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Territorio | 22 luglio 2024, 17:50

Il futuro è adesso. La Smartt Valley può crescere anche grazie ai 3 milioni di Fondazione Cariplo e Regione

Gabriele Caragnano di Fondazione Ergo parla di «potenziale finanziamento», perché il percorso non è ancora alla fine. Ma nella prima fase del bando “Interventi emblematici maggiori” è stata riconosciuta la bontà del progetto che prevede anche un nuovo Its per i giovani che vogliono sviluppare il proprio percorso nell’industria meccatronica. La soddisfazione del sindaco di Daverio Marco Colombo: «Orgoglioso»

Il futuro è adesso. La Smartt Valley può crescere anche grazie ai 3 milioni di Fondazione Cariplo e Regione

Il futuro è già presente nella Smartt Valley di Daverio, spazio dell’innovazione industriale per aziende, start-up, istituzioni ed enti formativi interessati a contribuire all’innovazione del settore manifatturiero e promuovere la collaborazione tra gli attori dell’ecosistema.
E lo è, a maggiore ragione, grazie a un importante contributo nell’ambito del bando di Fondazione Cariplo “Interventi emblematici maggiori”, che per il 2024 destina cinque milioni di euro alle province di Como, Varese, Verbano Cusio Ossola e Brescia. A queste risorse potrebbero aggiungersi ulteriori disponibilità di Regione Lombardia.
Il bando è a due fasi e nella prima il progetto relativo alla Smartt Valley, la “creatura” di Fondazione Ergo, è stato selezionato. Ora, entro il 7 novembre, dovrà essere definito e inviato per poter ottenere i 3 milioni che sono stati previsti nella prima fase.

Un progetto concreto

Gabriele Caragnano di Fondazione Ergo conferma che «è arrivata la comunicazione formale da parte di Fondazione Cariplo del “potenziale” finanziamento. Lo chiamo così perché non siamo alla fine del percorso».

Il patron di Fondazione Ergo spiega che «la prima fase del bando prevedeva la presentazione del piano di progetto entro l’11 aprile. Noi abbiamo descritto già con un certo grado di dettaglio quali sono i contenuti ed è stata fatta anche una valutazione economica di costi e investimenti. Sulla base di questo, la commissione ha valutato i progetti candidati e ci è stato assegnato un importo importante che deve essere confermato: da qui al 7 novembre dobbiamo presentare i progetti esecutivi e un vero e proprio business plan oltre che dare conferma della nostra disponibilità finanziaria, visto che si tratta di un contributo a fondo perduto che copre il 70 per cento dell’importo totale. Il 30 per cento dobbiamo metterlo noi». Si tratta di un milione 300mila euro.

Il progetto, intanto, è stato premiato in maniera sostanziale. «Abbiamo autofinanziato l’apertura di Smartt Valley, il centro per la competenza e l’innovazione del manifatturiero, lo scorso marzo, investendo un milione di euro – ricorda Caragnano –. Quando abbiamo fatto l’inaugurazione si è potuto toccare con mano che il nostro progetto era molto concreto».

Il nuovo Its

Con la creazione del campus, il progetto cresce in maniera importante: agli attuali 800 mq se ne aggiungeranno altri 4.700. «Sarà un ampliamento non solo degli spazi, ma di servizi e di offerta per il territorio – puntualizza Caragnano –. Circa 2000 mq saranno dedicati all’apertura di un nuovo Its del network Lombardia Meccatronica. Un progetto per i giovani che vogliono sviluppare il proprio percorso nell’industria meccatronica. Il nostro punto focale è l’essere umano: noi ci occupiamo di lavoro manuale, di operai, di sicurezza, ergonomia, produttività, efficienza. Sono temi complicati, perché gestire una persona è più complicato che gestire un robot».

Un progetto “emblematico”, con impatti molteplici: «Sull’industria, innanzitutto. Ma per servire l’industria devi lavorare con i giovani, prepararli, offrire loro un percorso di formazione e una qualifica». Con la consapevolezza che «l’industria vedrà da qui a cinque anni un decremento di circa il 30 per cento del bacino di giovani e, del 70 per cento rimanente, la percentuale di quelli interessati all’industria è tendenzialmente in riduzione». Per questo, insiste Caragnano, «c’è da fare un lavoro di aumento dell’efficienza della formazione scolastica ma anche di diffusione culturale della bontà della scelta di lavorare nell’industria, che oggi certo non è un ambiente “brutto e sporco”, ma tecnologico e che offre tante opportunità di crescita e di sviluppo».

La soddisfazione del sindaco

Anche il sindaco di Daverio Marco Colombo esprime soddisfazione: «Fin dal mio insediamento – afferma – ho sempre parlato di Valbossa Metropolitana, di Valbossa come un territorio che doveva svilupparsi dal punto di vista economico-produttivo. Quando Fondazione Ergo è arrivata a Daverio, l’amministrazione ha immediatamente collaborato per far sì che l’area individuata fosse riqualificata e convertita per essere un’area formativa e per prevedere la capacità di insediare quello che sarà un polo tecnologico-scientifico tra i più importanti al mondo dal punto di vista dell’aerospaziale e del settore elettrodomestici».

Da amministratore, Colombo si concentra sulla tema della formazione, pensando anche ai ragazzi «che per motivi diversi hanno interrotto gli studi e che ora, con i nuovi istituti che avranno luce, potranno riprendere il percorso per trovare degli sbocchi lavorativi altamente qualificati nelle nostre industrie».

Prosegue il primo cittadino: «È chiaro che questa importante iniziativa dovrà essere supportata dal punto di vista urbanistico, della comunicazione e dei servizi. L’amministrazione cercherà di ottenere dei benefici per tutta la popolazione residente e per i comuni limitrofi. Sono orgoglioso. Quanto seminato può diventare un raccolto a disposizione dei nostri territori e delle nostre imprese».

Riccardo Canetta

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