Un guerriero gentile che ha sempre saputo rialzarsi quando la vita gli ha messo davanti ostacoli che a tanti sarebbero apparsi insormontabili. Anche di salute. La chiesa del Gerbone non è riuscita a contenere la folla di amici che ha voluto abbracciare Manuel Sampellegrini - scomparso a 39 in un incidente domenica scorsa a Olgiate, LEGGI QUI - per l’ultima volta
Non perché le loro strade si separeranno davvero: Manuel vivrà ogni giorno in loro, nel ricordo e nell’esempio. Anche attraverso l’attività di Auser Insieme, l’associazione di Castellanza che i suoi cari hanno voluto sostenere in questi giorni di grande sofferenza: perché nei gesti quotidiani di attenzione agli altri da parte dei volontari ci sia lui, Manuel.
Don Giulio Bernardoni ha ricordato il grande amore di questo giovane uomo per la montagna: eccolo ora a contemplare la bellezza di quei panorami, accanto al suo papà, per sempre. «Hai avuto una vita intensa, con obiettivi precisi» ha osservato il parroco.
E hanno toccato il cuore le parole di mamma Ornella, che ha definito il figlio il suo maestro. Con il cuore a pezzi, dopo che la vita del ragazzo si è spezzata su quell’auto, la madre ha voluto ricordare la battaglia costante di Manuel, il suo coraggio, il saper e voler organizzare le ferie controllando anche in quale ospedale poter fare la dialisi, fino a quel rene nuovo, speranza diventata realtà. E alla sua meravigliosa compagna di vita Silvia.
Ecco, la vita sembrava finalmente sorridere a Manuel, invece quella notte apparentemente gli ha tolto tutto. «Ma tu sarai sempre con noi - hanno assicurato sull’altare i suoi amici - Tu che per noi ha rappresentato forza, resilienza, gentilezza. Ci hai sempre detto di andare avanti e lo faremo, con il tuo sostegno».