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Cronaca | 25 agosto 2024, 10:01

Una notte di lavoro per domare l'incendio all'ospedale di Cuasso. L'ombra del dolo sull'origine delle fiamme

Il rogo ha interessato il piano terra e il primo piano, diffondendo un forte odore di bruciato in zona. Secondo i rilievi dei vigili del fuoco l'incendio è partito dal piano terra con diversi focolai attivi che hanno coinvolto materiale plastico in disuso del periodo Covid. Sul posto anche Arpa, che ha escluso rischi per la salute pubblica

Le immagini dei vigili del fuoco dopo l'incendio all'ospedale di Cuasso, attualmente in disuso

Le immagini dei vigili del fuoco dopo l'incendio all'ospedale di Cuasso, attualmente in disuso

AGGIORNAMENTO ORE 11 
Secondo quanto reso noto dai vigili del fuoco di Varese l'incendio è partito dal piano terra con diversi focolai attivi che hanno coinvolto materiale plastico in disuso. Al momento gli operatori hanno domato tutti i focolai e si sta provvedendo alla bonifica e all'ispezione dei locali interessati per escludere presenza di eventuali senza tetto o persone all'interno. In posto sono attive un'autobotte dei vigili del fuoco, un'autoscala e un carro aria, oltre ai carabinieri al 118 e al personale di Astt. Per precauzione sono stata disattivate le utenze.

Nella notte l'incendio ha continuato ad alimentarsi ed ha interessato tutto il piano terra coinvolgendo materiale plastico presente all'interno: si tratta di materiale di avanzo del periodo Covid. In posto nella nottata hanno operato anche Arpa e il nucleo Nbcr dei vigili del fuoco, arrivato da Milano. I tecnici non hanno rilevato nulla da monitorare per quanto riguarda eventuali rischi per la salute. Continuano le operazioni di smassamento.

AGGIORNAMENTO ORE 10
(da LuinoNotizie.it) Notte di lavoro per i vigili del fuoco e i volontari impegnati nello spegnimento dell'incendio scoppiato ieri sera intorno alle 21 all’ospedale di Cuasso al Monte, struttura sanitaria in disuso (leggi QUI). Il rogo ha interessato il piano terra e il primo piano, diffondendo un forte odore di bruciato in zona.

Come riporta LuinoNotizie.it una tra le prime persone ad arrivare sul posto ieri, anche prima di vigili del fuoco e forze dell’ordine, è stato Gian Battista Seresini, una delle figure cardine del Comitato pro ospedale di Cuasso, che ha scritto su Facebook un post per raccontare i primi momenti del rogo.

«Ci siamo trovati con Luisa, Angelo e pochi altri. Un intervento tempestivo, abbiamo collegato una manichetta all’idrante e Ugo è entrato nel corridoio al piano terra del padiglione centrale da dove era partito l’incendio. Un’operazione che ha ridotto la portata dell’incendio. Subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco ed ora stanno spegnendo l’incendio residuo e stanno bonificando l’area», scrive Seresini.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco del comando provinciale di Varese, che stanno intervenendo per domare l’incendio da oltre 10 ore, anche gli operatori del 118, diverse le associazioni che si stanno dando il cambio da ieri sera, e i carabinieri di Porto Ceresio, che stanno indagando sull’accaduto, ma con grande probabilità si tratta di un incendio doloso, e gli operatori AIB incendio boschivo.

Le operazioni di spegnimento sono rese difficili a causa della presenza all’interno dell’ospedale di documenti e di altri materiali, che hanno causato diversi focolai. Da chilometri si sente un forte odore di plastica bruciata che ha causato anche la presenza di fumo nero che ha invaso il cielo dell’area circostante.

 

da LuinoNotizie.it

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