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Meteo e ambiente | 08 luglio 2024, 18:38

FOTO - La pioggia devasta i campi della Schiranna. L'agricoltore denuncia: «Canali di scarico non puliti»

Terreni allagati e ricoperti da detriti, foraggio da buttare: il maltempo di ieri ha lasciato una scia di problemi. Ne fa i conti Paolo Minonzio, che però non ci sta:«A causa di vincoli ambientali non possiamo fare la manutenzione degli scoli, spetta agli enti pubblici. O la si esegue, o le aziende agricole non ci saranno più e i terreni verranno abbandonati»

I campi vicino al lago di Varese, devastati dalla pioggia di ieri 7 luglio

I campi vicino al lago di Varese, devastati dalla pioggia di ieri 7 luglio

L'ondata di maltempo di ieri, domenica 7 luglio, ha causato danni non solo sulle strade, ma anche al settore agricolo varesino.

Terreni allagati e ricoperti da detriti, foraggio da buttare e canali di scarico per metà ostruiti. 

Tutto questo nei campi di Paolo Minonzio, consigliere di Confagricoltura Varese proprietario dell'azienda agricola "Tullio Minonzio" di Bobbiate e affittuario di alcuni terreni a Capolago e molti alla Schiranna, vicino alla pista ciclabile: «L'esondazione di ieri ha creato moltissimi danni e ha portato nei terreni fango, sassi, sabbia, rami, plastica e detriti - spiega l'affittuario - Ha rovinato il foraggio che doveva ancora essere raccolto e un bel po’ di prodotto deve essere buttato via e aspettare che ricresca. In più bisognerà fare un lavoro di pulizia dei detriti».

In particolare nei campi della Schiranna, Paolo Minonzio spiega: «In quella zona ci sono canali di scarico che non vengono puliti, per metà sono ostruiti e l'acqua che rimane allaga i campi. La manutenzione ordinaria non viene fatta e noi non li possiamo fare per dei vincoli ambientali e istituzionali che lo impediscono».

Aggiunge l'affittuario: «La manutenzione, dopo aver fatto la richiesta, richiede mesi o addirittura anni prima che venga effettuata. Se non la si esegue, le aziende agricole non ci saranno più e i campi verranno abbandonati - continua - Noi ci rimbocchiamo le maniche, ma se il trend delle piogge e dei temporali continua, questa situazione diventerà improponibile. Vorremmo anche sapere se adesso qualche ente procederà al recupero dei terreni e se vogliamo lasciarli in abbandono» conclude.

Elisa Petrocelli

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