Calcio - 01 agosto 2024, 09:10

Solbia, chi la dura la vince. Gorrasi: «Scapinello e gli uomini maglia, il piacere di giocare a calcio e rinforzi per aprire un ciclo. A primavera vogliamo essere lì a giocarci la D»

Oggi a Gallarate (ore 17) torna in campo la Solbiatese: il direttore generale nerazzurro ci spiega le scelte dell'estate. «Sull'ossatura che è il nostro marchio di fabbrica e ci ha portato in alto abbiamo fatto innesti che potrebbero restare con noi anche in categoria superiore». Ritiro in Val d'Aosta e test con Biellese, Sant'Angelo e Varesina

Carmine Gorrasi, dg della Solbiatese

Chi la dura, la vince. Oggi alle 17 allo stadio Atleti Azzurri d'Italia di Gallarate riparte la Solbiatese, dopo averlo già fatto con le parole del patron Claudio Milanese, che ha accolto in società il rinforzo di lusso Gerry Aprea (leggi QUI), anche se la maggior parte del lavoro è stato fatto, con il direttore generale Carmine Gorrasi che ha completato al 90% la rosa di una squadra che riparte, cocciutamente e con grande responsabilità e fame, per cullare e stavolta acciuffare il sogno serie D.

Nel frattempo, i lavori sulle strutture proseguono e, ormai, le fondamenta per essere pronti a un salto ancora più grande a Solbiate sono solidissime: i lavori al Chinetti, che ospiterà le partite di serie C del Milan Under 23, sono partiti con il rifacimento totale del terreno di gioco. 

Noi ripartiamo da Carmine Gorrasi che, nel suo ufficio al Chinetti, ci racconta cosa è cambiato rispetto alla finale di Coppa Italia di Firenze persa in modo anche bruciante rispetto alle aspettative e, con essa, la serie D.

Iniziamo dalle conferme: ce le spiega?
La Solbiatese ha disputato un'ottima stagione, al di là del risultato della finale e del fatto che avremmo comunque dovuto raggiungere i playoff in grado di garantirci il ripescaggio - una parola comunque che continua a non piacermi - in D: ecco perché ripartiamo dai principali artefici di ciò che di buono è stato fatto. Un risultato negativo non può offuscare tutto quello di positivo che c'è stato, quindi l'ossatura storica rimane, al di là di qualche perdita per motivi di lavoro come quella di Novello, integrata con inserimenti di spessore sia umano che tecnico.

Siete partiti e ripartiti da Denni Scapinello, il capitano attorno a cui ruota il progetto di calcio voluto da Claudio Milanese.
Non c'è da aggiungere nulla su Denni se non che racchiude l'idea di questa Solbiatese a cui piace proporre calcio. Accanto a lui c'è ancora Torraca, reduce dal primo anno che non è andato come ci si aspettava dopo ottime stagioni: crediamo che sia un ragazzo che può darci ancora tanto. Con loro abbiamo trattenuto ragazzi eccezionali come i Lonardi, i Mondoni, i Manfrè, gente su cui possiamo contare a occhi chiusi, uniti al portiere di Coppa Seitaj, che è stato fantastico, a Riceputi, un terzino da 10 gol tra campionato e coppa, oltre ai nostri giovani che hanno fatto bene, Minuzzi che ormai gioca come un veterano, e Giamberini protagonista di un'ottima stagione. Infine, portiamo in prima squadra qualche giovane della Juniores come Finoli.

Sono arrivati innesti da vertice: ce li racconti. 
In difesa abbiamo scelto giocatori importanti, a partire da Mattia Gabrielli, classe '96 che ha segnato 7 gol vincendo il campionato con l'Oltrepò, proprio insieme ad Alessandro Lorusso, classe '91 di grande mentalità, e Marian Puka, un "muro" a Voghera e Caronno. In categoria sono tra i più bravi, ma sono anche persone di valore. In mezzo ecco Stefano Baldan, classe '91, già a Pro Patria, Varesina, Caronnese, Castellanzese e al Saronno con mister Tricarico, dove ha segnato 5 reti, poi Nino Cocuz, mediano di qualità e quantità vincitore del campionato a Sondrio che abbiamo seguito tutto l'anno: è un leader e un giocatore "almeno" da serie D.

Arriviamo all'attacco, dove spunta un "certo" Luis Carlos Martinez.
Classe '95, origini spagnole, ha realizzato 21 gol - cioè quasi la metà del totale della sua ex squadra - nel girone B alla Nuova Sondrio neopromossa in D. È alto 1 metro e 93, ma è anche fortissimo tecnicamente. Lui e tutti quelli che sono arrivati alla Solbiatese potrebbero giocare, non a caso, anche in categoria superiore: abbiamo scelto giocatori che potrebbero stare con noi qualche anno... Lo stesso discorso, in attacco, vale per "Buba" Silla, classe 2000, cresciuto nel Varese e poi a Sant'Angelo e Lazzate.

Come giocherà la Solbiatese di Tricarico?

Lo sapete già... dipenderà dal tecnico: con quei difensori importanti, dietro potrà schierarsi anche a 3. Punta sul gioco, è un allenatore maturo e consapevole del percorso che ha fatto e du quello che va ad affrontare. Partiamo con un obiettivo importante da raggiungere: come noi, ci saranno 4-5 squadre forti che vogliono salire.

Quali sono le rivali per la D?
Il Pavia, che sta facendo investimenti su giocatori che hanno disputato anche la serie C, e l'Ardor Lazzate, che si confermerà su ottimi livelli, ma anche la Rhodense dove è approdato Milani: è una neopromossa con nomi da vertice. Il Saronno, poi, si è rinforzato ulteriormente. Il girone A sarà come una sorte di "D2" e noi ad aprile vogliamo essere lì a giocarcela con tutti.

Torniamo alle strutture.
In 4 anni abbiamo fatto veramente qualcosa di super, tra la sistemazione dei campi di allenamento del Chinetti e la vittoria del bando per la gestione del centro sportivo Atleti Azzurri d'Italia di Gallarate. Ora c'è da ultimare il Chinetti "da serie C": diventerà uno degli unici due stadi della provincia (l'altro è lo Speroni di Busto) dove si potrà giocare in una serie professionistica.  

Raduno, ritiro e amichevoli in vista del via al campionato (8 settembre).
Ci ritroviamo giovedì 1° agosto alle 15 dal centro sportivo di Gallarate e lunedì 5 partiamo per la Val d'Aosta, dove ci alleneremo a Champoluc fino al 10, giorno in cui torneremo per la prima amichevole a Biella con la Biellese (Eccellenza). Il 14 a Gallarate sfideremo il Sant'Angelo e il 25 la Varesina: l'orario di inizio di tutti i test è alle 16.

Andrea Confalonieri


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