La Varese Nascosta - 20 luglio 2024, 10:00

LA VARESE NASCOSTA. Quelle ombre sott'acqua e le leggende del lago di Monate

Luci misteriose, voci inquietanti, castelli, spettri e strane apparizione. Anche un luogo incantevole immerso nella natura come il lago di Monate ha le sue sinistre leggende...

Il lago di Monate (foto da La Varese Nascosta)

Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda. 

Oggi raccontiamo la leggenda del lago di Monate e dei suoi spettri.

OMBRE SOTT'ACQUA

L'incantevole lago di Monate è circondato da parchi, boschi e ridenti giardini. D'estate sembrerebbe impossibile che un luogo così ameno possa avere un lato inquietante. Invece anche la bellezza della natura può celare il mistero di presenze paranormali. "L'acqua era diventata fredda e così salimmo in barca e prendemmo a costeggiare verso la spiaggia di Cadrezzate per arrivare a sbarcare prima che facesse buio completo. Il mio amico cominciò a dire: 'Sai che dal 20 al 25 giugno gente che faceva una grigliata ha sentito delle strane voci salire dal lago, là dove è più profondo... e altre cose del genere. D'un tratto mi sussurrò

'Guarda che strano!'. Mi girai di scatto e per poco non rovesciai la barca da quello che vidi: sul lago verso la costa alberata strane luci sembravano galleggiare sull'acqua mentre la barca vibrava sotto di noi. 'Il terremoto!' disse il mio compagno con un fil di voce. Restammo immobili ed attoniti mentre le luci si facevano sempre più vicine, come fiammelle azzurre danzanti sull'acqua che si ingrandivano, si ingrandivano circondandoci finché fummo come inglobati in una fredda, gigantesca fiamma azzurra mentre la barca vibrava sempre più forte. Ero terrorizzato ed incapace di muovermi mentre un'ombra gelatinosa e lucente si formava a poppa, uscendo dall'acqua... Acqua... Acqua...' disse con una voce da far accapponare la pelle. Non so se quella figura fosse di donna o di uomo, mi sembrava di impazzire. Il mio amico si riebbe, mi strappò i remi e remando come un pazzo si gettò verso la riva, io mi ripresi quando eravamo usciti dalla sfera di luce che si stava indebolendo in distanza. La barca ebbe ancora una fortissima vibrazione e udimmo un suono lacerante come di violento scroscio di cascata. Remando atterriti sbarcammo sulla spiaggia. Distrutti. Guardai il campanile: era mezzanotte!

Erano passate 3 ore da quando avevamo visto formarsi le fiammelle azzurre!" (W.P. e M.V., Travedona).

Un altro racconto simile a questo mi è stato fatto da due giovani di Osmate che spesso avevano l'abitudine di lasciarsi cullare dall'acqua nella loro barca, perdendo tempo al tramonto, mentre tornavano a riva dopo la pesca. I due, una sera che non scorderanno mai, si trovarono a vedere passare sotto la chiglia dell'imbarcazione una grossa carpa: veramente un bestione di un metro di lunghezza! Il pesce scivolò su è giù diverse volte dopo di che l'acqua del lago prese a vibrare con una turbolenza senza onde apparenti così forte che li costrinse ad aggrapparsi ad un ramo sporgente dalla riva per non perdere l'equilibrio e cadere in acqua; i due giovani pensarono subito ad un terremoto. Dopo una decina di minuti sopravvenne una calma irreale ed essi sentirono qualcosa che afferrava la chiglia della barca come se qualcuno volesse issarsi, a cui seguirono delle luci azzurrastre che parevano circondare la barca. A questo punto i due si misero a remare come matti portandosi rapidamente al lido di Cadrezzate dove sbarcarono.

Forse queste apparizioni sono da collegarsi con la leggenda (riferita in vari testi) del castello scomparso di Monate: nella versione più popolare e meno letteraria si racconta che il lago fosse un tempo un piccolo stagno e sulle rive (nei pressi di Osmate) sorgesse una casa fortificata abitata dal feudatario di Travedona.

In un anno di grande siccità quest' uomo rifiutò l'acqua del suo pozzo (l'unica sorgente perenne della zona) ad una povera vecchia malata la cui bella figlia aveva rifiutato di cedere alle turpi voglie del signorotto, anzi proibì a chiunque, pena la morte, di dare acqua alle due povere donne e la vecchia in pochi giorni morì. La figlia della morta maledisse il nobile crudele e durante la notte iniziò una violenta pioggia, che, durando per settimane, si tramutò in alluvione; l'acqua del pozzo travasò e continuò ad uscire a ondate che distrussero e sommersero la casa-torre annegandone gli abitanti e vendicando la vecchia contadina. Questa alluvione portò il lago alle sue dimensioni ed alla sua profondità attuali.

La tradizione popolare orale vuole che il malvagio nobile signore, morendo annegato tra oscene bestemmie, fu condannato a vivere come spettro in eterno sotto le acque del lago. Il medesimo spettro (o un altro), localizzato sulla riva che va da Cadrezzate a Monate, è descritto come una orribile figura d'uomo ricoperto di alghe che emerge dal lago per afferrare e trascinare sul fondo l'incauto bagnante. Forse la leggenda del castello inghiottito dal lago proviene dal ricordo inconscio del villaggio palafitticolo di Monate perpetrato dalla memoria collettiva del popolino e quindi trasformato in una leggenda

(Davide Sottocasa da La Varese Nascosta)

da La Varese Nascosta