Cronaca - 13 luglio 2024, 07:55

FOTO. Maltempo, a Barasso un venerdì drammatico: «Un muro di fango alto due metri ha travolto le abitazioni»

Il racconto del sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari dopo il nubifragio che ha creato pesanti danni in paese e in via Campiglio in particolare: «Sei villette sono state letteralmente travolte e allagate, fortunatamente senza feriti, e cinque famiglie hanno visto le loro case devastate. I danni si aggirano su cifre elevatissime». Emanata ieri un’ordinanza di sgombero

Un venerdì di fango, vento, acqua e paura. E' quello vissuto ieri a Barasso, alle porte di Varese. Qui la furia della tempesta che ha colpito il Varesotto si è trasformata in una colata di detriti che ha travolto come un fiume in piena le case di via Campiglio.

Il sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari parla di «ore drammatiche». « Le piogge torrenziali, di portata eccezionale - spiega - hanno allagato molte abitazioni. Dopo i lavori promossi dal Comune il problema allagamenti è stato risolto in via Al Ronco ma adesso si è trasferito su via Campiglio».

Il sindaco spiega così l'accaduto: «La griglia posizionata all’altezza della vasca prospiciente la portineria di Villa San Martino, nonostante fosse completamente libera da ostruzioni, è stata travolta da un’ondata di legna bruciata, sabbia e sassi che, formando un muro di fango di circa due metri, ha fatto sì che le acque fuoriuscissero violentemente andando a colpire le abitazioni. Sei villette sono state letteralmente travolte e allagate, fortunatamente senza feriti, e cinque famiglie hanno visto le loro case devastate. I danni, ancora in fase di accertamento, si aggirano su cifre elevatissime.

Dalla mattina di ieri il primo cittadino è stato sul posto «insieme a tanti volontari della Protezione Civile Intercomunale Valtinella di Barasso-Casciago-Luvinate, al tecnico comunale Geom. Bonetti, all’operatore ecologico comunale, a due squadre dei Vigili del fuoco di Varese, ai soccorritori del 118, ai Carabinieri di Besozzo e Gavirate e al consigliere comunale Calcagnile. Grazie al supporto degli uffici comunali abbiamo rintracciato anche il proprietario della sesta villetta che non era a Barasso oggi (ieri, ndr)».

«Sono stati momenti difficili e complessi che mi hanno portato, in via preventiva, a emanare un’ordinanza di sgombero delle case per prevenire possibili nuovi episodi» ha reso noto Scolari.

Il Comune di Barasso, che solo quest’anno ha investito 250.000 euro del proprio bilancio in attività e opere di mitigazione del rischio idrogeologico, «ha garantito assistenza ai cittadini coinvolti, provvederà alla pulizia delle aree invase dal fango e favorirà, senza oneri per i privati, un rapido smaltimento di tutti i beni ammalorati o distrutti dall’acqua» assicura il primo cittadino, che ha assicurato di aver preso «contatti con il Presidente del parco Campo dei Fiori, Arch. Giuseppe Barra, per attivarci, insieme, per arrivare ad una soluzione che possa definitivamente mettere in sicurezza l’area. Ringrazio il Presidente per la vicinanza ed il supporto manifestati».

«Quel che è certo - commenta il sindaco - è che l’urbanizzazione che ha interessato questa valletta, un tempo attraversata da un torrente oggi tombinato, è stata deleteria e oggi ne paghiamo le conseguenze. La logica di chiudere i torrenti dentro tubazioni e costruirci case sopra è causa di tanti problemi che oggi stanno mettendo in ginocchio tante realtà». 

Infine un pensiero a chi è sceso in campo per affrontare l'emergenza: «Ringrazio di vero cuore tutti i volontari, i dipendenti comunali e le forze dell’ordine che sono stati e saranno presenti in questa fase emergenziale - spiega Scolari - Domani (oggi, ndr) una ditta preposta pulirà tutte le diverse aree ove il materiale proveniente dal Campo dei Fiori si è depositato».

«Adesso - si augura il primo cittadino barassese - sarà importante che Comune e Parco Campo dei Fiori facciano fronte comune per individuare una celere soluzione che consenta la messa in sicurezza definitiva di tutta la zona con interventi mirati a monte. Auspico che Regione Lombardia, per la quale stiamo predisponendo una scheda Rasda (raccolta schede danni), possa fornirci supporto nel realizzare opere che, supportate da studi geologici e idraulici, possano consentire una rapida risoluzione».

«Sono certo - conclude - che, con un lavoro corale e frutto del reciproco rispetto e collaborazione che da sempre ci contraddistinguono, ci arriveremo presto. Problematiche anche in centro paese dove, a causa dell’eliminazione delle bocche di lupo che erano presenti nei marciapiedi comunali da parte dell’ente proprietario della strada statale, diverse case hanno subito parecchi danni e allagamenti. Per il momento grazie a tutti coloro i quali hanno dato una mano e tanta solidarietà alle famiglie coinvolte».

Redazione