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Gallarate | 07 agosto 2024, 18:14

Gli attivisti sugli alberi, il cantiere sospeso, l'incontro in Prefettura: il boschetto di Gallarate al centro dell'attenzione

Cronaca di una giornata ancora più tesa, tra scambi di accuse. Domani si riunisce il Comitato di ordine pubblico e sicurezza

Oggi sospeso il taglio del boschetto

Oggi sospeso il taglio del boschetto

Situazione tesa e complessa quella che si sta svolgendo nel boschetto di via Curtatone a Gallarate. Oggi cantiere sospeso, domani incontro in Prefettura.

Alle prime luci del mattino due manifestanti si sono introdotti nell'area verde arrampicandosi e imbragandosi agli alberi ancora in piedi. Intorno alle 7:30 un gruppo di attivisti ha sfondato le barriere antifolla del cantiere non appena sono state accese le motoseghe per il disboscamento, avvertendo gli operai e la polizia della presenza dei ragazzi sugli alberi oggetto del taglio. In poco tempo l'area si è riempita di cittadini e manifestanti, curiosi e forze dell'ordine. Poco prima delle 11:30, la Digos è entrata nel cantiere nel tentativo di convincere i giovani attivisti a scendere dagli alberi, su cui si sono arrampicati per protestare contro il taglio del bosco. Contestualmente, gli operai della ditta Tagliaferri hanno lasciato il cantiere, portando alla sospensione dei lavori per motivi di sicurezza. (LEGGI QUI).

 

La svolta e la determinazione degli attivisti

 

L'intervento della Digos non ha finora prodotto i risultati sperati: i giovani, provenienti non solo da Gallarate ma da tutta la provincia, sono determinati a rimanere sulle piante, attrezzati con tutto l’occorrente per sopravvivere. La vicenda è seguita dai membri della protesta che non vogliono lasciare soli i ragazzi. Con il maltempo alle porte la situazione si preannuncia ancora più difficile. I membri del comitato assicurano che i giovani sono perfettamente consapevoli dei rischi derivanti dal possibile scatenarsi di piogge e temporali.

 

Mario Macaluso, una delle voci più attive nella protesta, ha dichiarato: «È un valore anche storico e culturale, oltre che ecologico. Noi non molleremo». Le sue parole trovano profonda risonanza nelle motivazioni del Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate, che già nel mese di luglio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, richiedendo un accertamento sul taglio del bosco.

 

Il Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate

 

Il Comitato ha presentato ulteriori esposti per verificare il rispetto della legislazione sulla nidificazione degli uccelli, assistiti da un tecnico ornitologo e supportati da testimonianze fotografiche. La richiesta è chiara: sospendere il taglio fino al 15 ottobre, periodo di nidificazione di numerose specie di uccelli, ricci e ghiri. Gli stessi membri del Comitato hanno inoltre richiesto il sequestro dell'area del cantiere, per impedire la possibile reiterazione di reati connessi al taglio del bosco.


Contrasti e accuse di ipocrisia

 

Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani fa sapere in una nota alla stampa che la vicenda del boschetto di via Curtatone si inserisce in un contesto più ampio di opere e cantieri a Gallarate. In città e nei dintorni ci sono cantieri di dimensioni ben più grandi, come i nuovi raccordi stradali e il collegamento ferroviario Gallarate-T2, che hanno comportato l'abbattimento di un numero significativamente maggiore di alberi. Questi interventi, tuttavia, non hanno suscitato proteste di pari intensità.

Il primo cittadino sottolinea come le proteste a Gallarate abbiano una matrice politica. Le differenze nelle reazioni tra i vari cantieri sollevano interrogativi sulla coerenza delle proteste: «Quello che fa capire che le proteste a Gallarate hanno una matrice politica è il fatto che nessun ambientalista è stato visto nella brughiera o sul Sempione quando hanno tagliato le piante secolari. In via Curtatone, invece, abbiamo gli individui dei centri sociali, griffati con le magliette NO TAV, che si incatenano agli alberi».

Anche l'opposizione ha emesso una nota attaccando sindaco e maggioranza (LEGGI QUI).

 

La situazione rimane incerta e carica di tensione. Da una parte, c'è la determinazione degli attivisti e del Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate nel difendere un'area di valore ecologico e culturale. Dall'altra, le accuse di strumentalizzazione politica delle proteste. La sospensione dei lavori e l'intervento delle autorità indicano una possibile fase di stallo, mentre la comunità attende sviluppi sulla vicenda che sta polarizzando Gallarate. Si attendono sviluppi in serata a fronte dell'ondata di maltempo che sta colpendo in queste ore il Varesotto mentre domani mattina alle ore 10:30 è stato convocato in prefettura il comitato di ordine pubblico e sicurezza.

Alice Mometti

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