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Varese | 21 luglio 2024, 13:01

VIDEO. La Varese che resta in città è tutta qui, alla Festa degli Alpini di Capolago. Attorno a quei tavoli il tempo si è fermato

Già prima dell'apertura delle casse a mezzogiorno una fila di varesini composta e affamata attendeva di sedersi ai tavoli nel bosco dove da oltre mezzo secolo ci si ritrova in famiglia, tra piatti ruspanti e location senza eguali. Il nostro video dalla festa e le foto del menu con i prezzi invariati rispetto a un anno fa

In fila una domenica di luglio ad attendere di gustare sulle tavolate nel bosco i piatti semplici e ruspanti della Festa degli Alpini di Capolago

In fila una domenica di luglio ad attendere di gustare sulle tavolate nel bosco i piatti semplici e ruspanti della Festa degli Alpini di Capolago

Una fila composta e impaziente ben prima di mezzogiorno, orario di apertura della cassa e delle cucine, arrivava già quasi sotto lo striscione del Gruppo Alpini Capolago: accarezzati da una leggera brezza, tantissimi varesini in questa calda e afosa domenica in cui il sole sta scomparendo stanno partecipando a uno dei riti più attesi e gustosi dell'estate, ovvero la Festa degli Alpini di Capolago (clicca QUI per tutte le info).

La 65ª edizione della festa, partita ieri sera e che continuerà fino a domenica prossima, 28 luglio, offre cibo e bevande agli stessi prezzi dello scorso anno sia a pranzo dalle 12 che a cena a partire dalle 19, ed è già un successo clamoroso: la location, con i tavoli sistemati nel bosco (basta scegliersi il numero e comunicarlo al banco per essere serviti da piccoli e grandi volontari) e i piatti tradizionali degli alpini di Capolago - da polenta e asino a pasta e fagioli, da salamini e braciola al fritto misto, dai nervetti a polenta e zola, tomino o caprini - accompagnano i varesini in questa che è una cerimonia familiare nelle torride giornate d'estate e che ha visto passare il testimone dai nonni ai nipoti.

Basta leggere il menu (qui sotto in gallery), con quella "bottiglia di rosso" o la "bottiglia di bianco" chiamate semplicemente con il loro nome, e con il caffè rigorosamente a 1 euro (corretto a 1,50), cosa praticamente introvabile ormai in città a parte il servizio bar dei grandi supermercati, per fare un tuffo in un passato che trova radici nel presente e guarda al futuro. 

Qualcuno dice che la varesinità possiede anche un tocco di altezzosistà: in realtà, i varesini sono capaci di essere anche ruspanti e di legarsi in modo indissolubile alle proprie tradizioni migliori, creando un'identità che a volte pare difficile da fare emergere. Basta che esistano le persone e il posto giusti con cui farlo: quelli che si trovano in questa che è la "piazza" nel bosco più bella dell'estate varesina.

A.C.

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