Territorio - 25 agosto 2024, 20:11

Gli "angeli della Forcora": «Grazie Giuseppina per aver resistito così tenacemente nel bosco: hai dato un senso alla nostra missione»

Il toccante messaggio dei soccorritori del Coordinamento Antincendio boschivo della Comunità Montana Valli Del Verbano, che hanno fatto parte della task force protagonista del salvataggio dell'anziana dispersa da mercoledì: «È stato possibile ritrovarti perché un complesso sistema di ricerca da funzionato all'unisono». All'impresa hanno partecipato diversi enti coordinati dai vigili del fuoco

Giuseppina Bardelli e il momento dei soccorsi dopo il ritrovamento

E' il miracolo della Forcora. Giuseppina Bardelli, 89 anni, dispersa da mercoledì nei boschi dell'alto Varesotto mentre era impegnata a cercare funghi, è stata ritrovata viva questa mattina dalla task force che da giorni era incessantemente sulle sue tracce (leggi QUI la cronaca). Ha resistito nel bosco a quattro notti e cinque giorni. Sotto il sole, nel buio e nell'angoscia. Ma attaccata alla vita.

Tantissimi operatori, coordinati dai vigili del fuoco, hanno partecipato a questo salvataggio che con il passare delle ore sembrava diventare impossibile: oltre ai reparti dei vigili del fuoco di Varese hanno preso parte alle ricerche i carabinieri della Compagnia di Luino, il Soccorso alpino, gli uomini dell'Unità di soccorso tecnico, la Protezione Civile Comunale e Provinciale e la Croce Rossa Italiana.

Grazie alla tenacia e alla competenza dei soccorritori questa storia, che sembrava avviarsi ad essere raccontata come l'ennesimo, triste, capitolo di cronaca nera, si è conclusa così con la notizia più bella: quella del ritrovamento della donna tra la vegetazione. Era sotto choc e disidratata, ma viva. Tanto da trovare la forza per gridare aiuto e guidare fino a sé le squadre di ricerca.  

A raccontare quei minuti incredibili sono stati, nella serata di domenica tramite la propria pagina Facebook, i soccorritori del Coordinamento Antincendio boschivo della Comunità Montana Valli Del Verbano.

Ecco la loro toccante testimonianza:

La nonna di tutti noi trovata in vita dopo 4 notti e 5 giorni di ricerca su al Passo della Forcora.

Volontari, impegno, tecnologia, expertise, cuore, niente è rimasto a casa. Tutto era lassù al campo base, dove uno spiegamento di forze ha impressionato i numerosi passanti del turismo di fine agosto.

Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno un metro di quella zona bellissima e impervia, nemmeno un anfratto, nemmeno un boschetto di felici altissime e nessun salto di roccia o sentiero è rimasto inesplorato.

E allora via via un succedersi di battute, di strategie, di ascolto di ogni piccolo indizio, dei volontari, dei cani da ricerca, dei droni a rilevanza termica, dei risultati di sorvolo degli elicotteri di telecamere e anche di supposizioni. 

Ma sono state le squadre a terra a fare la differenza. Quelle squadre composte dai Volontari di Protezione Civile, dal Soccorso Alpino, dai Vigili del Fuoco, tutti insieme volti all'unico sperato obiettivo.

Poi oggi in tarda mattinata, la radio del posto di comando avanzato che aveva trasmesso solo vani indizi, in un breve ma inequivocabile messaggio gracchia un "trovata" e poi dopo qualche secondo nei quali al campo è calato un silenzio sospeso in un limbo surreale ha detto "viva".

Obiettivo raggiunto nello stupore della razionalità che il cuore sapeva essere solo messa lì per eludere le emozioni.

È stato possibile ritrovarti perché un complesso sistema di ricerca da funzionato all'unisono.

Grazie "nonna", per aver resistito così tenacemente nel bosco per tutto quel tempo e aver dato così un senso alla nostra missione.

COAV Comunità Montana Valli del Verbano

Redazione