Calcio - 12 luglio 2024, 13:20

Il progetto Varesina cresce e si rinnova: «Serie C sostenibile in 3 anni». Il tifo dei sindaci e una fenice sul petto che apre le ali

La famiglia Di Caro ha presentato le novità della società rossoblù, che rafforza e allarga il suo progetto: «Sport, territorio, valori e sogni. Lavori all'impianto per essere da categoria superiore e a tutte le strutture grazie all'appoggio delle amministrazioni comunali. Adidas sulle maglie, alleanza con Yop! per la comunicazione. Ma dietro a tutto c'è quel testone di papà Lino»

Max e Matteo Di Caro alla presentazione del progetto Varesina con il nuovo logo

C'è il progetto sportivo, cioè «tre anni per raggiungere i professionisti puntando sulla sostenibilità», c'è il territorio - «continueremo a guardare verso il basso e cioè alle nostre radici, tenendo i piedi ben piantati per terra» - e ci sono i valori perché «dietro a questa società c'è una famiglia ed è per questo che la fenice, simbolo di rinascita e rinnovamento continui, ci porta a cambiare il logo ponendola al centro dello stesso»: Max Di Caro, direttore generale della Varesina, insieme al vicepresidente Matteo Di Caro alza i veli su un progetto che difende la sua identità crescendo, e viceversa. Tra le altre novità, c'è anche quella della Yop!, l'agenzia di comunicazione che dai Mastini - dove lo Scoiattolo è sponsor - e dalle altre realtà che cura nel capoluogo, arriva a Venegono (l'ad Marcello Vitella: «Vista da fuori questa è una realtà che funziona benissimo, ma visto che siete una fenice e non vi fermate qui, siamo felicissimi e onorati di guardare in alto con voi, continuando a guardarci dentro»).

Il progetto sportivo: la serie C "sostenibile"

«Sono tre i nostri capisaldi - spiega Max Di Caro - il progetto sportivo, il territorio e i valori. Partiamo dallo sport: puntiamo a un programma triennale per raggiungere un obiettivo importante come quello dei professionisti e anche le scelte che stiamo facendo con i rinnovi triennali al ds Micheli e a mister Spilli ci proiettano in questa direzione. Vogliamo la C con una prima squadra sostenibile, la crescita di un settore giovanile di qualità per 500 ragazzi che è radicato nel territorio - abbiamo avuto grandissima partecipazione anche agli open day, dopo gli ottimi risultati in stagione - ma anche servizi per le famiglie e i ragazzi che ci scelgono».

Territorio, comuni, strutture e scuole

Si guarda in alto, ma si guarda sempre verso il basso e verso le proprie radici. «Il secondo caposaldo è il territorio - prosegue Di Caro - Ringrazio le amministrazioni comunali presenti (Venegono Superiore e Inferiore, Castiglione, Vedano) per quello che stiamo facendo sul territorio e perché ci permettono di sviluppare le strutture in maniera importante. La Varesina oggi è riconosciuta a livello nazionale come una società che ha puntato tanto sugli impianti. Da quest'anno entreremo anche nelle scuole del territorio con i nostri istruttori per dare man forte sull'educazione fisica, oltre che per fornire un supporto tecnico con l'obiettivo di coinvolgere gli studenti nel nostro progetto. Saremo molto più vicini alle imprese del territorio e, soprattutto, alle famiglie di chi sceglie la Varesina: puntiamo a formare persone e uomini da inserire nel tessuto sociale, oltre e ancor prima che calciatori».

I nostri valori e la fenice sul petto

Ultimo, ma non ultimo punto cardine essendo alla Varesina: i valori. «Dietro a questa società c'è una famiglia - aggiunge Di Caro - abbiamo scelto come simbolo anni fa la fenice che ha un significato di rinascita e rinnovamento continui, cioè quello che puntiamo a fare ogni anno non solo a livello sportivo ma anche di progetto. Noi facciamo della resilienza, della voglia, dell'ardore e del fuoco valori importanti: quest'anno sulle maglie dei nostri ragazzi ci sarà dunque scritto "lotta sempre" perché è ciò che chiediamo a chi entra nella nostra famiglia. Da oggi avremo un nuovo logo che darà ancora più valore e spazio alla fenice, sul petto e nel cuore della Varesina».

Novità Yop! e Adidas

Se parte una partnership tecnica con un brand come Adidas, «che ci accompagnerà per 4 anni in una dimensione ancora più importante», l'altra grande novità che legherà ancora di più la Varesina al territorio è questa: «Avremo una collaborazione con l'agenzia Yop! e quindi con Marcello Vitella e il suo staff - spiega il dg rossoblù - Vogliamo comunicare in maniera sempre più importante quello che è la Varesina oggi e che sarà domani in un futuro più importante. Yop! lavorerà in sinergia con Roberto Bulgheroni, il nostro addetto stampa».

