Sociale | 08 luglio 2024, 19:05

Affrontare il disagio giovanile, un lavoro sempre più di squadra

Si è riunita la Conferenza provinciale permanente, presieduta dal prefetto. I progetti e un'esigenza: coinvolgere le famiglie

Affrontare il disagio giovanile, un lavoro sempre più di squadra

Giovedì 27 giugno, con inizio alle ore 9.30, si è riunita, presso la sala consiliare della Provincia di Varese, la Conferenza Provinciale Permanente, organismo ricostituito nel giugno del 2022 con lo scopo di coadiuvare il Prefetto, che la presiede, nel raccordo delle attività degli Uffici periferici dello Stato con quelli degli Enti Locali e di vari soggetti della società civile (datori di lavoro, organizzazioni sindacali, associazioni, ecc.) attraverso la creazione di reti che operano in maniera sinergica. 

L’obiettivo dell’incontro, ad un anno esatto dalla sottoscrizione del protocollo sul disagio minorile,  è stato quello di fare il punto della situazione dei vari progetti in essere volti a prevenire e contrastare i fenomeni e le problematiche connesse al disagio giovanile, a presentare i due protocolli, in fase di ultimazione, relativi all’opportunità di lavoro sia per i richiedenti asilo, sia per i detenuti, ex detenuti e coloro che sono in esecuzione penale esterna, nonché il protocollo per la gestione delle persone senza fissa dimora presenti nello scalo aeroportuale della Malpensa, per il quale la Regione Lombardia ha finanziato uno specifico progetto nel quadro della  nuova edizione del bando dedicato al contrasto alla marginalità. 

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti del mondo giudiziario, della scuola, funzionari e amministratori della Regione, della Provincia e di vari Comuni, a stretto contatto con il mondo scolastico, oltre a ATS Insubria e alle due ASST e agli esponenti delle Forze dell’Ordine e del mondo della cultura. Presente anche lo psicologo Simone Feder, coordinatore dell'area Giovani e Dipendenze della comunità Casa del Giovane di Pavia, dove è responsabile delle strutture terapeutiche. 

La dott.ssa Chiara Federigi, in rappresentanza dell’ATS dell’Insubria, ha aggiornato i componenti  della Conferenza Permanente sullo stato di attuazione dei progetti previsti dal Piano d’Azione ed illustrati nella riunione della Conferenza stessa del 13 novembre 2023.

Le finalità del Piano d’Azione sono:

1 implementare e rafforzare le politiche di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo e alle forme di disagio giovanile che si manifestano con comportamento devianti (baby gang, atti di vandalismo); 

2 far crescere la cultura della legalità e del rispetto dei valori della vita e della salute.Per la realizzazione del Piano sono stati messe a disposizione per la provincia di Varese un totale di€ 477.746,50 di cui:€ 377.286,40 quale contributo della Regione Lombardia€ 100.460,10 a titolo di cofinanziamento da parte degli Enti coinvolti.

I progetti avviati sono 5 e coinvolgono 70 comuni, 21 Enti del Terzo Settore, 10 Istituti comprensivi (dato in aggiornamento) e 5 Scuole secondarie di Secondo Grado. 

1) progetto “iGENERATION”. - Presentato da Azienda Consortile Medio Olona, Ente strumentale dei 7 Comuni dell’Ambito di Castellanza ed Ente capofila dell’Ambito Territoriale per la realizzazione del Piano di Zona; In partenariato con: 2 enti del terzo settore e 5 istituti comprensivi, prevede la realizzazione dell’azione “Coach Carter”, volta a valorizzare l’attività sportiva come importante strumento per la promozione del benessere psico-fisico ed educativo; in particolare sono attivati laboratori sportivi, presso parchi attrezzati o palestre del territorio, valorizzando la dimensione del piccolo gruppo e la compresenza di educatori professionali e istruttori qualificati (pattinaggio, baskin, functional training.) 

