Territorio - 13 agosto 2024, 11:22

Agosto, tempo di funghi: i consigli dell'esperto per la caccia al porcino nell'alto Varesotto

Valerio Montonati fa il punto sulla raccolta nei mesi più caldi dell'anno. «Ferragosto momento favorevole». La raccomandazione: «Pianificare accuratamente le uscite»

(A cura di Valerio Montonati - da LuinoNotizie.it) Siamo ormai prossimi all’appuntamento ferragostano, accaldati e distratti dalle vicende olimpiche, ma il pensiero torna sui nostri amati funghi del bosco: ovoli buoni, finferli, russule, porcini e boleti vari.

Sono giorni che chiamo persone appassionate per sapere l’esito delle loro uscite oltre che guardare i filmati proposti su YouTube ma grandi notizie non ne ho.

Personalmente sono via da alcune settimane e non ho esperienze dirette riguardo i nostri boschi salvo segnalarvi il mio unico ritrovamento (un “Estatino”) di fine giugno in zona di Curiglia e una bella escursione a Velate ai primi di luglio senza ritrovamenti.

Si sono sentite raccolte di B. pinophilus a quote alte in zone non ben definite delle Alpi presumibilmente tra l’alta bergamasca e la Valtellina oltre, sempre a metà luglio, a buttate localizzate, principalmente di porcini estivi, nella nostra area e nelle regioni limitrofe con interessamento di zone come l’alta Val Trebbia e la Val d’Aveto.

In ogni caso località che avevano già beneficiato di lunghe giornate calde. Al momento parrebbe che non ci siano ritrovamenti di ovoli: le zone produttive delle nostre parti non danno segnali positivi mentre per i porcini, salvo qualche ritrovamento
occasionale, pare si debba salire in areale prettamente alpino oltre i 1900 metri. Evidentemente in macchie di mirtillo ed erica ed arbusteti a rododendro e uva spina con specie arboree in primo piano o di accompagnamento come il ginepro ed il pino mugo con
eventuale presenza di rari cirmoli (Pino cembro) .

Stante l’andamento climatico di quest’anno (piovoso e freddo fino alla prima decade di luglio – ricordando la tempesta del 12/7- e poi via via decisamente caldo, in linea con la tendenziale evoluzione climatica) sarei propenso a considerare i giorni intorno a
ferragosto come momento favorevole alle prime buttate di B. edulis a cominciare dalle quote maggiori delle abetaie fino al limite delle faggete per poi scendere gradualmente nelle faggete in purezza e quindi nei boschi misti di latifoglia con graduale ingresso di
quercia e castagno. Staremo a vedere.

In ogni caso le escursioni in montagna, oltre a ristorare la mente ed il corpo, offrono sempre i profumi delle macchie alpine e prealpine, la colorazione variegata della vegetazione in composizioni uniche con le rocce e l’azzurro del
cielo e, talvolta, l’incontro gradito con la fuggevole fauna di montagna.

Buon divertimento a tutti con la raccomandazione di pianificare sempre accuratamente le uscite: dalla puntuale verifica delle previsioni meteo (onde evitare eventuali tempeste sempre pericolose) all’equipaggiamento che deve essere sempre adeguato alla tipologia di percorso prescelto a cominciare da un buon paio di scarponi che garantiscano una camminata sicura con una maglia ed un capo impermeabile sempre a disposizione dato che in montagna il tempo può sempre cambiare repentinamente anche a dispetto delle previsioni più accurate.

da LuinoNotizie.it