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Gallarate | 07 agosto 2024, 11:22

Vittoria degli attivisti a Gallarate: gli operai lasciano il boschetto

Intanto la Digos cerca di convincere i ragazzi a scendere dagli alberi: «Ma noi non molleremo»

Gli attivisti sugli alberi, le forze dell'ordine e Mario Macaluso che racconta la storia del boschetto

Gli attivisti sugli alberi, le forze dell'ordine e Mario Macaluso che racconta la storia del boschetto

Entra la Digos nel cantiere per cercare di convincere i ragazzi a scendere dagli alberi del boschetto di via Curtatone a Gallarate (LEGGI QUI). Nel frattempo, però, gli operai della ditta Tagliaferri hanno lasciato il cantiere.

La svolta

È l'aggiornamento poco prima delle 11.30 della rovente situazione a Gallarate. I lavori sono dunque sospesi per motivi di sicurezza, mentre sul posto si trovano una ventina di cittadini che stanno seguendo da vicino la vicenda. 

Gli attivisti arrivano non solo da Gallarate, ma da tutta la provincia. Anche se gli operai si sono allontanati, i giovani si sono detti determinati a rimanere sulle piante, con tutto l'occorrente per sopravvivere.

La storia del boschetto ci viene narrata da Mario Macaluso, che conferma anche come siano state presentate due denunce: «È un valore anche storico e culturale, oltre che ecologico. Noi non molleremo».

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Il Comitato

Il Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate ha presentato, già nel mese di luglio, un esposto alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per richiedere un accertamento riguardo al taglio del bosco. Poco tempo dopo, ha depositato un altro esposto per verificare il rispetto della legislazione sulla nidificazione, a livello europeo, nazionale e secondo il regolamento del Verde comunale.

Il Comitato continua a chiedere la sospensione del taglio fino al 15 ottobre, essendo questo un periodo di nidificazione degli uccelli. La presenza di numerose specie di uccelli, ricci e ghiri è stata documentata con l'assistenza di un tecnico ornitologo e supportata da testimonianze fotografiche.

 

Gli stessi firmatari del precedente esposto, tutti appartenenti al Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate, hanno presentato in Procura una richiesta di sequestro dell'area dove è sorto il cantiere, al fine di impedire la possibile reiterazione dei reati connessi al taglio del bosco, che potrebbero includere l'uccisione e il danneggiamento della fauna selvatica in un periodo riproduttivo. Si chiede il rispetto della legislazione vigente e la sospensione del taglio fino al 15 ottobre, come previsto dal regolamento del Verde del Comune di Gallarate, che recepisce la normativa regionale e le direttive nazionali ed europee. Il Comitato desidera operare nel pieno rispetto della legge e tutelare anche il sindaco, nel caso in cui venga accertato un danneggiamento della fauna presente nell'area.

 

Alice Mometti

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