Busto Arsizio - 24 luglio 2024, 09:34

Rimpasto, Cascio: «Il sindaco intervenga per interrompere questo spettacolo indecoroso»

Prima il nuovo, durissimo scontro in Consiglio comunale con Antonelli durante la discussione sulle linee programmatiche di mandato. Poi l’esponente di Progetto in Comune è intervento sulle voci di rimpasto, appellandosi al sindaco: «Costringa i suoi consiglieri a fare una mozione di sfiducia, se ritengono che ci sia un assessore non meritevole. Ma non ci si nasconda dietro al manuale Cencelli»

«Mi appello al sindaco perché intervenga per interrompere lo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo in questi giorni con le voci sul rimpasto di giunta». È intervenuto così ieri sera in Consiglio comunale Santo Cascio di Progetto in Comune, gruppo civico di centrosinistra.
Durante lo spazio per le dichiarazioni “libere” che i consiglieri hanno a disposizione dopo l’approvazione delle delibera, l’esponente di minoranza ha voluto dire la sua sulle trattative in corso tra le segreterie dei partiti di centrodestra che porteranno a una revisione dell’esecutivo, rimandata a settembre con l’accordo raggiunto tra le segreterie regionali di Lega e Fratelli d’Italia.
Prima, lo stesso Cascio era stato protagonista di un nuovo, duro scambio con il sindaco Emanuele Antonelli nel corso della discussione sulle linee programmatiche di mandato. «Se io non la rappresento non è un problema, rappresento tutti gli altri cittadini escluso lei – ha tuonato Antonelli –. E mi hanno votato in tanti, abbiamo avuto più voti noi di lei e ho tutto il diritto di governare».

Lo scontro

Andando con ordine. Intervenendo nel dibattito sulla verifica delle linee programmatiche di mandato, Cascio si è detto preoccupato per una serie di “opere residuali”: dai «marciapiedi interessati dalla sostituzione dei pali con ancora gli scavi pericolosi per chi li percorre con le carrozzine» ai lampioni di Richino Castiglioni: «A che punto sono? Li vedremo o è stata una boutade per accontentare il popolino?». Parlando molto criticamente anche del caso di un cittadino alle prese da tempo con un problema di inquinamento acustico e chiedendo lumi sul ricorso sui derivati.
Gianluca Castiglioni (Busto al Centro) ha invece fatto domande sull’attuale sedime dell’ospedale e sulla tariffa puntuale.

«Mi cadono le braccia – ha risposto Antonelli –. Capisco che come parte politica dobbiate dire che sia tutto sbagliato». Rivolgendosi a Castiglioni, ha detto che «sono felice che votino i cittadini, che le cose le sanno. Sedete sui banchi e parlate di cose che abbiamo discusso e approvato in Consiglio. Non voi, i partiti dei “no” votano sempre contro».

A Cascio: «Quando ci sono sei persone in più del pubblico, deve fare il suo show e dire che non va bene niente». Il riferimento era agli attivisti che si battono contro i campi da padel, tema affrontato in chiusura di seduta (leggi qui). «Mi spiace, purtroppo lei vive a Busto e deve sopportare questa amministrazione», ha proseguito Antonelli, che rispondendo al capogruppo del Pd Maurizio Maggioni ha affermato che «le linee programmatiche le stiamo rispettando in toto. Anzi stiamo facendo qualcosa in più».

«Esprimo la mia tristezza per la risposta del sindaco – la replica di Cascio –. Dicendo così lei non rappresenta i cittadini. Risponda nei contenuti. Cosa vuol dire che parlo per il pubblico? C’è il cartellino che dice che il pubblico è suo, mio o loro? È vergognoso che lei lo dica, un sindaco non deve permettersi certe affermazioni. Non esco dall’aula per dignità verso i cittadini che rappresento. Offendere i consiglieri non rende merito all’intelligenza che dice di avere».

«La smetta di dire che io la offendo, è lei a offendere anche se non si rende conto di quello che dice – la controreplica del sindaco –. Non mi prenda in giro. Se io non la rappresento non è un problema, rappresento tutti i cittadini escluso lei. E mi hanno votato in tanti, abbiamo avuto più voti noi di lei e ho tutto il diritto di governare». «Ma non per questo non deve ascoltare gli altri», ha puntualizzato ancora Cascio, il cui intervento è stato criticato anche da Massimo Rogora di Fratelli d’Italia, mentre per Castiglioni «non si deve andare sul piano del confronto personale, ma rispettare i compiti istituzionali e tenere in considerazione i consiglieri».

La polemica sul rimpasto

In questo clima di tensione, è poi arrivato «l’appello al sindaco» sul rimpasto: «Intervenga per interrompere lo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo in questi giorni con le voci sul rimpasto di giunta», ha chiesto l’esponente di Progetto in Comune. Precisando che «l’appello dovrei farlo ai segretari della maggioranza locali, provinciali e anche più su, perché sono loro a creare problemi. Ma pensi l’assurdo: poco fa la sua maggioranza ha approvato le linee programmatiche di mandato, dando fiducia all’operato degli assessori. E dopo averle approvate, sottobanco lavorano per “capitozzare” qualche assessore. Non lo dico per loro, ma per i cittadini, che sono stufi. Poi piangiamo perché c’è un assenteismo galoppante. Ma non stupiamoci, se lo spettacolo è questo e gli assessori si valutano per equilibri di partito e perché un consigliere ha cambiato casacca». Il riferimento è al passaggio di Rogora dalla Lega a Fratelli d’Italia per il quale i meloniani chiedono una casella in più in giunta.

Di nuovo rivolgendosi al sindaco: «Costringa i suoi consiglieri a fare una mozione di sfiducia, se ritengono che ci sia un assessore non meritevole o non competente. Lo dicano, ma non si nascondano il dietro manuale Cencelli. Questo è indecoroso per i cittadini. Stiamo dando uno spettacolo della politica basso. Usi il pugno duro con i suoi consiglieri, perché questa è la squadra che ha scelto lei e se non c’è sfiducia verso un assessore non deve succedere nulla». Questa volta non c’è stata nessuna replica.

Riccardo Canetta