FOTO. Volley, quello che le ragazze ci dicono. «Non sto piangendo, mi è solo entrato un oro olimpico nell'occhio»

È tutto vero: il giorno dopo, si cerca di riporre con calma ogni attimo della strepitosa medaglia d'oro alle Olimpiadi, ogni immagine, al posto giusto, ma è così difficile. Perché il cuore batte ancora forte, fortissimo all'impresa delle campionesse della pallavolo, guidate da Julio Velasco. Quell'impresa che prima di tutto ha suscitato parole di orgoglio dal presidente Sergio Mattarella: riceverà le ragazze e le rivolgerà lui stesso a ciascuna.

È tutto così d'oro, che persino i social splendono, quelli veri, usati dalla gente che ama lo sport e gli esempi. 

I messaggi dedicati alla nostra Caterina Bosetti, che fa impazzire una provincia di gioia (LEGGI QUI), ad esempio. Ieri il Comune di Albizzate ha in realtà "scritto" sul muro fisico, con uno striscione per lei a nome di tutta la sua gente, poi i messaggi virtuali che crescono.

Cate li ha condivisi tutti, ha mostrato le sue lacrime di felicità - «Non sto piangendo, mi è solo entrato un oro olimpico nell'occhio» - e ogni immagine postata da amici e tifosi.

Busto Arsizio è un po' una seconda casa per Paola Egonu, grazie alla sua amicizia con Giuditta Lualdi. Quando era venuta a presentare il suo libro, quanto affetto per lei. Massimo Vitali, anima delle Cuffie colorate, si era fatto un selfie e ieri l'ha "aggiornato", con la medaglia delle Olimpiadi.

Nel luglio 2023 Paola Egonu partecipò anche a una indimenticabile serata di Cuore Pieno in piazza Santa Maria. Confidò: «Sono uscita di casa a 13 anni, per due anni non ho mai toccato campo. Sono cresciuta, sono migliorata, caspita ho detto, è questo che voglio fare per la vita». Il segreto è credere in se stessi, per primi, sempre  (LEGGI QUI).

Così sui social la capitana della Uyba Giuditta Lualdi (LEGGI QUI) la abbraccia anche con le parole: «Ti ho conosciuta che non sapevi ancora quante cose avresti potuto fare, ma avevi gli occhi di chi puntava sempre in alto. Il duro lavoro paga sempre, hai sacrificato tanti momenti importanti della tua vita e di quella delle tue persone, ma sapevi dove volevi arrivare, e oggi sei arrivata lì, dove ti meriti, dove vi meritate. Sei meravigliosa, splendi sempre».

Un singolare, che diventa subito plurale: è il sacrificio, la fiducia di ciascuna, che vengono plasmati in un immenso gruppo. 

Quello che le ragazzi ci dicono, in queste Olimpiadi: ed è per sempre.