Eventi - 26 agosto 2024, 09:58

Torna il motoraduno Aermacchi: ospite Beppe Consalvi. E si celebrano i cinquant’anni del primo mondiale di Walter Villa

Il 1° settembre, alla fabbrica MV Agusta sulle rive del lago della Schiranna, si terrà la ventinovesima edizione del raduno motociclistico. Dopo il ritrovo giro turistico attorno al lago di Varese e, a seguire, possibilità di pranzare all’Osteria del Centenate. Il programma completo

Manca poco alla ventinovesima edizione del raduno motociclistico Aermacchi: l’appuntamento è fissato per il 1° settembre, sempre presso la celebre fabbrica MV Agusta sulle rive del lago di Varese alla Schiranna dove un tempo erano progettate e costruite le moto Aermacchi. Una storia terrestre per l’azienda aeronautica nata nel 1951 con il debutto della 125N (alias Cigno) progettata da Lino Tonti e proseguita fino all’estate 1978 quando la proprietà americana di AMF-Harley-Davidson decise di chiudere la filiale italiana.

Il raduno è sempre organizzato dal Registro Storico Aermacchi e quest’anno celebrerà due piloti che hanno fatto la storia della Casa varesina: parliamo in primis di Walter Villa, il campione modenese che giusto 50 anni fa, nel 1974, conquistò il primo dei 4 titoli mondiali vinti in sella alla bicilindrica a due tempi progettata dai tecnici alla Schiranna. Quello fu il primo trionfo dei tre consecutivi conquistati da Villa nella classe 250 ai quali si aggiunse, nel 1976, anche quello della 350 per una fantastica doppietta. Per celebrare il mezzo secolo di quel trionfo sarà a Varese Milena Severi, vedova dell’iridato Villa.

Ma alla Schiranna gli appassionati avranno modo di conoscere e scoprire uno dei tanti piloti privati che hanno corso con le moto varesine: parliamo di Giuseppe “Beppe” Consalvi, 77 anni (è nato a Sant’Enea, Perugia, il 3 marzo 1947) che oltretutto nella nostra città ha disputato la sua seconda gara correndo nel circuito di Varese 1965 in sella ad una Ducati Marianna 125. Ma con Varese e Aermacchi Consalvi è legato a filo doppio visto che l’ex pilota umbro e suo mentore Alberto Capocci nel 1966 acquistò da Gilberto Milani, ufficiale della Casa varesina con Renzo Pasolini, la sua Ala Oro 250 per portare Beppe al titolo italiano Juniores.

«In carriera purtroppo ho solo sfiorato il tricolore - ricorda Consalvi - sia da Juniores sia da Seniores e pur essendo sempre protagonista del campionato spesso sono arrivato secondo. Nel 1967 ad esempio Zanzani, il preparatore delle Motobi, schierò ben 6 moto per battermi nella gara decisiva per il titolo. Ed io, pilota privato, non è che potessi fare miracoli. In più dovevo battagliare con Lentini e Vinci che pure correvano con le Ala Oro come la mia. Piva, il responsabile delle esperienze Aermacchi preparava quella di Lentini mentre Vinci, lavorando nello stesso reparto alla Schiranna, aveva tutti gli aggiornamenti del caso. Insomma le loro 250 avevano sempre qualcosa in più rispetto alla mia moto. Ma io finivo sempre davanti a loro».

Persona simpatica e disponibile Consalvi ha corso e vinto anche con l’Ala Oro 125, poi ha usato in gara la bicilindrica 250 RR, ma, spiega «con quella due tempi non mi sono mai trovato bene, troppo brusca, faticava ad avviarsi a spinta e spesso con lei cadevo». Strano perché nel corso della brillante carriera da pilota, sempre da privato, Consalvi poi ha ottenuto eccellenti risultati con le Yamaha bicilindriche 2T che curava in proprio. Guadagnandosi la fama di eccellente preparatore tanto da far parte, una volta ritiratosi dalle corse, del team Italia schierato nel Mondiale dalla Federmoto. Portando poi Fabio Biliotti al titolo Europeo della 500.

Consalvi è arrivato alle corse grazie alla disponibilità della mamma che l’ha sempre aiutato e non l’ha ostacolato nel desiderio di correre anche se a 12 anni era rimasto orfano del padre morto prematuramente. Una volta conclusa la lunga carriera in sella ha vissuto una bella parentesi come preparatore stimato nell’ambiente. Senza trascurare il suo futuro, tanto da diventare un imprenditore di successo nel settore dell’illuminazione con un’azienda fondata assieme alla moglie Franca e portata avanti con i due figli. Azienda che si occupa di illuminazione di chiese, monumenti, aziende oltre che di gallerie stradali.  «Ho frequentato solo le scuole elementari - ricorda Consalvi - anche perché da orfano ho dovuto aiutare presto la mamma nel far quadrare il bilancio familiare. E devo dire che anche nel campo del lavoro mi sono tolto delle belle soddisfazioni». Prima di aprire la propria azienda ha lavorato per una decina d’anni per il comune di Perugia pur correndo in moto: si giocava ferie e permessi per le gare. E c’è un “ricatto” dietro la sua assunzione in Comune: «Agostini doveva venire a Perugia per una premiazione - spiega Beppe - disse al sindaco che si sarebbe presentato solo se assumerete Peppino. Avute le rassicurazioni del caso, Ago venne in città. Dopo un mese fui assunto come elettricista».

Tornando al raduno Aermacchi il programma prevede l’arrivo dei partecipanti alla fabbrica MV Agusta dalle 9.30 di domenica 1° settembre: iscrizioni presso la segreteria da campo allestita sul piazzale della fabbrica. Le Macchi verranno parcheggiate davanti ai capannoni MV mentre le altre moto d’epoca (escluse le giapponesi: le Macchi sono ospiti e ci si deve adeguare alle richieste MV) andranno parcheggiate negli appositi spazi. Alle 10.30 partirà con la scorta della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Varese il giro turistico in moto che si snoderà attorno al lago di Varese. In azione anche le staffette con pettorina fluo del Registro Aermacchi e degli amici del club Cagiva che all’ingresso della fabbrica faranno firmare lo scarico di responsabilità a chi entra in moto. Alle 13 è previsto il pranzo presso l’Osteria Centenate di Varese (prenotazione obbligatoria entro le 11 presso la segreteria da campo). Sabato 31 agosto anteprima nel parcheggio MV per l’accoglienza di chi arriva la vigilia del raduno. In serata (prenotazione in loco) cena informale a Morazzone (ristorante Che Spettacolo).

Redazione