Territorio - 29 agosto 2024, 17:04

Gavirate piange e ricorda Giacomino Zucchinetti: «Per te ci sarà sempre un caffè "sospeso" da Veniani»

Tutta la città commossa per la tragica scomparsa del 65enne, deceduto dopo essere stato investito da un'auto: gli amici del centro storico tra cui anche il sindaco Parola. Per lui anche due poesie e quel murales a Oltrona che gli era stato dedicato rimarrà una sorta di monumento: «Ti ricorderemo sempre con il tuo traballante incedere ma con un’espressione sempre positiva e gentile. Rimarrai sempre nei nostri cuori»

Il murales di via Unione a Oltrona di Gavirate dedicato a Giacomino Zucchinetti

Il murales di via Unione a Oltrona di Gavirate dedicato a Giacomino Zucchinetti

Tra Gavirate, Voltorre e Oltrona lo conoscevano tutti, ma proprio tutti. Quell’uomo alto e magro, dalla testa china e la sigaretta penzoloni tra le labbra che camminava su e giù per le strade fermandosi di tanto in tanto per qualche chiacchiera con un amico.

È così che lo ricorderà per sempre il murales di via Unione a Oltrona al Lago, quel disegno che ha fermato sul muro la passione del 65enne Giacomino Zucchinetti per le passeggiate. A poche ore dalla sua tragica scomparsa, a seguito dell'incidente stradale avvenuto nella mattina di venerdì 23 agosto in via Cavallotti, Gavirate e i suoi amici lo ricordano dedicandogli queste belle parole.

A Giacomino sono state dedicate due poesie, da chi lo conosceva bene e gli era affezionato come Daniele Quirci e Anna Maria Rizzato Binda. 

Per Giacomo (di Daniele Quirci):

C'è un viale bellissimo dove sei ora, cammina lì, libero finalmente amico mio, le strade qui sono piene di vetro rotto, di sogni spezzati e speranze appese a un filo.

Tu sei volato così, dall'asfalto, come un maledetto poeta che ha trovato la sua ultima rima.

Noi restiamo qui a fissare il cielo, con il fiato corto e il cuore pesante.

Brindavamo alla vita, bestemmiavamo la morte, eppure è arrivata all'alba, senza invito, ti ha portato via, come un ladro di malinconie.

Ora cammina, fratello, non ci sono semafori rossi dove sei, né curve pericolose, solo un orizzonte che non finisce mai.

Ti ritroveremo in quel viale, tra il fumo delle sigarette e il ricordo di risate perdute, ma fino ad allora, cammina, libero, nella luce che non conosce ombra. 

A Giacomino (di Anna Maria Rizzato Binda):

Quante volte mi sono chiesta vedendoti passare dove andavi.

Che meta aveva quel corpo lungo e magro. Quella testa sempre china. E quella  sigaretta unica fedele compagna…

Chissà cosa cercavano quegli occhi sempre bassi che non vedevano il mondo, o forse lo vedevano diverso da come lo vediamo noi. O vedevano ciò che noi non riusciamo a vedere . 

I tuoi piedi conoscevano la strada più dei tuoi pensieri. E andavano, andavano…

Un moto perpetuo quel camminare in cui trovare una pace, un senso smarriti o traditi chissà  quando e come…

Eri una figura senza ombra in cerca della sua luce. Protagonista sconosciuto di una storia mai scritta . 

Testimone di un tempo uguale e silenzioso, spuntavi dalla nebbia per entrare in una nuvola. Marciavi lasciando impronte trasparenti su marciapiedi e muri. 

Misuravi il perimetro della vita tracciando la diagonale tra te e il mondo. Eri il tasto mancante di un pianoforte. Una corda di violino dalle note impossibili. Sfioravi fiori giganti che neppure Dio ha immaginato .

Hai solcato terra e acqua in un ritmo costante, tranciato una mattina di agosto. Una calda mattina di agosto già accecata dal sole. 

È lì che ti sei visto uomo perduto, ma non perdente. Inseguivi le stelle sapendo di essere una stella cadente.

Giacomino aveva tanti amici anche in centro storico, tra cui il sindaco Massimo Parola, che hanno voluto ricordarlo con affetto, attraverso la "favola" del caffè sospeso, con parole belle come una poesia:

«Caro Jack, ti ricorderemo sempre con il tuo traballante incedere ma con un’espressione sempre positiva e gentile. Ti ricordavi i nomi di tutti noi e soprattutto avevi sempre la battuta pronta per ogni tifoso di calcio. Eri la nostra Gazzetta dello Sport, informatissimo!

Per non deludere chi ti stava di fronte consolavi il tifoso della squadra perdente e incitavi quello della vincente, indipendentemente dalla tua fede interista. Per te ci sarà sempre “l’euro del caffè sospeso” al Veniani, noi continueremo a mantenere questa tradizione, rimarrai sempre nei nostri cuori. Arrivederci Jack».

Massimo Parola, Flavio Binda e gli altri amici del centro storico Valeria, Chicco, Doris, Vittorio, Sergio.

In attesa dello svolgimento dell'esame autoptico, la data del funerale di Giacomino non è stata ancora fissata. 

Ilaria Allegra Vanoli

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