Busto Arsizio - 29 agosto 2024, 11:30

Scout di Busto alla Route Nazionale di Verona: «Un pieno di energia per fare il bene dei ragazzi»

Una cinquantina i capi dei gruppi cittadini che si sono uniti ai 18mila partecipanti al raduno. Tommaso Re, fra i 15 “inviati” di Agesci Busto 5: «Un’esperienza bellissima, ne siamo usciti più forti»

I capi del gruppo Agesci Busto 5 a Verona

L’ultima Route nazionale era datata 2014. Quella da poco conclusa a Verona, quattro giorni intensi per 18mila capi scout di tutta Italia, ha dato ai partecipanti un nuovo slancio. Raccogliendoli intorno al concetto di felicità, fondamentale nella vita di chiunque, specialmente per chi si relaziona ai più giovani. E, allo stesso tempo, così vasto e complesso da risultare di difficile approccio. “Generazioni di felicità”, questo il titolo dell’appuntamento, non ha tradito le attese.

«Io – riassume Tommaso Re, capo della branca Esploratori e Guide – ero con i 15 del mio gruppo, Agesci Busto 5. In tutto, da Busto, sono stati una cinquantina i partecipanti. Per me, questa esperienza è servita a rinnovare la forza da mettere nelle nostre attività. E credo che un po’ tutti abbiano avuto questa percezione. È anche stato divertente incrociare quelli degli altri gruppi di Busto, riconoscerci, salutarci. Spesso sono stati incontri di un momento, in mezzo a tutte quelle persone in movimento».

Il tema delle generazioni è risultato importante quanto quello della felicità: «Come da previsioni, c’erano scout dai 20 ai 70 anni e più, nonostante certi aspetti impegnativi della partecipazione, come i lunghi spostamenti a piedi. Ci si è anche dati da fare, abbiamo ripulito aree della città. “Cercate di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”, sono parole di Baden Powell».

Diversificati, gli incontri, per contenuti e dimensioni: «Potevano essere molto affollati oppure per gruppi ristretti. Non ne sono mancati con rappresentanti dell’associazionismo, con personalità di rilievo o provenienti dall’estero e che vivono in Italia, sempre in un’ottica coerente con lo scoutismo, con i suoi valori. Personalmente sono stato molto colpito da Zakia Attanasio, moglie dell’ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo».

Ancora sull’esperienza personale, ma guardando anche oltre: «Sono entrato da poco nella comunità dei capi e a me Verona ha portato quasi un rinnovo della forza che dovrò mettere a disposizione dei ragazzi, mi occupo di quelli fra i 12 e i 16 anni. Ripeto: penso che anche gli altri l’abbiano vissuta così. Un bel modo per prepararsi alle attività che verranno, di qui a poco».

Stefano Tosi