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Busto Arsizio | 24 luglio 2024, 07:00

Campi da padel, il Comune prova a spostarli vicino al palaginnastica. Il sindaco: «La città li vuole»

Dopo i presidi e lo stop al cantiere, la vicenda dei campi da padel e calcetto a Madonna in Campagna, contro i quali si battono alcuni attivisti contrari al taglio degli alberi, è approdata in Consiglio. Antonelli ha fatto sapere che l’impresa che si era aggiudicata i lavori si è ritirata

Il cantiere al momento fermo a Sacconago

Il cantiere al momento fermo a Sacconago

Dopo le polemiche, i presidi e lo stop al cantiere, la vicenda dei campi da padel e calcetto a Madonna in Campagna, contro i quali si battono alcuni attivisti contrari al taglio degli alberi vicino alla pista di atletica di Sacconago, è approdata in Consiglio comunale. L’interrogazione presentata da Santo Cascio (esponente della lista civica di centrosinistra Progetto in Comune) e dal Partito Democratico ha permesso di scoprire che l’amministrazione, dopo il “no” ricevuto dal ministero sulla possibilità di ridimensionare l’intervento per salvare alcune piante, sta cercando di spostare la nuova area sportiva vicino al futuro palaginnastica. Nel frattempo, ha reso noto sempre il sindaco Emanuele Antonelli, l’impresa che si era aggiudicata l’appalto ha rinunciato («L’avete fatta scappare», ha detto agli attivisti presenti nella sala consiliare). E, in ogni caso, Antonelli ha ribadito che i campi verranno realizzati: «La città li vuole».

«Avete fatto scappare l’impresa»

Nell’interrogazione illustrata in assise da Cascio, tra gli applausi degli attivisti presenti, si chiedeva quali fossero le intenzioni della giunta a proposito del progetto approvato durante la scorsa consiliatura.
Due mesi fa, due cittadini si erano arrampicati sugli alberi del parco di Madonna in Campagna, bloccando sul nascere le operazioni di abbattimento. I lavori si erano interrotti e l’amministrazione aveva interpellato il ministero dello Sport per capire se fosse possibile rivedere parzialmente il progetto e salvare qualche albero. La risposta pervenuta è stata negativa, ma i lavori non sono ancora ripartiti.

«Ho ben poco da dire, se non quello che ho già detto a chi si era arrampicato sugli alberi – ha esordito Antonelli –. Come promesso, avevamo bloccato i lavori e chiesto al ministero in data 21 maggio 2024 di ridurre l’intervento e realizzare un solo campo e non due di calcetto e due da padel e di reinvestire i soldi rimanenti per la copertura. Sport e salute (già Coni e servizi, ndr) ci ha risposto che non può essere modificato il progetto. Questo è quanto, io l’ho comunicato all’avvocato presente il giorno della protesta e ho detto che avremmo ripreso i lavori, perché rischiamo di perdere i 700mila euro del bando».

Non è finita qui: «Abbiamo fatto un’ulteriore richiesta per vedere se possiamo spostare i campi. È veramente difficile, ma vorremo provare a realizzarli dove faremo il palaginnastica». A Beata Giuliana, dunque.
«Vedremo. Nel frattempo – ha aggiunto Antonelli rivolgendosi ai “no padel” presenti tra il pubblico – ci avete fatto scappare l’impresa che si è aggiudicata l’appalto e adesso dovremo andare dalla seconda o dalla terza. E, se perdessimo i 700mila euro, l’amministrazione dovrà valutare se rifarsi sulle persone che hanno fermato i lavori». In ogni caso, ha chiarito il sindaco, «l’intenzione è fare questi campi, che sono richiesti dalla cittadinanza».

«Il progetto non s’ha da fare»

«Nella cittadinanza c’è anche chi chiede un’oasi di verde per le famiglie – ha replicato Cascio –. Le scelte vanno fatte anche in base a questo. E non rischiamo di perdere il finanziamento, visto che lo Stato lo userà per fare altro. Il progetto nasce nel 2021 e ne stiamo discutendo ancora oggi. Forse non s’ha da fare, o comunque non lì». All’obiezioni sollevata da Cascio secondo cui i campi potranno essere usati solo d’estate, Antonelli ha risposto che l’intenzione è quella di realizzare più avanti la copertura delle strutture, per poterle sfruttare tutto l’anno.

«Prendo atto del tentativo di ricollocare il progetto nel perimetro del palaginnastica – è intervenuto Paolo Pedotti (Pd) – ma lì ci sono i già campi di padel e calcetto di Eolo Sport city. Una ricollocazione vicino alle scuole superiori potrebbe essere una soluzione. Ma, se non è il caso, non per forza si devono realizzare tutti gli interventi pur di utilizzare i soldi dei bandi».

«Strumentalizzazione»

E se Paolo Geminiani (Fratelli d’Italia) ha parlato di strumentalizzazione della minoranza («Il progetto risale al 2020, non potevate portare prima il tema in Consiglio?»), Antonelli ha scandito che «Busto ha bisogno di campi da calcetto, padel, sportivi, per i cittadini e le scuole. Non è che se 50 persone non vogliono tagliare tre alberi significa che tutta la città è contro».

Il sindaco ha criticato la petizione firmata anche da persone che si trovano all’estero per poi aggiungere che «io quando amministro non posso basarmi su tre persone che si arrampicano sugli alberi. La quasi totalità dei cittadini vuole questi campi. Per qualcuno salvare un albero è più importante di governare una città. Per me no. Io devo pensare agli 83.950 cittadini che vogliono l’intervento».

Riccardo Canetta

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