Busto Arsizio - 29 agosto 2024, 19:19

La prima medaglia italiana alle paralimpiadi è di Lorenzo Bernard e Davide Plebani. In quel bronzo, un po’ di Busto e di territorio

I due atleti del Team Equa hanno conquistato il terzo posto nell’inseguimento 4.000 M B. La partecipazione, a ottobre 2023, al Premio Castiglioni del Panathlon Club La Malpensa e il sostegno arrivato dalla famiglia di Nino Lualdi, innamorato dello sport

Il giornalista Roberto Bof con i medagliati Bernard e Plebani

Il giornalista Roberto Bof con i medagliati Bernard e Plebani

Lorenzo Bernard, atleta del Team Equa oltre che della nazionale, con la guida Davide Plebani, è la medaglia italiana numero 600 nella storia delle paralimpiadi, la prima all’edizione 2024 dei giochi. Il ciclista ha conquistato il bronzo nell’inseguimento individuale 4.000 M B al Velodrome National di Saint-Quentin-en-Yvelines. Battuto nettamente, nella finale per il terzo/quarto posto l’olandese Vincent ter Schure con Timo Fransen.

Bernard, che eccelle anche nel canottaggio, ha fra l'altro portato la sua esperienza al Panathlon Club La Malpensa, in occasione del premio Giancarlo Castiglioni (vedi QUI, era presente il giornalista varesino Roberto Bof, grande esperto di sport paralimpici, anche lui a Parigi). E lì Lorenzo, che ha perso la vista da ragazzo per lo scoppio di un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale, aveva confessato il suo sogno di medaglie olimpiche, «…un’ossessione per cui metto tanto impegno e per la quale non sento fatica».

«Sono atleti di punta, che si sono guadagnati fino all'ultimo le convocazioni» ha ammonito in tempi non sospetti Ercole Spada, presidente del Team Equa, quasi un dream team del paraciclismo, riferendosi ai “suoi” ciclisti in partenza per Parigi. Dietro l’impresa, anche un contributo da Busto Arsizio. Nell'aprile 2023, la famiglia del bustocco Nino Lualdi, in occasione di quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno, decise di affiancare l'impegno di Team Equa (vedi QUI).

Un rapporto con il Team Equa per il quale venne organizzato anche un incontro con gli studenti del Liceo Pantani (c’era anche la figlia del dirigente d’azienda, la giornalista e direttrice de “Il bustese” Marilena Lualdi), in ricordo di un uomo che amava lo sport pur non potendolo praticare, per le conseguenze della polio, determinato nella vita e nel lavoro, disponibile a sostenere gli altri. Eventualmente verso Parigi.

S.T.

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