Gallarate - 08 agosto 2024, 21:10

Il Comitato Salviamo gli Alberi: «Quanti animali feriti nel boschetto? Abbiamo urgenza di entrare con i veterinari»

Smentite, ringraziamenti, le prossime azioni degli attivisti. Tutti gli aggiornamenti dalla conferenza stampa in via Curtatone a Gallarate. E il caso arriva al ministero

Tavoli e sedie di plastica, un aperitivo semplice tra patatine, wafer e bibite gasate, un clima pacifico e cordiale all’ombra delle piante che stanno difendendo mentre gli attivisti imbragati sugli alberi sbirciano furtivamente dietro alle tende che hanno allestito per non farsi riprendere in volto.

Inizia alle 18 la conferenza stampa del Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate per informare i giornali e la comunità sull’evoluzione della protesta in via Curtatone.

A tirare le fila Laura Pastorelli portavoce ufficiale ma a parlare inizia Filiberto Zago. Poi è il turno della Pastorelli «Riteniamo che alcune dichiarazioni siano state fatte in maniera distorta….Rispondiamo anche al sindaco che ha detto - sono stato insultato e deriso - nessuno mai ha insultato il sindaco in questo presidio. Noi abbiamo assistito a scene di tensione che si sono generate soltanto perché è stato dato il permesso agli operai di avviare le motoseghe e cominciare a tagliare. Erano consapevoli che c’erano dei ragazzi sugli alberi. E invece di stemperare la tensione, il sindaco, ci dispiace dirlo, è venuto a fare un gesto assolutamente non da primo cittadino. E nessuno ha replicato a questo gesto». (LEGGI QUI)

La portavoce continua: «Non abbiamo mai avuto una sola risposta. Abbiamo inviato il 10 maggio la relazione di Walter Guenzani sugli uccelli che abitano questo bosco, pare che questa relazione sia stata completamente ignorata. Quindi il confronto non c’è stato».

Laura Pastorelli conclude sottolineando la posizione del sindaco Andrea Cassani: «Non ha mai accettato di sospendere i lavori neanche con le persone all’interno. Questo ci sembra grave».

Un altro punto fondamentale su cui insistono gli attivisti è l’impossibilità di visionare l’autorizzazione forestale per l’avvio dei lavori. Un documento che assume le sembianze di un X-file sulla questione del verde di via Curtatone 

«Ieri siamo andati in procura per agganciare al primo esposto, l’istanza urgente per il sequestro dell’area del cantiere per prevenire reati contro la fauna dei quali non possiamo neanche avere testimonianza». Olivia Pastorelli insiste: «Non sappiamo quanti animali feriti ci siano lì dentro. C’è urgenza di entrare con veterinari e ornitologi in grado di soccorrerli. Non abbiamo più tempo». 

Si ritorno poi sulla questione relativa alle querele presentate dal comitato. «Abbiamo sporto altre due denunce» precisa Laura Pastorelli una relativa all’aspetto della sicurezza sul cantiere e una ambientale a sostegno della nidificazione. Lucia Urso membro molto attivo del comitato fa notare: «Hanno lavorato di grande lena per preparare il fatto compiuto e superare d’un balzo tutte le possibili opposizioni». Un’opinione condivisa non soltanto dagli attivisti ma anche dai cittadini intervenuti all’incontro.

Grande la solidarietà dimostrata ai ragazzi imbragati alle piante che rischiano l’abbattimento: «È stato un gesto di obbedienza civile» prosegue la portavoce del comitato «noi abbiamo dei ragazzi in Italia che devono arrampicarsi sulle piante per dire che esistono delle leggi che tutelano gli alberi». A sostegno interviene anche Mario Macaluso delegato Usb: «Siamo un movimento nato dal basso che mette in difficoltà la politica», ribadendo l’assenza di individui provenienti dai centri sociali o No Tav. 

È poi il turno di Nicolò Miani di Europa Verde che annuncia un passo cruciale: «Grazie al mio esecutivo e a Davis Doris, che ci rappresenta alla camera dei Deputati a Roma, abbiamo depositato un’interrogazione scritta al ministero dell’ambiente».

Infine Laura Pastorelli chiude dicendo: «Prendiamo atto dei segnali positivi giunti dall’opposizione nella speranza che diventino azioni concrete a sostegno della causa».

Al termine della conferenza stampa circola la voce di un sopralluogo di Atssul cantiere a seguito di alcune segnalazioni, il passaggio al presidio da parte di alcuni membri dell’opposizione e la vicinanza espressa da Cinzia Colombo e Daniele Porrini di “Salviamo la Brughiera” che smentisce le parole di Cassani sull’indifferenza dei cittadini rispetto ai lavori in corso per la realizzazione delle infrastrutture che collegheranno Gallarate al T2 di Malpensa.

Un giovedì ricco di opinioni e ribattute che ci fa percepire come la questione del boschetto di Via Curtatone sia tutt’altro che risolta. I prossimi giorni saranno cruciali, gli attivisti continueranno a presidiare il luogo mentre siamo tutti consapevoli che gli operai ritorneranno ma quando, non si sa.

 

Alice Mometti