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Opinioni | 19 agosto 2024, 15:20

LO SPILLO. Arrivano a fare il bagno e parcheggiano il Suv sul bagnasciuga. I soliti italiani? No: i soliti stranieri

Spesso e a sproposito sono gli italiani in vacanza ad essere considerati casinisti o irrispettosi delle regole. In realtà i turisti stranieri fanno ben peggio, dai buffet a cui arrivano in canottiera, bermuda e ciabatte, ai piccoli gesti quotidiani delle ferie. E così c’è chi scarica la famigliola felice a fare il bagno arrivando con l’auto sulla spiaggia e lasciandola parcheggiata lì con le portiere spalancate

Suv parcheggiato sul bagnasciuga sull'isola greca di Kos, in attesa che i proprietari facciano il bagno: i soliti italiani? No, i soliti stranieri...

Suv parcheggiato sul bagnasciuga sull'isola greca di Kos, in attesa che i proprietari facciano il bagno: i soliti italiani? No, i soliti stranieri...

I soliti italiani? No visto che, come capita spesso durante una vacanza all’estero, sono nella maggioranza dei casi i turisti stranieri a fare gli “italiani”, anche se ormai anche quello di dipingerci come casinisti e irrispettosi delle regole è un abusato e sorpassato luogo comune.

Ce ne accorgiamo in tanti, dagli aeroporti a pranzi e cene negli alberghi dove i primi a osservare la fila o a mettere in riga i bambini più indisciplinati siamo spesso (solo) noi, scavalcati a destra e a manca da pie' o mani veloci francesi, inglesi e tedesche pronte a intrufolarsi e fiondarsi sul buffet. Per non dire della mise in sala ristorante: non siamo certo noi quelli che si presentano in bermuda, infradito, calzettoni neri alti da jogging e attillate canottiere sotto cui risaltano le forme più disparate.

Ieri sulla lunga spiaggia bianca di Marmari a Kos, isola della Grecia nell’Egeo, è capitato di vedere il passeggio dei bagnanti interrotto da un Suv arrivato a scaricare una famigliola felice direttamente… in acqua. Portiera spalancata in attesa del bagno collettivo, papino non ha avuto alcuna difficoltà nel trovare parcheggio, arrivando direttamente sul bagnasciuga e fermandosi lì, anche se gli spazi dove lasciare il proprio mezzo qui sono sconfinati, nelle piazzole e nelle vie in terra battuta che fiancheggiano le coste.

La speranza di qualcuno è che l’Egeo, spesso capace di mareggiate improvvise per i venti impetuosi che soffiano su questo lato dell’isola, abbia sistemato le cose di lì a poco, portandosi via il Suv invasore e lasciando gli occupanti a piedi, e in mutande, al loro sacrosanto bagno.

A.C.

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