Cultura - 03 settembre 2024, 09:51

Belle Époque a Morazzone: i ruggenti anni Venti rivivono a Casa Macchi

Venerdì 6 settembre l’attrice Maura Tombolato e Mario Chiodetti, ideatore dello spettacolo, grazie a tre grammofoni d’epoca allieteranno il pubblico con le canzoni di un'epoca innovativa nel mondo delle arte, della musica e della moda

Venerdì 6 settembre appuntamento a Casa Macchi con Maura Tombolato e Mario Chiodetti

Cappelli a cloche e abiti con le frange per ballare a perfezione il charleston, arrivato come un turbine dall’America. Donne con silhouette affilate, occhi bistrati con il nerofumo, emancipate e mangiauomini.

Gli anni Venti, ruggenti e pieni di novità nelle arti, nella musica e nella moda, approdano a Casa Macchi, la splendida antica dimora del Fai a Morazzone, grazie all’attrice Maura Tombolato, a Mario Chiodetti, ideatore dello spettacolo, e a tre grammofoni d’epoca che faranno sentire la loro voce allietando il pubblico con le canzoni di allora. 

Tutto ciò avverrà venerdì 6 settembre alle ore 18,30 e 19 nell’ambito della rassegna “Sere Fai d’estate”, un “aperitivo in vintage” che condurrà il pubblico nelle atmosfere sensuali e a volte irriverenti di anni ancora spensierati, dopo l’orrore della Grande Guerra (per informazioni e prenotazioni: tel. 0332 – 1821610, oppure faicasamacchi@fondoambiente.it In caso di maltempo l’evento è rimandato). 

«Lo spettacolo si divide tra alcune letture di brani scritti da autori del tempo, come la poetessa Amalia Guglielminetti, simbolo della donna fatale, Luciano Zuccoli, contraltare maschile di Mura e Liala, e Sergio Tofano, attore e disegnatore straordinario, a dialoghi comici di Petrolini, Achille Campanile e Gino Patroni, fino a notizie sulla moda e il costume della celebre giornalista Irene Brin», spiega Chiodetti.

«Ma il piatto forte della serata saranno gli ascolti dei 78 giri originali, con hit del tempo come “Balocchi e profumi”, “Bombolo”, “Lucciole vagabonde” o “Re di cuori”, proposti dai cantanti più celebri, da Daniele Serra, che incise decine di titoli per la Voce del Padrone, a Leo Silva, Gabré o Enzo Fusco, autore anche della celebre “Dicitencello vuje”». 

Redazione