Busto Arsizio - 24 agosto 2024, 10:55

Busto, riparte il forno crematorio. E al cimitero proseguono i lavori per le telecamere

Dopo la prevista settimana di stop per manutenzione, l’impianto è tornato in funzione, in attesa del via libera della Regione alla costruzione del secondo forno. Intanto continuano i lavori per la videosorveglianza al camposanto di via Lonate, mentre si ragiona su quello di Sacconago, il più bersagliato dai furti

Dopo una settimana di stop, il forno crematorio di Busto Arsizio è tornato in funzione. Le cremazioni, come previsto, sono state sospese per qualche giorno per consentire di eseguire i lavori di manutenzione. Non è stato necessario effettuarle in altri impianti del territorio.

Dopo questo “revamping”, «ci auguriamo che il forno crematorio possa essere più efficiente, in attesa di sviluppi relativi a quello nuovo», spiega Mario Cislaghi, assessore con delega ai cimiteri. L’amministrazione comunale, come noto, intende infatti realizzare un secondo impianto, anche perché su quello attualmente in funzione si fa sentire il peso degli anni.
Si attende ancora il via libera di Regione Lombardia, dopodiché si potrà partire con il bando per la costruzione. La gestione sarà in carico ad Agesp Attività Strumentali, che dallo scorso primo giugno si occupa dell’attuale forno crematorio.

Per quanto riguardo i cimiteri, sono in corso i lavori per dotare finalmente il camposanto di via Lonate della videosorveglianza.
«Tra settembre e inizio ottobre – anticipa Cislaghi – ci sarà un periodo di transizione durante il quale “testeremo” l’accesso in auto regolato da sbarra e consentito agli operatori e ai cittadini con difficoltà di deambulazione che hanno comunicato la targa del proprio veicolo».

Attualmente è già possibile entrare in auto il martedì e il sabato. L’accesso è limitato alle persone autorizzate, ma in realtà non pochi approfittano della mancata sorveglianza per accedervi comunque a bordo del proprio mezzo.
Con l’installazione delle telecamere – prevista innanzitutto per contrastare l’odioso fenomeno dei furti – verrà messo un freno a questa cattiva abitudine. «E a quel punto – riflette Cislaghi – si potrà anche pensare di ampliare il numero di giorni in cui è consentito l’ingresso in auto». Tenendo presente che la chiusura del mercoledì rimarrà in vigore.

Nel frattempo si ragione anche sul cimitero più bersagliato dai furti, quello di Sacconago. «I muri, in questo caso, sono bassi – osserva l’assessore –. Servirebbe un allarme perimetrale, ma i costi sono elevati. Abbiamo chiesto un preventivo, poi ne parleremo all’interno della maggioranza. Qualcosa dobbiamo fare, perché i furti sono stati tanti».
C’è la possibilità di alzare una rete, ma si tratta di una soluzione forse poco efficace per contrastare i frequenti raid commessi da incivili.

R.C.