Saviano contestato a Varese (LEGGI QUI). Ecco il commento del sindaco Davide Galimberti e dell’assessore alla Cultura Enzo Laforgia in merito allo striscione anonimo comparso ieri prima dello spettacolo dello scrittore e giornalista napoletano al Varese Summer Festival.
«Ancora una volta, quattro decerebrati scarsamente alfabetizzati hanno pensato di poter conquistare quindici minuti di celebrità, cogliendo l'occasione di una giornata in cui i riflettori si accendevano su Varese per la presenza di Roberto Saviano sul palcoscenico del Varese Summer Festival.
Le frasi ignobili, costruite in una sintassi scombinata, non hanno scalfito l'emozione alle quasi mille e settecento persone che hanno accolto Saviano con un caloroso abbraccio nell'arena dei Giardini Estensi.
Lo scrittore ha ricambiato l'affetto, fermandosi per oltre due ore dopo lo spettacolo a firmare le copie del suo ultimo lavoro per le centinaia di persone, che compostamente lo aspettavano solo per manifestargli stima e affetto. Come ha detto Saviano “anche Varese è casa sua”, e noi siamo stati ben lieti di averlo con noi. Peccato per quei quattro vigliacchi anonimi, che non hanno avuto modo di studiare un po' di più».