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Territorio | 04 agosto 2024, 09:08

LA MONTAGNA DEI VARESINI/3 - Bannio Anzino, dove spiritualità e convivialità creano un luogo unico: «Ci si trova davanti ad una polenta, circondati dalle montagne»

Il grazioso borgo della Valle Anzasca nel Vco è luogo del cuore e non solo di vacanze di Barbara Bottazzi, insegnate di lettere e presidente dell'associazione Amanti dei Libri di Besozzo. Dal suo racconto sembra di poter toccare quelle atmosfere e assaporare quei gusti: «Circondati da montagne aspre e selvagge e per questo affascinanti, è un luogo bello tutto l'anno per passeggiare, pedalare e gustare le specialità del posto, come i funghi porcini che mia suocera faceva fritti»

Barbara Bottazzi presidente dell'associazione Gli Amanti dei Libri ha nel cuore Bannio Anzino

Barbara Bottazzi presidente dell'associazione Gli Amanti dei Libri ha nel cuore Bannio Anzino

Bannio Anzino è un piccolo e grazioso Comune della Valle Anzasca nel Verbano Cusio Ossola: un luogo dove si torna all'essenziale, sia a livello spirituale che come stile di vita.

Barbara Bottazzi insegnante di lettere e presidente dell'associazione Amanti dei Libri di Besozzo l'ha "eletto" luogo del cuore e della mente e non solo meta di vacanze: attraverso le sue parole sembra di poter toccare con mano quelle atmosfere, ammirare quei pae saggi, gustare le specialità del territorio. 

Che cosa l'ha fatta innamorare di questa meta?

Il mio amore per la montagna é sbocciato alla fine degli anni Novanta, proprio frequentando le Valli Ossolane e da tempo ormai trascorro le mie estati ad Anzino.  Cosa mi piace?  Innanzitutto é importante dire che il paese è al centro della Valle Anzasca, con tre nuclei ben distinti: Bannio, Anzino e Pontegrande. Da qui si raggiungono facilmente tutte le mete, Macugnaga compresa. Poi è un luogo dal grande interesse storico e religioso. Ad Anzino ci sono molte case d'epoca ed è presente l'Istituto Pubblico, un ente costituito a inizio Ottocento che ancora organizza attività di aiuto e intrattenimento per la popolazione. Il Santuario di Sant'Antonio di Padova, in cui è custodito un quadro miracoloso, è meta di pellegrinaggi in occasione delle Festa del 13 giugno e non solo. Da poco é stato inaugurato il Cammino che si snoda sul percorso che da secoli i devoti attraversano dalla Valsesia per raggiungerlo. A Bannio c'è la Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, ricca di tesori e la Milizia Tradizionale, un piccolo "esercito" che risale al Settecento, a servizio della Madonna della Neve, santuario al centro delle celebrazioni il 5 di agosto. La Festa comprende novena in preparazione, celebrazioni solenni, processioni e parata dei soldati. Bannio Anzino, come tutta la Valle, é importante luogo di culto cattolico e di spiritualità.

Un aneddoto legato a questa meta?

In questi ultimi anni le estati sono decisamente più calde, ma ricordo una volta in cui a Ferragosto accendemmo il camino e preparammo le caldarroste con le castagne che mio suocero aveva congelato. Qui una cosa è sicura: in casa ci sono sempre varie provviste e sistemi per affrontare adeguatamente qualsiasi tipo di clima!

Con chi è andata la prima volta? Chi vorrebbe portarci? 

Sono arrivata per la prima volta ad Anzino nell'ottobre del 2003 quando ho conosciuto Giulio, che sarebbe diventato poi mio marito. In quell'occasione abbiamo fatto una meravigliosa castagnata in alpeggio con amici. Il bello della Valle é anche questo: ci si ritrova spesso insieme davanti a una polenta, alle caldarroste, in casa o in rifugio e in occasione delle feste del paese. Vorrei portarci tutta la mia famiglia di Varese per passare una giornata in compagnia circondati dalle montagne, che qui sono aspre, selvagge e per questo affascinanti.

Come si svolge la giornata ideale in questa località?

«Da Anzino è usuale fare una camminata raggiungendo altri luoghi della Valle o percorrendo la Via Crucis e la  strada dal Santuario verso l'alpeggio di Rondirenco e la Valle Rosenza. In alternativa si può raggiungere attraverso il bosco il paese di Bannio con tutte le sue località. Qui in autunno si gode lo spettacolo del foliage, davvero meraviglioso, data la varietà di piante presenti nel bosco. Dalla parte opposta si arriva alla Madonna del Ri, nel comune di Calasca, dove c'è un torrente in cui rinfrescarsi nelle giornate calde. Alla sera ci sono spesso feste e sagre a cui partecipare sia in paese che  in tutta la Valle.

C'è un piatto, un sapore, un odore o un panorama indissolubilmente legato a questo luogo?

«Il panorama più bello si ha dal Provaccio, dove un tempo si sciava e dove è stata recentemente realizzata una strada percorribile anche in e-bike. Si gode la vista del monte Rosa e di tutta la Valle. Per quanto riguarda odore e sapore indubbiamente quello dei funghi porcini, fritti come li faceva mia suocera o in accompagnamento al risotto o alla polenta. Qui se ne raccolgono di gustosissimi!

Il sentiero o il percorso preferito?

«Il mio sentiero preferito è quello che porta da Bannio all'alpeggio di Soi, poi in Val Baranca fino al passo, dove troviamo i resti di Villa Aprilia, appartenuta alla famiglia Lancia. Da lì si può proseguiremo il Colle d'Egua oppure scendere in Vlasesia, a Fobello attraversando paesaggi sempre incantevoli.

Cosa porterebbe a Varese del luogo delle sue vacanze?

La pace del risveglio al mattino, con la frescura dell'estate.

Redazione

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