Cronaca - 25 luglio 2024, 11:06

Sferrano dodici coltellate ad un 26enne: in manette per tentato omicidio due ecuadoriani residenti nel Varesotto

Il fatto avvenuto ai giardini "Nei" di Monza risale allo scorso 20 giugno: la banda era composta da tre persone. L'aggressore principale che è finito in carcere, sarebbe un 28enne residente nella nostra provincia, mentre il "palo", che si trova ora ai domiciliari, sarebbe stato un 23enne domiciliato nella Città Giardino

Tre ecuadoriani di 28, 23 e 21 anni sono stati arrestati per il tentato omicidio di un 26enne, avvenuto la sera dello scorso 20 giugno vicino ai giardini "Nei" di Monza. La vittima, residente in città, dopo aver ricevuto 12 coltellate in parti vitali del corpo, era stata soccorsa dal 118 in codice rosso ed era poi stata ricoverata per alcuni giorni in ospedale.

Grazie gli immediati accertamenti condotti fin dalle prime fasi dalle volanti dell’ufficio prevenzione generale, gli agenti avevano acquisito e prime informazioni anche tramite gli impianti di videosorveglianza attivi nella zona.

Dall’analisi delle immagini e dalle dichiarazioni dei testimoni, è emerso che il 26enne, dopo un diverbio e una prima aggressione all'interno del giardino da parte dei, verso le 20, mentre si trovava su via Enrico da Monza, era stato nuovamente raggiunto dagli aggressori.

Uno di loro, dopo aver recuperato un coltello da uno dei suoi complici, lo aveva assalito di nuovo, ma il ragazzo era riuscito a scappare. Nuovamente raggiunto, era stato colpito con un primo fendente allo stomaco e poi con una bottigliata in testa, che gli aveva quasi fatto perdere i sensi. A quel punto l'accoltellatore si erano accanito su di lui, dicendogli: "Ho degli ordini, devi morire". E' stato solo l'arrivo di un amico della vittima, attirato dalle sue grida, a far allontanare i tre.

Le successive indagini condotte dalla squadra mobile della questura di Monza, hanno portato all'identificazione dei presunti responsabili della "violenza inaudita": un 23enne ecuadoriano residente in provincia di Varese, che sarebbe stato l'aggressore principale ed è destinatario di custodia cautelare in carcere, così come il complice 21enne, residente a Concorezzo (Mb), che gli avrebbe fornito il coltello. Per il 28enne, residente a Monza e domiciliato a Varese, che avrebbe fatto da palo durante l'aggressione, il gip ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Nonostante nessuno dei giovani coinvolti sia affiliato alle bande di "latinos", la causa dell’aggressione - fa sapere la questura di Monza in una nota - sarebbe riconducibile alla semplice conoscenza da parte della vittima di un altro soggetto appartenente a una gang rivale dei 'latin King' di Cologno Monzese, della quale i tre aggressori si sono detti esponenti.

Le misure cautelari sono state eseguite dagli agenti della squadra mobile della questura di Monza all'alba del 23 luglio. In casa dei tre indagati sono stati sequestrati alcuni dei capi di abbigliamento indossati nel giorno del tentato omicidio.

 

 

(Alb/Adnkronos)