Saranno i tecnici della commissione di vigilanza, domattina alle 9 in Comune, a valutare i documenti prodotti dalla Società Varesina Incremento Corse Cavalli e, poi, a recarsi venerdì all'impianto per un sopralluogo: entrambi sono momenti chiave per prendere una decisione sull'agibilità delle Bettole, fondamentale passo perché la stagione estiva, mai così in bilico e in ritardo, possa davvero partire mercoledì 10 luglio.
In attesa di sapere entro venerdì sera se esisteranno le condizioni per poter correre, e se la stessa capienza delle tribune rimarrà invariata, gli altri soggetti fondamentali nel valutare lo stato dell'ippodromo, e cioè gli ispettori del Masaf (il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) dopo il sopralluogo odierno hanno chiesto un ulteriore intervento alla Varesina sulla pista in erba, intervento che non pare irrealizzabile, per poter dare il via libera alle corse. Resterebbe, poi, anche il problema dell'impianto di illuminazione con alcuni pali ancora da sistemare, ma per completare questi lavori si sta pensando di anticipare alle 18, quindi in orario preserale, le prime riunioni estive.
Tutto è ancora incerto a soli 7 giorni dal possibile via alle corse in una situazione, ovviamente, paradossale, visto che siamo arrivati a un passo dal baratro della fine delle corse a Varese dopo 113 anni alle Bettole e 146 in città per ottenere l'agibilità e compiere i lavori necessari richiesti.
Un ippodromo vuoto e spento d'estate nella Città Giardino, da qualunque parte si guardi l'ipotesi, rappresenterebbe un'onta per chi, su quelle piste, ha esaltato l'identità, l'orgoglio e il senso d'appartenenza bosini. Peggio dell'eliminazione dell'Italia dall'Europeo. Perché qui perdiamo solo noi.