Gallarate - 28 agosto 2024, 09:36

Boschetto di via Curtatone, Obiettivo Comune Gallarate: «Il “regno Cassani” ha toccato il punto più basso»

La formazione civica interviene dopo le tensioni che si sono registrate nella giornata di ieri al presidio del comitato “Salviamo gli alberi” e del Gruppo Tanuki. Possibili ulteriori iniziative a tutela della fauna, oltre che delle piante

La affissioni alla rete che delimita l'area del boschetto

Dopo le tensioni, con tanto di fermo per un’attivista (vedi QUI) impegnata nell’ostacolare l’accesso delle forze dell’ordine al boschetto di via Curtatone, Obiettivo Comune Gallarate commenta i fatti più recenti. E richiama due punti tra quelli sostenuti da quanti animano il presidio gallaratese: rispetto del regolamento comunale, nella parte in cui si vieta «…l'abbattimento di un bosco tra il 31 marzo e il 15 ottobre» e la richiesta di «…un confronto serio sul progetto e appunto sulle sue criticità». Il progetto è, ovviamente, quello di nuove scuole che l’Amministrazione comunale vorrebbe costruire nell’area interessata (QUI la posizione del vicesindaco, Rocco Longobardi, dopo un incontro con gli attivisti). E mentre si annunciano nuove iniziative (una potrebbe arrivare da Massimo Vacchetta, del centro recupero ricci “La Ninna”, già intervenuto sulla questione, vedi QUI) Ocg polemizza con l’Amministrazione Cassani: «Richiedere l’intervento di decine di agenti di pubblica sicurezza, certamente impiegabili in ben più importanti vicende […] significa cercare lo scontro e negare che nel progetto ci siano cose che si possono fate meglio. Significa in poche parole voler fare il dito medio a tutta la città». Il riferimento è un episodio dei giorni scorsi (vedi QUI e QUI). Di seguito, l’intervento di Obiettivo Comune, firmato dal Direttivo.

Lo spiegamento di forze dell'ordine oggi in via Curtatone, nei pressi del cantiere del grow29, ed i tafferugli che ne sono seguiti, rappresentano il punto più basso toccato dalla nostra città durante il regno di Cassani.

Da settimane una civile e pacata protesta a tutela del bosco chiede che siano almeno ascoltati due punti tra quelli che erano stati sollevati come criticità.  Il primo è il richiamo al regolamento comunale sul verde, che vieta l'abbattimento di un bosco tra il 31 marzo e il 15 ottobre di ogni anno. Il secondo che si avvii un confronto serio sul progetto e appunto sulle sue criticità.

Tutto ovviamente negato, senza giustificazione, senza risposta, da parte della amministrazione comunale, che sceglie ancora una volta la chiusura totale nei confronti dei cittadini e delle minoranze.

Costruire una nuova scuola dovrebbe essere occasione di positivo "insegnamento", anche avendo il buonsenso di ascoltare e valutare alcuni aspetti che potrebbero e dovrebbero essere migliorati. Richiedere l’intervento di decine di agenti di pubblica sicurezza, certamente impiegabili in ben più importanti vicende sulle quali Gallarate paga pesante dazio da anni, grazie ad una politica fatta solo di slogan brutali, significa cercare lo scontro e negare che nel progetto ci siano cose che si possono fate meglio. Significa in poche parole voler fare il dito medio a tutta la città. Cosa che noi non accettiamo né ora né mai. 

S.T.