“TE nel deserto” debutta ufficialmente a Barzola di Angera il 10 luglio, alle 20:30, ospite della Compagnia Roggero e di Un Parco per l’Arte, nell’ambito della rassegna teatrale Trasformazioni (locandina in fondo, con info per prenotazioni).
Massacri nella Striscia di Gaza e attacco terroristico di Hamas, il 7 ottobre: nasce dai capitoli più recenti di una storia lunga, costellata di violenza, lutti e dolore, “TE nel deserto”, spettacolo che ha Busto Arsizio e il territorio come luogo di creazione, raccordo, incontro (le firme sono quelle di Elis Ferracini ed Emanuela Bessega). «Coltivare l’utopia della pace – l’obiettivo dichiarato nella presentazione - provare a dare forma e veicolare le parole di Vittorio Arrigoni, “restiamo umani”, come atto di resistenza e rivoluzione. O guerra o pace o… Questo il dilemma posto agli artisti che hanno prestato a noi monologhisti le loro opere, e da cui abbiamo tratto ispirazione per riempire “quei puntini sospensivi”, farci domande e immaginare un altro mondo. È il nostro modo di essere vicini alle sorelle e ai fratelli di Palestina, di rivoltarci all’annichilimento del presente, di creare un ponte, diceva così del teatro Grotowski: tra me e te, in questo deserto contemporaneo, guardarci negli occhi, riconoscersi, condividere».
“TE nel deserto”, ruota attorno a una installazione, una performance di danza, e dei monologhi. Due monologhi riguardano direttamente la situazione palestinese (uno di questi è tratto dai Monologhi di Gaza della compagnia Ashtar Theatre). A partire da questi contenuti, si inseriscono i temi degli altri interventi, collegati in grande e in piccolo, al mondo in cui siamo tutti immersi. «Proviamo con “TE nel deserto” a dare concretezza alla vicinanza, collegandoci con Ashtar Theatre, compagnia di Ramallah, a raccogliere contributi per il loro lavoro con i bambini delle scuole. Siamo qui per darci una mano in questa via intrapresa verso la Palestina e verso il mondo. Chi assiste e chi è in scena condividono questo momento, ricordando ciò che scrisse Rodari in un suo racconto: “quel che va fatto, va fatto, sempre". Senza perdere la speranza. Per noi è importante far arrivare il senso della costruzione collettiva, risvegliare emozioni e interesse».
Il gruppo dei teatranti che partecipa al progetto è stato ospitato nei locali dell’associazione Il Villaggio in città e di Progetto ’98 di Busto Arsizio. A conclusione dello spettacolo, grazie all’Associazione Pace e Convivenza di Sesto Calende, è previsto il rito del tè.
Elis Ferracini è diplomato in drammaturgia ed educatore professionale. Durante la sua carriera ha collaborato con Compagnie di rilievo nell'ambito del teatro ragazzi, con Università e ambiti sociosanitari. Attualmente collabora anche con Istituti scolastici ed enti del terzo settore.
Emanuela Bessega, architetto (indirizzo in restauro) con qualifica di tecnico in bioarchitettura, ha esperienze di progettazione partecipata, collaborazioni, corsi di carattere vario. È docente di Arte e Immagine presso la Scuola secondaria di primo grado.
La compagnia teatrale di Ramallah-Palestine è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1991 a Gerusalemme, impegnata a offrire una prima formazione teatrale per i giovani in Palestina. È stata fondata dall’attrice Iman Aoun e dall’attore Edward Muallem, due affermati artisti palestinesi, che hanno lavorato a teatro dal 1977.
S.T.