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Territorio | 16 luglio 2024, 10:16

Maltempo del 12 luglio: nuove colate di detriti sul versante del Tinella a Luvinate

«La montagna è fragile - sottolinea il sindaco Alessandro Boriani - anni di lavoro per la prevenzione a fronte di eventi meteo sempre più estremi e ravvicinati». Ieri riunione del Tavolo di Lavoro: registrati nuovi danni strutturali nella zona del sentiero 10 del Campo dei Fiori

I danni provocati dal maltempo a Luvinate il 12 luglio

I danni provocati dal maltempo a Luvinate il 12 luglio

Bene i lavori fin qui compiuti che hanno consentito di impedire l'arrivo dell'ennesima colata detritica in paese a Luvinate. Dopo l'ondata di maltempo dello scorso 12 luglio, si registrano ancora una volta nuovi danni strutturali in zona sentiero 10 nei boschi del Campo dei Fiori, con enormi quantità di terra in movimento e a rischio colata in caso di prossimi eventi estremi. L'allerta per questo rimane alta sul fronte prevenzione e sicurezza per le comunità a valle. 

In sintesi é questo quanto emerso  ieri durante il Tavolo di Lavoro convocato dal sindaco Alessandro Boriani con giunta, tecnici e professionisti, insieme al presidente dell'Ente Parco a seguito del maltempo di venerdì.

«I lavori, diversi e articolari, (a seguito dell'incendio del Campo dei Fiori nel 2017 e delle colate detritiche del 2018, 2020 e 2021) a cura di Comune, Ente Parco, Ersaf, Regione Lombardia (pulizia alvei, rinforzo argini, creazione di briglie e controbriglie e soprattutto il nuovo ponte, due vasche di protezione) hanno evitato l'ennesima fase di emergenza in paese» dichiara il primo cittadino. 

«Il nuovo ponte ha sicuramente evitato il peggio per Luvinate e bene abbiamo fatto a dare il via libera ai lavori durante l'inverno, proprio in previsione dell'estate. Ringraziamo per questo Regione Lombardia e tutti i professionisti che da anni lavorano per Luvinate» prosegue Boriani. 

Anche gli altri interventi hanno contribuito a rallentare, limitare, frenare l'imprevedibilità e la conclamata fragilità di un sistema montano che, di fronte agli eventi estremi, si conferma però non più resiliente, sorprendendoci amaramente per l'apertura degli ennesimi fronti di rischio su cui cercare risorse, parlare con istituzioni, gestire cantieri e relativi imprevisti. 

«E questo, lo ripetiamo, nonostante la qualità e l'efficacia di quanto fin qui realizzato. In particolare sul ramo orientale in zona acquedotto, è partita una nuova colata detritica che ha investito il ponte sul sentiero 10 in zona Zambella. Si tratta di un nuovo fronte molto esteso. In vari punti su cui erano ancora aperti i cantieri, le colate hanno provocato alcune criticità che ci impegneremo ad affrontare in corso d'opera. Siamo dunque al lavoro per la compilazione delle schede Rasda che invieremo in settimana a Regione Lombardia, mentre proseguiamo velocemente per capire come attivarci sulle nuove criticità. Purtroppo é sempre più chiaro: la fragilità della montagna prosegue in modo serio e siamo solo all'inizio dei lavori di prevenzione che dovranno durare anni. Questa è e dovrà essere la priorità politica per il futuro» aggiunge il sindaco di Luvinate. 

«Si conferma quanto già evidenziato nelle alluvioni del 2020 e 2021 e che da tempo dicono gli esperti: i fenomeni di colate scattano con la concentrazione di una enorme quantità d'acqua in pochi minuti, come è stato venerdì. La vicinanza di questi fenomeni in termini temporali, sempre più ravvicinati e l'imprevedibilità dell'esatta collocazione rende ancora più preoccupante lo scenario complessivo su cui vogliamo proseguire il nostro lavoro» conclude Boriani. 

Redazione

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