Busto Arsizio - 21 luglio 2024, 16:01

Patronale e Domus Madre Teresa per persone in difficoltà: festa con don Giancarlo Greco a Sant’Anna

L’abbraccio della comunità al sacerdote, oggi 83enne, che ha lasciato un segno profondo nella parrocchia. Don David Maria Riboldi: «Quella della Domus fu intuizione grande e felice». Don Giancarlo, nell’omelia: «Sant’Anna, nonna di Gesù, vi interpella». Sorridendo sulle sue prediche: «Oggi ho letto, avessi parlato a braccio ci avrei messo più tempo e più passione»

«Alla bella età di 83 anni e mezzo, devo diventare succinto. Papa Francesco dice: non più di dieci minuti di predica»: a don Giancarlo Greco, una lunga storia a Sant’Anna iniziata nella seconda metà degli anni Ottanta, sono bastati pochi secondi per strappare un sorriso ai suoi (ex) parrocchiani. Alla messa di oggi, domenica 21 luglio, don Giancarlo è stato, quasi inevitabilmente, ospite e protagonista. Perché quest'anno alla festa patronale è associato anche il 25esimo anniversario della casa per l’accoglienza di persone in difficoltà “Domus Madre Teresa”: 12 posti letto e un servizio prezioso per l’intera città messi a disposizione proprio nel pieno della permanenza in parrocchia del sacerdote.

Intuizione grande e bella”, questa la definizione del concelebrante, don David Maria Riboldi. Nell’omelia, don Giancarlo si è soffermato sul significato della festa religiosa: «È diversa dalle altre. Ha come centro un segno che incarna il divino o rimanda a esso». Sulla patronale, la sottolineatura di elementi quali il raccogliersi intorno a figure di sacerdoti importanti per la comunità e la statua di Sant’Anna: «Raffigura la nonna di Gesù, maestra di vita ed esempio da seguire. Interpella voi, genitori e nonni, perché i vostri figli cercano l’esemplarità di fede e speranza che Gesù ha trovato nella sua famiglia». Con la messa in guardia dalla tentazione di banalizzare la festa patronale, rendendola semplice sagra, il richiamo a tenere alta l’attenzione sul senso vero della vita. Con il Vangelo di Marco: «Quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita».

Poi il sorriso, condiviso con i fedeli: «Ho finito. Perché ho letto. Se avessi parlato a braccio ci sarebbero stati tempi più lunghi, ma ci sarebbe stata anche più passione». E fra i tanti ringraziamenti rivolti, poco dopo, dai parrocchiani a don Giancarlo c’è stato anche quello «…per la passione e l’intensità delle tue omelie». Insieme al ricordo della partenza della Domus.

Don David ha ringraziato i volontari di oggi e di ieri. Ha chiamato a raccolta anche quelli che non ci sono più, con gli ospiti scomparsi durante la loro permanenza. Al termine della cerimonia, scambio di regali e appuntamento al prosieguo della festa.

Domani, alle 20,30, la messa patronale dei Santi Anna e Gioacchino, con la processione.

Stefano Tosi