Busto Arsizio - 17 luglio 2024, 08:00

Uno zaino, qualche cartello, niente soldi: il cammino di Giovanni Muggeri per la pace

Partito il 6 giugno da Busto Arsizio, il missionario laico, aiutato da amici, amici di amici, famiglie incontrate in India e centri missionari, ha raggiunto in 16 giorni Roma per sostenere la “Scuola della carità” di Pushkar, dove tornerà il 30 agosto con un gruzzoletto per i suoi bambini

È partito con uno zaino, qualche cartello “cammino per la pace”, senza soldi. Così Giovanni Muggeri, il bustocco missionario laico che in India ha aperto “la scuola di carità”, è partito da Busto Arsizio, da via Arconate dove abita con la nonna, il 6 giugno scorso. Sua meta, Assisi, ma soprattutto incontrare gente per illustrare il suo progetto, quello di raccogliere fondi per la sua scuola di Pushkar che accoglie 210 bambini dai 4 ai 15 anni.

Giovanni Muggeri ce l’ha fatta: partenza alle 5 del mattino, cammino, autostop, treno e nel giro di una quindicina di giorni ha raggiunto persino Roma. «Mi affidavo a quello che poteva accadere – commenta – Amici di amici, incontri». Prima tappa, Milano: «Già all’inizio ho incontrato una signora che a Nerviano mi ha accompagnato fino a Rho, dai Frati Cappuccini – racconta – Dopo un bello scambio di esperienze, sono stato due giorni a Milano. Con i miei cartelli mi sono piazzato sotto il palazzo modernissimo dell’Unicredit: mi piace creare un contrasto, qui spiegavo il mio progetto, il mio stile di vita. Non ho mai chiesto soldi, quei soldi che mi davano li mettevo nello zaino come donazioni per la scuola. Se non avessi avuto i soldi per mangiare, mi sono imposto di spendere al massimo 2 euro: non li ho mai spesi. Quando mi fermavo nelle varie strutture chiedevo il cibo del giorno precedente».

Poi, seconda tappa, Cinisello con don Gabriele che lo ha invitato a fare una testimonianza con il suo oratorio e le famiglie. Partenza, dunque, per Monza e in camioncino fino a Cremona dove ha dormito dai Frati cappuccini. Nove ore di cammino e Giovanni raggiunge Chiaravalle, la bella abazia dei monaci benedettini e, lungo le colline della via Francigena, Costa Mezzana. Attraverso la via Emilia arriva a Parma. «Devo constatare che la maggior parte delle persone che mi hanno accolto in autostop, otto su dieci erano stranieri, di cui sette musulmani – evidenzia – Questo mi sembra un dato molto significativo sui pregiudizi che talvolta ci creiamo».

Accolto dai Francescani minori, il missionario ha poi proseguito il cammino alla volta di Reggio Emilia, successivamente Modena dove è stato accolto da don Paolo e Bologna. «In seguito a Forlì sono stato ospitato da una famiglia che avevo incontrato in India – fa notare – Poi il mio viaggio è proseguito alla volta di Ancona, Iesi e ho avuto un passaggio fino a Perugia. Da qui ho raggiunto a piedi Assisi dove sono rimasto 6 giorni e poi Roma, 5 giorni. Ho raccolto fondi che porterò in India: partirò il 30 agosto grazie a una donazione di amici che mi hanno pagato l’aereo».

Finora sono stati raccolti fondi utili per la tinteggiatura della scuola, acquisto di banchi, materiale di cancelleria, rifacimento della pavimentazione. «Vorremo permettere a 15 bambini poveri la frequenza della scuola. In India resterò tre mesi. Devo dire che quest’esperienza ha rappresentato tanto: se abbiamo qualcosa di buono, un sogno o desiderio positivo, tutto coopera perché quel sogno possa essere realizzato. Se uno sogna per se stesso “è a metà”, se in relazione all’altro, allora capisce che vive la vita nella pienezza, nel servizio, nel dono dell’amore. È stato bello incontrare persone in ogni luogo, ho scoperto tante sfaccettature dell’essere umano: l’individualismo è la piaga dei giorni nostri».

Ma Giovanni Muggeri ha ancora un sogno: «Mi piacerebbe realizzare a Busto Arsizio un piccolo eremo cittadino interreligioso per un approccio alla preghiera in modo silenzioso, un posto laico che potrebbe essere usato anche riunioni, incontri. Inoltre mi piacerebbe diffondere nelle scuole questo progetto».

Ecco il link: https://gofund.me/7f137130

Laura Vignati