2) progetto “SAKIDO XP - Presentato da L’Aquilone SCS. Tra le aree di intervento a capo della cooperativa, di rilevante importanza è l'area delle politiche giovanili e quella del sostegno psicopedagogico, che si sviluppano, in particolare, nei distretti di Sesto Calende, Tradate e Comunità Montana del Piambello, per un totale di 31 comuni. In partenariato con: 3 enti del terzo settore e 2 scuole secondarie di secondo grado, sviluppa dispositivi per contrastare l’ingravescente criticità del ritiro sociale in adolescenza e permettere ai ragazzi e ai genitori di riprendere il percorso di vita scolastica e sociale in qualche modo a rischio. Le azioni prevedono la conduzione di laboratori di socializzazione, gruppi di supporto per genitori, percorsi individualizzati e di sostegno relazionale, azioni di formazione per insegnanti ed operatori sociali nonché di sensibilizzazione e attivazione della Comunità Educante. 

3 progetto “CON-TE-STO”- Presentato dal Comune di Luino, in qualità di Ente Capofila dell’Ambito Territoriale omonimo. L’Ambito di Luino comprende 24 Comuni ed è caratterizzato da un unico centro di grandi dimensioni (Luino) e dalla restante parte di territorio composto da centri di piccole e piccolissime dimensioni, localizzati in zone in parte montane, estese e caratterizzate da difficoltà e tempi lunghi di collegamento. In partenariato con: 2 enti del terzo settore e 1 istituto comprensivo. Potenzia l’educativa di strada, incontrando i ragazzi nei luoghi del loro incontro spontaneo. All’interno di spazi aggregativi messi a disposizione delle amministrazioni comunali e/o dagli Istituti Comprensivi coinvolti, vengono realizzate attività volte a favorire il protagonismo giovanile (la composizione di gruppi tematici rivolti a ragazze, per offrire un’opportunità ed uno spazio protetto in cui potersi esprimere liberamente; l’attività «cantieri» dove verranno proposti dei momenti laboratoriali volti alla sistemazione e alla valorizzazione di luoghi). 

4 progetto “RADICI YONG E SENIOR” - Presentato da Comune di Saronno, in qualità di Ente Capofila dell’Ambito Territoriale omonimo, che comprende n. 6 comuni In partenariato con 6 enti del terzo settore e 3 istituti comprensivi. Attiva una modalità di ascolto educativo/psico-pedagogico dei ragazzi, realizzato attraverso l’inserimento negli Istituti dell’educatore di corridoio. La modalità operativa è quella dell’accoglienza spontanea dei ragazzi, da parte di educatori messi a disposizione dagli Enti del partenariato; gli educatori raccolgono il bisogno del ragazzo/a prendendolo in carico per gli aspetti di loro competenza. Il progetto prevede la possibilità di consulenza/ accompagnamento psicologico o invio ai servizi del territorio. Il progetto è arricchito da attività laboratoriali in ambito scolastico ed extrascolastico. 

5 progetto “L’INFLUENZA FELICE” - Presentato da Comune di Varese, in qualità di Ente Capofila dell’Ambito Territoriale omonimo che comprende n. 12 comuni. In partenariato con: 4 enti del terzo settore, 1 istituto comprensivo e 3 scuole secondarie di secondo grado, il progetto prevede di   potenziare le azioni educative territoriali per l’intercettazione e l’aggancio degli adolescenti che frequentano il centro cittadino compresi quelli provenienti dai comuni limitrofi. In particolare facilita il raccordo dei progetti esistenti e migliora il dialogo delle realtà sui temi legati all‘adolescenza con incontri tematici e implementa l’offerta educativa avviata dalla Parrocchia di San Vittore con il Centro Happiness. 

Dopo la trattazione del primo argomento all’ordine del giorno, sono state comunicate ai componenti della Conferenza Permanente le iniziative relative ai temi sopra citati. E’ emerso, da tutti i contributi offerti dai convenuti, la necessità di operare in modo sinergico e l’importanza che vengano coinvolte, in questo percorso di sensibilizzazione e consapevolezza rivolto ai giovani, le famiglie così da ampliare le azioni volte a prevenire che il disagio giovanile non degeneri nella dipendenza o in comportamenti antisociali e violenti. La grande partecipazione all’incontro è una delle risposte che il territorio oppone alla problematica; i temi, oltre che tanti, sono complessi ma le istituzioni, a tutti i livelli, stanno consolidando una rete che, nonostante le difficoltà, procede nell’interrogarsi e nel cercare soluzioni rispetto ai grandi cambiamenti sociali. 

C. S.

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