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Territorio | 03 agosto 2024, 07:43

Gianfranco Caporali falegname artista di Cittiglio, le sue macchine e sidecar in legno e quell'amicizia indissolubile con Renato Pozzetto

Incontriamo Gianfranco, 93 anni, nella sua bottega di via San Giulio aperta nel 1960, che oggi porta ancora avanti con il genero Ulisse, con lo sguardo sempre rivolto al futuro: «Sto lavorando ad un nuovo progetto, un mappamondo». Durante l'intervista chiama Pozzetto: «Abbiamo fatto tante cose assieme, quando ci vediamo scocca sempre una scintilla»

Gianfranco Caporali con il suo grande amico Renato Pozzetto

Gianfranco Caporali con il suo grande amico Renato Pozzetto

Arrivo fuori dalla bottega di Gianfranco Caporali in via San Giulio a Cittiglio e subito vedo ben esposte le sue magnifiche opere realizzate qualche anno fa e che sono state il marchio di fabbrica simbolo della creatività artistica e artigiana del Medio Verbano. 

Mi viene incontro il gagliardo Gianfranco, 93 anni e con tanti progetti ancora da realizzare: uno su tutti il lavoro appena iniziato, costruire su un tavolo, con un tarsio particolare ed una tecnica specifica tutta a mano, un mappamondo.

A fare gli onori di casa il genero Ulisse che sta portando avanti la falegnameria di famiglia dove si costruiscono mobili su misura e si svolgono lavori vari di falegnameria dove creatività, manualità e ingegno sono da sempre i capisaldi dell'attività fondata il 27 luglio del 1960.  

Gianfranco festeggiamo il "compleanno" con questa intervista?

Sono contento, ho passato in questi 64 anni momenti belli e anche difficili e molto tristi. La bottega mi ha fatto da sprone per andare avanti, mi ha permesso di far funzionare il cervello, di non lasciarmi andare. A parte costruire le mie macchine in legno ed i sidecar, tanto amati dal mio carissimo amico Renato Pozzetto, che mi è stato sempre vicino nei momenti difficili, stiamo tuttora realizzando mobili su misura e lavorazioni varie di falegnameria, per costruire tutto quello che serve in un'abitazione: il tutto su mio disegno. A questo aggiungiamo l'ottima manualità di Ulisse ed ecco che la bottega cerca di soddisfare i nostri clienti che sono amici fidelizzati negli anni.

Ci parla delle sue creature? Auto e sidecar in legno?

Tutto è nato dalla mia passione per il disegno. Mi fu regalato un libro di auto d’epoca e cosi ho iniziato a disegnare alcuni modelli. Poi ho avuto un'intuizione, creare tutta la carrozzeria interamente in legno sul motore di una vecchia 500, e cosi ho costruito altri tre modelli e tutto su mio design. Tenga presente che per costruire tutto questo ci vuole oltre un anno di lavoro per ogni prototipo. Poi su idea di Renato abbiamo anche realizzato il sidecar Galletto modello 192 con avviamento elettrico. I modelli sono tuttora funzionanti.

Ha messo a disposizione in questi anni la sua arte per realizzare opere sacre nella chiesa parrocchiale del paese?

Ho realizzato presso la chiesa di San Giulio tutta la via Crucis e diverse tarsie di varie dimensioni come San Giulio sul Lago D’Orta, San Francesco con il Lupo, San Ambrogio e non poteva mancare San Giuseppe il Falegname. Tutte questi lavori si possono vedere direttamente in chiesa.

Torniamo al suo rapporto con il "ragazzo di campagna".

Con Renato c'è un legame stretto di una forte amicizia. Siamo molto legati e lui mi è stato di grande aiuto in diversi momenti. Mi ha spronato a realizzare le "creature" ed insieme andavamo ai raduni, oppure giravamo per i vari paesi. Quanti ricordi belli ed emozionanti, come quando una volta in Trentino siamo stati entrambi presi d'assalto, lui per firmare autografi, io per essere fotografato, tanta la curiosità che avevamo creato con il nostro arrivo. 

Gianfranco che dici proviamo a chiamare Renato al telefono, cosi completiamo l'intervista? Detto fatto Gianfranco chiama Pozzetto e ce lo passa e proseguiamo la chiacchierata al telefono con il grande attore lavenese. 

Gianfranco è un mio grande amico, è un bene prezioso anche per il territorio proprio per la sua grande genialità artistica. Negli anni passati ho portato da lui tanti colleghi e amici provenienti sia dall’Italia che dall’ estero per far vedere i suoi capolavori e tutti sono rimasti strabiliati per il suo estro e creatività. A breve andrò a trovarlo, cosi insieme ci racconteremo i ricordi degli anni passati. C'è un forte legame che ci lega ed è quello di sapersi emozionare ancora nel creare quello che ci viene dal cuore. Magari quando ci vediamo scatta ancora una scintilla per fare qualcosa di nuovo, dopo il progetto del mappamondo. Gianfranco è una perla che dà lustro al nostro territorio al quale sono particolarmente legato sin da piccolo quando venni a Gemonio durante la seconda guerra mondiale.     

Claudio Ferretti

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