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Territorio | 20 agosto 2024, 15:45

FOTO. Olgiate si prepara a salutare don Giovanni: «Tutti mi siete diventati cari come figli amati»

Domenica 8 settembre la Comunità Pastorale di San Gregorio Magno darà vita ad un momento di festa per ringraziare il giovane sacerdote. «Con tanta gratitudine al Signore per questi primi cinque anni vissuti con voi, vi ringrazio, vi saluto e vi benedico»

FOTO. Olgiate si prepara a salutare don Giovanni: «Tutti mi siete diventati cari come figli amati»

L’estate del 2024 sarà l’ultima che don Giovanni Calastri passerà ad Olgiate Olona, comunità che è stata la sua casa sin dalla sua ordinazione avvenuta nel giugno del 2019, e dove per cinque anni è stato coadiutore e responsabile della pastorale giovanile.
Il giovane sacerdote, infatti, dal primo settembre svolgerà il suo ministero all’interno della comunità Santi Apostoli a Cornaredo (Leggi qui), mentre ad Olgiate a suo posto arriverà ufficialmente don Edoardo Mauri, che già in queste settimane sta prendendo confidenza con il paese.

Per salutare e ringraziare il suo coadiutore, la Comunità Pastorale di San Gregorio Magno ha organizzato un momento di festa che si terrà domenica 8 settembre, in coincidenza con la 50 edizione della Sagra del Gerbone; si partirà, dunque, con la Santa Messa delle 10 alla chiesa di San Giovanni Bosco, a cui seguirà un aperitivo sul sagrato animato dai piccoli alunni dell’asilo, per poi proseguire alle 12 con il pranzo in oratorio (le cui prenotazioni sono aperte sino al 1° settembre).
Il pomeriggio, invece, a partire dalle 14.30, sarà dedicato alle attività e ai giochi in oratorio, con un invito speciale diretto ai bambini iniziazione cristiana, ai preadolescenti, agli adolescenti e ai giovani.

«Tutti mi siete diventati cari come figli amati! – spiega don Giovanni - In modo specialissimo i giovani, ai quali ho dedicato le mie energie con passione e zelo perché imparassero ad amare Dio e i fratelli su esempio di Gesù Cristo, salvezza dell’anima nostra, e sapessero discernere tra il bene e il male.
Da loro in modo particolare ho imparato ad essere padre nella fede, affrontando momenti di gioia e di difficoltà, esperienze uniche in ogni stagione, dalla catechesi settimanale ai ritiri spirituali, dall’oratorio estivo al campeggio, dai pellegrinaggi nei luoghi più significativi della fede alla Giornata Mondiale della Gioventù con i più grandi».

Un’esperienza che ha dato modo al giovane sacerdote non solo di insegnare qualcosa ai ragazzi, ma anche di imparare e crescere grazie ai tanti momenti vissuti insieme.

«In mezzo a voi – prosegue don Giovanni - ho imparato a vivere il mio sacerdozio con gioia e dedizione, dedicandomi con passione anche alla cura del bello e della liturgia, culto più grande e gradito a Dio.
Ho potuto accompagnare nelle celebrazioni i fedeli nei momenti di festa lungo l’anno liturgico, avere la grazia di portare l’Eucarestia ad anziani e ammalati, essere accanto a tanti nella gioia per la vita che nasce, così come ad altri in momenti di lutto, incrociare il volto di tanti nei momenti di festa popolare caratterizzanti le nostre parrocchie in varie circostanze, veder crescere i bambini dell’asilo, insegnare nelle scuole elementari, far crescere il gruppo chierichetti e famiglie, accompagnare nella fede i ragazzi delle medie, delle superiori e i giovani, vivendo anche esperienze diverse nei nostri tre oratori».

Queste sono solo alcune delle tante esperienze vissute ad Olgiate da don Giovanni Calastri, che in questo suo messaggio di saluto ha colto anche l’occasione di ringraziare i tanti che hanno condiviso con lui questo pezzo del cammino, a partire dalle figure religiose della Comunità Pastorale sino ad arrivare ai volontari, alle associazioni e all’amministrazione.

«Con tanta gratitudine al Signore per questi primi cinque anni di sacerdozio vissuti con voi, mentre con commossa trepidazione passo il testimone a don Edoardo, vi ringrazio, vi saluto e vi benedico – conclude il giovane sacerdote – in attesa di rivederci domenica 8 settembre; infine guardando con speranza alla prossima missione che mi attende a Cornaredo, vi chiedendo di accompagnarmi con la vostra preghiera».

Loretta Girola

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