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Varese | 02 luglio 2024, 18:00

«Il programma di risanamento del Lago di Varese è un modello a livello europeo, motore di sviluppo economico e ambientale»

Parola all’assessore regionale all’ambiente e clima, Giorgio Maione, in vista dell’evento del 6 luglio sul lungolago di Gavirate: «Rendere le acque balneabili è stato un risultato straordinario, ora avanti con monitoraggio, prelievo ipolimnico e miglioramento del reticolo fognario. Sport ed enogastronomia fondamentali, vogliamo equilibrare la fauna ittica e creare una filiera economica per le specie meno pregiate. C’è un futuro luminoso da scrivere, noi ci siamo»

Giorgio Maione, assessore regionale all’ambiente e al clima

Giorgio Maione, assessore regionale all’ambiente e al clima

Sabato (6 luglio), il lungolago di Gavirate ospiterà una giornata tutta dedicata al Lago di Varese, al progetto di risanamento in corso tramite il progetto AQST (Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale), ai programmi futuri, ma anche allo sport e all’enogastronomia, due aspetti fondamentali per lo sviluppo del territorio (LEGGI QUI).

Protagonista del programma AQST è sicuramente Regione Lombardia, in particolare l’Assessorato all’ambiente e al clima. Così, insieme all’assessore regionale Giorgio Maione, in vista della manifestazione del 6 luglio, facciamo il punto di quanto fatto finora e ragioniamo anche sul futuro. 

AQST in questi anni ha raggiunto importanti traguardi per il rilancio del lago di Varese: quali sono i più significativi? 
Per prima cosa abbiamo reso il Lago di Varese balneabile. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile: la caparbietà del presidente Attilio Fontana, il lavoro dei tecnici e soprattutto la rete territoriale che si è creata, hanno invece permesso di raggiungere un risultato straordinario. Quello di Varese è un modello di risanamento a livello europeo, che comprende il miglioramento del reticolo fognario del bacino, la riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, la salvaguardia e tutela dell’area protetta e un percorso di sensibilizzazione dei cittadini e delle attività di sviluppo e valorizzazione delle sponde e della pista ciclabile. 

Quali sono invece le prossime tappe e gli obiettivi del progetto AQST per i prossimi anni? 
C’è un programma di azione dettagliato per il triennio 2024-2026: ulteriori approfondimenti dal punto di vista del monitoraggio, per esempio la valutazione delle microplastiche, il proseguimento delle attività di sistemazione del reticolo fognario, la gestione dell'impianto di prelievo ipolimnico, il riequilibrio della fauna ittica e la creazione di una filiera economica per le specie meno pregiate e un grande percorso di coinvolgimento del territorio con iniziative pubbliche e di divulgazione. Abbiamo investito oltre 20 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Crediamo davvero nel Lago di Varese come motore di sviluppo economico e ambientale.

Tornando all’evento di sabato 6 luglio ci sarà anche una gara podistica aperta a tutti, organizzata da Ecorun Varese con Acinque: quanto è importante lo sport per promuovere il turismo sul lago di Varese? 
Sport e biodiversità sono i due canali di sviluppo del turismo sul Lago di Varese. Questo vuol dire avere una frequentazione attenta di persone informate e interessate a conoscere i luoghi. Significa avere centinaia di arrivi che creano economia per le attività commerciali e generare anche un passaparola positivo che è sempre il primo requisito per lo sviluppo di flussi turistici verso una determinata meta.

Sabato ci sarà anche una degustazione enogastronomica di prodotti locali a partire dal pesce di lago. Anche l’enogastronomia e la riscoperta delle tradizioni culinarie possono essere un volano per la promozione turistica locale? 
Certo, sono i dati della European Travel Commission a dirlo. Il 58% degli italiani nel 2023 ha compiuto almeno un viaggio a tema enogastronomico, circa 9,6 milioni. Sette su dieci ne hanno svolto almeno cinque nel corso dei viaggi più recenti. Circa 5,5 milioni sono gli europei che hanno dichiarato di voler fare un viaggio con l’enogastronomia addirittura come motivazione primaria. Varese e in generale la Lombardia hanno potenzialità straordinarie da questo punto di vista. È tempo di sfruttarle puntando su un turismo lento e sostenibile per i territori.

Quale modello di sviluppo turistico ed economico ha in mente Regione Lombardia per il territorio del lago di Varese, che comprenda sia il capoluogo ma anche comuni di piccole e medie dimensioni come Gavirate? 
Si deve partire da un cambio di paradigma sulla comunicazione. Il lavoro eccezionale fatto in questi anni sul Lago di Varese deve avere risonanza a livello europeo. E deve essere una sfida e una responsabilità non solo per la Regione, ma per tutti gli enti istituzionali ed economici del territorio. Il Lago di Varese ha una storia antichissima da raccontare e un futuro luminoso da scrivere. Noi ci siamo. 

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