Presente alla conferenza stampa di oggi anche Marcello Vitella, ad di Yop! comunicazione: «Vista da fuori questa è una realtà che funziona benissimo - dice - ma visto che siete una fenice non vi fermate e volete cambiare ancora, noi siamo felicissimi e onorati di farlo insieme. Qui ci sono un'identità e un modello forti, abbiamo subito lavorato su sport, territorio e valori dopo ciò che Max e Matteo mi hanno detto: "Guardiamo in alto". A volte, a furia di guardare lassù, ci arrivi davvero. Il progetto territorio invece guarda giù, per mettere radici ancora più forti. Il tema dei valori, invece, ci permette di guardarci dentro per comunicare qualcosa che sappiamo: è da questo sguardo interiore che nasce un nuovo brand circolare, come una vera famiglia, capace di portare con sé tanti contenuti, dalla scelta dei colori, rossoblù, alla punta d'oro - come le sue piume - che impreziosisce l'identità di una fenice, capace di rimettersi in discussione anche quando le cose vanno bene».  

Una casa per la C e campi per tutti

Sul discorso strutture, «abbiamo tavoli aperti con le amministrazioni comunali per migliorare i centri esistenti - aggiunge Max Di Caro - a breve a Castiglione avremo due campi da tennis e beach volley, e copriremo i due attualmente scoperti. A Venegono, poi, se vogliamo puntare alla C abbiamo bisogno di una casa che ci possa accogliere. Abbiamo infatti un tavolo aperto con l'amministrazione di Venegono Superiore e inizieremo già quest'anno dei lavori per non rivivere un momento che abbiamo toccato con mano nella scorsa stagione quando, a un certo punto, ci siamo chiesti: se andiamo su, dove giochiamo? Tutto, però, deve essere sostenibile. L'idea sarebbe quella di arrivare a fine stagione con una parte di lavori già fatti eventualmente per la C, cioè illuminazione e parcheggio asfaltato».

Diversi dagli altri? No, uguali a noi stessi. Grazie a papà

Viene chiesto a Di Caro se alla Varesina ci si sente diversi dagli altri. «No, siamo uguali a noi stessi e difendiamo la nostra identità» la risposta. «Dietro a tutto c'è Il testone che parla poco: nostro padre Lino. Noi siamo il braccio armato, ma portiamo avanti tutto ciò in cui lui crede, settore giovanile e strutture. Il pensiero radicato e l'anima nascono da lontano, e cioè da lui. Diversi non so, abbiamo un nostro modello: guardiamo poco agli altri, andiamo avanti sicuri di ciò che stiamo facendo. Crediamo nelle idee e negli uomini giusti per costruire qualcosa di bello, sviluppando il progetto su più livelli e non solo sulla prima squadra: lo stesso Caldiero che ha vinto il campionato, dimostra che questa è la via giusta».

Il finale e il sogno

Resta anche, o soprattutto, il tema sociale: «Abbiamo lanciato l'ultimo progetto, Impegno Calcio, dando la possibilità a ragazzi disabili o con difficoltà motorie a venire ad allenarsi nei nostri centri, integrando questa attività con le nostre squadre. Quindi anche i nostri ragazzi sono cresciuti da questo contatto» ricorda Di Caro. Che, a chi gli chiede delle maglie della prima squadra (oggi sono state svelate quelle della Juniores), risponde: «Siamo rossoblù... la terza maglia sarà molto bella e avrà colori molto particolari».

Sindaci in prima linea: "Noi ci siamo"

Non è scontato vedere in prima fila i primi cittadini del territorio a dire: «Noi ci siamo». Ecco le loro parole a partire da quelle del sindaco di Castiglione, Giancarlo Frigerio (con occhiali rossoblù): «Dove non c'era nulla adesso ci sono 500 ragazzi. Prima si è costruita la casa, poi il contenuto. Ringrazio la famiglia Di Caro per essere partita dalle fondamenta». Il vicesindaco di Venegono Superiore, Roberto Castiglioni, ha confermato come il Comune padrone di casa «stia investendo 600 mila euro sulla parte esterna del Varesina Stadium. Un importo simile servirà per dotare l'impianto di 130 posti auto, e faremo lo stesso con l'illuminazione per la gioia di papà Lino». Presente anche il sindaco di Venegono Inferiore, Mattia Premazzi: «Per arrivare a certi livelli - dice - oggi servono persone che abbiano testa e mentalità e voi le avete». Anche dal comune di Vedano Olona, presente con il consigliere Alessandro Segalini, e da quello di Cairate con l'assessore Davide Peri, è arrivata «la disponibilità a risolvere tutte le problematiche relative agli impianti». 

Difficile, se non impossibile, in provincia di Varese trovare un simile schieramento d'intenti come quello che sostiene la Varesina.

A.C.


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