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Territorio | 03 agosto 2024, 10:21

Tommaso Lamantia da Luino alla conquista del K2: «Si è avverato il sogno di una vita»

Il 42enne luinese, partito con una spedizione del CAI di Biella quasi un mese fa, ha conquistato la seconda vetta più alta del mondo in solitudine, senza sherpa e ossigeno. «Una grande emozione»

(foto tratta da Luinonotizie.it)

(foto tratta da Luinonotizie.it)

31 luglio 1954: sono passati settant’anni dalla conquista italiana della vetta del K2, da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, con la celebre spedizione coordinata da Ardito Desio e con il contributo di Walter Bonatti.

Per celebrare questa ricorrenza, la bandiera italiana torna a sventolare sulla cima della seconda montagna più alta del mondo, grazie a una spedizione del CAI di Biella, che aveva anche obiettivi di ricerca sul cambiamento climatico, a cui ha partecipato anche l’alpinista luinese Tommaso Lamantia, accademico del CAI e soccorritore in capo alla Stazione di Varese della XIX Delegazione Lariana del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.

Un’impresa impegnativa che ha messo in evidenza, ancora una volta, l’eccezionale competenza di tantissimi nostri soccorritori, in grado di raggiungere risultati di livello internazionale: Tommaso è partito lo scorso 10 giugno con i compagni del CAI di Biella e, domenica scorsa, senza ossigeno e sherpa, in solitudine, ha raggiunto quota 8.611 metri, comunicando poco o nulla tramite cellulare con compagni di viaggio e la moglie Stefania.

Tommaso Lamantia, nato sul lago Maggiore ai piedi delle montagne e al confine con la Svizzera, fin da piccolo ha sempre avuto gran voglia di esplorare. Laureato in Industrial Design lavoro come Designer e Fotografo freelance con collaborazioni importanti e lavori in tutto il mondo, questo gli permette di visitare luoghi lontani e gestire il tempo per i progetti alpinistici.

Amante del granito e della scalata su vie di misto grandi pareti, si considera completo e vive la montagna in tutte le sue forme e stagioni. Pratica sci ripido, sci alpinismo, snowboard, canyoning, arrampicata su ghiacco e su roccia. Da qualche anno, però, ha cominciato anche a volare in parapendio e a fare alpinismo con la vela in spalla per una veloce e divertente discesa.

Pratica alpinismo su tutte le Alpi, partecipando anche a numerose spedizioni all’estero dove ha aperto linee nuove e anche dove ha conquistato cime inviolate. Ha scalato, infatti, in Pakistan, Sud America, Nord America, Penisola Arabica, Scozia, Norvegia, Africa e su tutto l’arco alpino. «Ho avverato il sogno della mia vita, da sempre sono alla ricerca di avventure nuove su pareti lontano alle masse e dove posso combinare arrampicata, esplorazione e volo», commenta Tommaso.

«In queste settimane ho ricevuto solo pochi messaggi sconclusionati dal suo satellitare – commenta con orgoglio la moglie Stefania Modica -, era il sogno della sua vita, me lo ha sempre detto, sin da quando ci siamo conosciuti sei anni fa. Non era un’impresa facile, ho avuto ansia e paura per lui, non auguro a nessuno quello che ho provato, ma domenica notte, quando ho ricevuto il messaggio del raggiungimento della vetta, il mio cuore si è riempito di gioia per lui».

Il rientro in Italia è previsto il 17 agosto, quando saranno in tanti sul lago Maggiore a volere celebrare l’impresa di Tommaso. Per tutti i dettagli sulla spedizione sul K2 e sulle altre attività, consultare il profilo Instagram di Tommaso Lamantia.

Da Luinonotizie.it

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