Basket - 12 agosto 2024, 16:53

FOTO - È iniziate l'era Mandole al Campus. Ecco la nuova Varese, sorrisi e voglia di lavorare

Primo giorno di scuola oggi per i biancorossi che in mattinata si sono ritrovati al Campus. Agli ordini dell'argentino e di coach Legovich subito "vitamins", schemi e principi, con attenzione particolare alla difesa. Buone le prime impressioni ricavate da Gray e Hands, riabbracciato Nico Mannion. Le immagini della mattinata

Herman Mandole, al suo primo allenamento da capo allenatore della Pallacanestro Varese

Sorrisi, carica e tanta voglia di lavorare.

Primo giorno di scuola oggi per la Pallacanestro Varese, che in mattinata si è ritrovata al Campus di via Pirandello per dare inizio alla propria stagione. Ranghi completi o quasi: all’appello è mancato, giustificato, solo Davide Alviti, che arriverà il 15 agosto con il permesso dei G.M. Sogolow e Horowitz dovendo espletare alcune visite di controllo precedentemente fissate.

È stato quello odierno il passo uno dell’era di Herman Mandole. Il coach argentino, lasciando ampio spazio al suo “associato” Marco Legovich, come da tradizione sotto Scola e seguendo il modello americano in cui i vice allenatori sono veri protagonisti sul campo, ha diretto la prima sessione: quasi tre ore di parte atletica, pesi e poi campo, con le “vitamins”, cioè gli allenamenti individuali a seconda del ruolo, seguiti da un’infarinatura generale di schemi e principi da memorizzare, con i giocatori divisi in gruppi di lavoro.

Grande attenzione, fin dalle prime battute, è stata messa sulla difesa: Mandole e Legovich - con il loro approccio leggero e colloquiale (in linea con le loro caratteristiche umane e caratteriali) ma non certo poco attento - hanno subito spiegato cosa si aspettano “dietro” dai loro atleti.

Marginali le impressioni che si possono trarre sui singoli dai pochi scampoli andati in scena. Impressiona il fisico massiccio di Justin Gray, mentre Jaylen Hands ha già mostrato la mano educata e abituata a far canestro, facendo intuire che possa avere un ruolo importante dietro Nico Mannion. Piace l’atteggiamento di “Kao”, al secolo Kaodirichi Akobundu-Ehiogu, il nuovo centro che fisicamente ricorda davvero tanto - con la sua magrezza - Tariq Owens. Ottime sensazioni, per quanto riguarda la “voglia”, anche da parte di Mannion, ritornato e accolto da tutti con tanto affetto. Tirato a lucido Abdel Fall, che cercherà di trovare spazio e contratto garantito.

Con i compagni si è allenato anche Matteo Librizzi, reduce dal lungo recupero per l’infortunio alla spalla. Il play varesino per il momento sta ancora evitando la maggior parte dei contatti, ma c’è grande ottimismo sul fatto che possa essere attivo e arruolabile già per l’inizio del campionato.

F. Gan.


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