrogazione Parlamentare

Nel pomeriggio di oggi, martedì 3 settembre, la situazione ha visto un ulteriore sviluppo con la visita di Dori. Il deputato ha ribadito l'impegno di Europa Verde a mantenere alta l'attenzione sulla vicenda, sottolineando l'importanza di tutelare il bosco di via Curtatone non solo come questione ambientale, ma anche come tema di sicurezza pubblica.

Il deputato ha ricordato l'interrogazione parlamentare già presentata lo scorso 7 agosto al ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in cui si chiedeva un intervento per la tutela della biodiversità del bosco e la protezione dell'ambiente circostante. Tuttavia, alla luce degli sviluppi recenti, Dori ha annunciato l'intenzione di presentare una nuova interrogazione parlamentare, questa volta rivolta al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. «La situazione è cambiata – ha dichiarato Dori – ora la questione non riguarda solo l'ambiente, ma anche la sicurezza pubblica».

Legambiente Lombardia propone una mediazione

Parallelamente all'iniziativa di Europa Verde, Legambiente Lombardia si muove per cercare una soluzione condivisa che possa allentare le tensioni. La lettera aperta della presidente Meggetto, indirizzata alle autorità locali, suggerisce un ventaglio di proposte mirate a ristabilire il dialogo tra le parti coinvolte. L'obiettivo dichiarato è di prevenire ulteriori conflittualità e trovare un equilibrio tra la necessità di sviluppo urbanistico e la preservazione dell'ambiente. 

Presenza mediatica e attività di sensibilizzazione

L’attenzione mediatica verso il presidio si è ulteriormente intensificata con l'arrivo delle telecamere di "Mattino Cinque", il programma di Mediaset che ha documentato il clima di tensione dei giorni scorsi e le iniziative di resistenza pacifica messe in atto dai manifestanti. In un raro momento di calma, le telecamere hanno ripreso alcuni attivisti intenti a fare l’uncinetto, un’attività organizzata dal circolo "Laudato Si’" di Busto Arsizio come gesto simbolico per abbassare la tensione e promuovere un’immagine di pacifica convivenza. Come sottolinea anche Gilberto Rossi, già consigliere federale nazionale dei Verdi, nella sua lettera aperta al sindaco, «la democrazia è una pratica. I fatti visti in questi giorni destano preoccupazione», scrive.

La preoccupazione per il tempo del comitato

Laura Pastorelli del comitato "Salviamo gli alberi di gallarate" parla di una continua resistenza del presidio nonostante l'arrivo del maltempo dei prossimi giorni e aggiorna la stampa sull'aumento delle firme raccolte per salvare il boschetto dai lavori che l'amministrazione vorrebbe continuare: «Ad oggi abbiamo raggiunto più di 7000 firme».

Mentre la situazione rimane fluida e incerta, appare chiaro che il presidio di via Curtatone è destinato a restare al centro dell'attenzione, non solo per la battaglia ambientale che si sta combattendo, ma anche per le implicazioni politiche e sociali che stanno emergendo in modo sempre più evidente.

Alice Mometti

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