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Busto Arsizio | 02 agosto 2024, 15:00

Solidarietà e Servizi ottiene la certificazione sulla parità di genere

La cooperativa di Busto Arsizio ha recentemente ottenuto la Certificazione per la parità di genere. Coinvolte nel percorso tutte le aree insieme all’ente certificatore

Solidarietà e Servizi ottiene la certificazione sulla parità di genere

La cooperativa ha recentemente ottenuto la Certificazione per la Parità di genere. Coinvolte nel percorso tutte le aree insieme all’ente certificatore, TÜV SÜD.

492 dipendenti di cui 347 donne, pari al 70%, 47 persone con posizioni di responsabilità, di cui 34 donne, pari al 72%. Due donne nel Consiglio di Gestione e una nel Consiglio di Sorveglianza della cooperativa. A Solidarietà e Servizi, quando si parla di parità di genere, si gioca facile. All’inizio di questo 2024 i responsabili e le responsabili hanno deciso di rendere anche formale qualcosa che nella sostanza sembra scontato, avviando un percorso per ottenere la certificazione per la parità di genere, facendosi affiancare dai consulenti di Euroinfoteam per l’implementazione di un Sistema conforme alla norma di riferimento e rivolgendosi a TÜV SÜD per la verifica dello stesso.

«È un traguardo importante – sottolinea Domenico Pietrantonio, presidente del Consiglio di Gestione della cooperativa – testimonia il nostro impegno per valorizzare la cultura della diversità e delle pari opportunità, con un ambiente di lavoro attento alle tematiche di genere, inclusivo ed equo, anche in riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. A partire dal riconoscimento di una diversità il percorso intrapreso ha avuto l’obiettivo di fare una riflessione più approfondita per garantire davvero le stesse opportunità a tutti i nostri lavoratori e lavoratrici.»

Il percorso

L’ente certificatore ha trascorso in cooperativa tre giornate di audit durante le quali sono stati analizzati diversi aspetti, con relativi indicatori, qualitativi e quantitativi. Indagati la governance aziendale, i processi di reclutamento del personale, gli aspetti retributivi, le opportunità di crescita delle donne in azienda fino alla tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro. 

«Intraprendere questo percorso, soprattutto per un ente non profit – evidenzia Anna Diletta Sara, coordinatrice tecnica nazionale della UNI/PdR 125:2022 per TÜV SÜD – può essere un passo in più per dimostrare che chi lavora bene nel non profit, lavora bene a 360 gradi, anche nell’ambito della parità di genere. È poi un momento di preziosa riflessione interna per mettersi in gioco e mettere a tema i propri processi interni, per garantire sempre più inclusione e pari opportunità.» 

Le testimonianze dei lavoratori

«Sono un educatore e un papà – racconta Luca, vicecoordinatore di un centro diurno disabili – ho due figli e per entrambi ho usufruito del congedo parentale. Solidarietà e Servizi è una realtà particolare, noi uomini siamo in minoranza, come spesso accade per le cosiddette “professioni della cura”. Rispetto a questo non ho particolari episodi da raccontare, proprio perché quello che ho visto in 12 anni di lavoro è una reale collaborazione. Il genere, così come altre categorie (minore maggiore esperienza, caratteristiche fisiche individuali) non ha mai influito a priori sulle valutazioni, sull’organizzazione del lavoro e sulla gestione dei carichi. Certo, sempre con intelligenza, si valuta caso per caso. Se c’è un lavoro che richiede una forza fisica maggiore o una cura particolare, scegliamo di volta in volta i colleghi o le colleghe più adatte al compito, in base alle attitudini e alla sensibilità di ciascuno. Nel mio quotidiano, ho visto una normalità fatta di rispetto reciproco e attenzione anche alle tematiche legate alla conciliazione vita privata lavoro. Nel nostro piccolo siamo una famiglia e, se possiamo, ci aiutiamo, anche tra colleghi, per venirci incontro.» 

Normalità ripresa anche da Margherita, educatrice del Polo Inclusione Lavoro di Venegono «Ho un figlio di 2 anni, non mi sono mai sentita discriminata, anzi ho sempre sentito un’attenzione da parte dei colleghi e dei capi nel venire incontro anche alle mie esigenze di lavoratrice e madre.» 

«Seguire l’iter di certificazione e dialogare con i professionisti coinvolti – commenta Fabrizio Carturan, responsabile per Solidarietà e Servizi della qualità e del sistema di gestione UNI/PDR 125:2022 – è stata, per me, un’ulteriore conferma che Solidarietà e Servizi traduce effettivamente in fatti e in attività quei principi e quei valori che stanno alla base della sua mission e che hanno origine dal concepire ogni persona unica e irripetibile. E, in un certo senso, stupisce che si debba ricorrere a uno schema di certificazione per definire, misurare e perseguire tali valori.»

L’ente certificatore

TÜV Italia è un ente indipendente di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione, che offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto.

Appartenente al gruppo TÜV SÜD, fondato nel 1866 per volontà di alcuni imprenditori e tecnici bavaresi, è presente in Italia dal 1987 con sede principale a Milano e filiali a Torino, Firenze, Barberino Tavernelle, Bologna e Vicenza.

c. s.

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