- 26 luglio 2024, 18:56

«Rifiuti, i bustocchi non sono tutti incivili. Si informi davvero e si ripristini un periodo di tolleranza»

Il consigliere Emanuele Fiore accanto a Giuseppe Ferrario rilancia la questione che approderà nel consiglio del 31. Il problema dei bar e i topi in via Lamarmora: «La comunicazione non è bastata»

Emanuele Fiore e Giuseppe Ferrario

«I bustocchi non sono tutti incivili. Si informi in modo capillare la popolazione sulla raccolta puntuale dei rifiuti e si ripristini un periodo di tolleranza. Di quanto? Parliamone insieme nel consiglio comunale del 31 luglio». (LEGGI QUI)

Il consigliere del gruppo misto Emanuele Fiore parla accanto al suo predecessore Giuseppe Ferrario, che anche dopo l'uscita dal consiglio continua a lavorare per la comunità e anzi insieme si stanno operando per un gruppo popolare. Fanno il punto sulla delicata situazione dei rifiuti in un bar, al New Life di via Tasso, e non è un caso. Gli esercizi pubblici sono tra quelli più preoccupati per il cambio di rotta: bisogna fare i controllori con i clienti quando smaltiscono nei cestini o monitorare e dividere tutto la sera. Senza risparmiare, anzi qui - spiega il titolare - in otto anni la Tari è salita da 1.050 euro a 1.480.

Mercoledì prossimo (possibile seconda convocazione il primo agosto, sempre alle 15) ci sarà appunto il consiglio sulla rovente vicenda. «Tutto è nato con la mia interrogazione settimana scorsa: a ridosso del consiglio comunale, il giorno dopo è arrivata la convocazione della seduta dove non c’era la mia interrogazione. Come previsto del regolamento, ho depositato  la richiesta di aggiungerla all’ordine del giorno.  Ma non è stata discussa. Prendo atto che questa non è un’urgenza per il consiglio comunale, così com’è avvenuto con il caro mensa».

Ma qual è il punto? «Con Giuseppe Ferrario abbiamo riflettuto - dice Fiore -  i sei mesi di tolleranza dovevano essere per me un periodo in cui non doveva essere tutto come prima. Più volte in commissione ho ammonito: stiamo attenti, diamo informazioni, non sono tutti smanettoni su internet. Nei sei mesi era come prima, ti ritiravano tutto. Adesso hanno girato la chiave e Agesp nonostante il casino se non vede le cose a norma, non le ritira. Così la spazzatura è ovunque in città. Il centro poi ha la sfortuna dell’esposizione il venerdì sera, il sabato mattina si vede cosa succede. Non te lo ritiro quel giorno perché non a norma, dal giorno dopo puoi perché risulta abbandonato».

Fiore tiene a ribadire che non sta contestando la misura della tariffa puntuale, ma l'idea che chi non si comporta bene, sia per forza incivile. Ci sarà anche qualcuno che non ha capito, insiste. «Hai realizzato l'abc dei rifiuti, l'hai pubblicato... ma evidentemente non basta - sostiene - chiediamo con le parrocchie di fare volantini per aiutare chi non ha capito. Le sanzioni non mi sembrano la soluzione. E poi non sono solo i cittadini a non essere pronti, ma anche al centro multiraccolta». Vedi la confusione che si era creata all'inizio sui rifiuti tessili, da non mettere nell'indifferenziata bensì nei cassonetti bianchi (LEGGI QUI)

Alla conferenza stampa sono presenti anche la presidente di Legambiente Paola Gandini, che fornisce utili suggerimenti al barista per muoversi con i clienti, e Luigi Genoni, ex consigliere comunale ed esponente del Movimento 5 Stelle. Lui racconta di come nelle case Aler di via Lamarmora non ci siano spazi idonei per ritirare i sacchi e gli unici felici siano i topi.

Ma anche gli amministratori di condomini, sono stati tutti informati e quindi sono in grado altrettanto precisamente di informare? I dubbi, di fronte alla situazione a Busto, devono spronare a trovare soluzioni. 

«Ribadisco - osserva Fiore - occorre ripristinare la tolleranza finché non ci si attrezza per dare più informazioni e si capire dove stanno i problemi. Quanto? Decidiamo insieme, al consiglio e ad Agesp». Lo ripete Giuseppe Ferrario: «Di fronte alla novità ci vuole tempo per il cittadino. Non ci si può essere solo un atteggiamento sanzionatorio, ma informazione adeguata». 

 

Ma. Lu.