/ Storie

Storie | 02 luglio 2024, 17:05

IL MARE DEI VARESINI/2 - Igea Marina, dove "fare baracca" è una cosa seria

Il nostro viaggio tra le vacanze dei varesini ci porta oggi sulla Riviera Romagnola, dove Alberto Grossi trascorre le vacanze da 35 anni: «Mi sono innamorato dell'ospitalità romagnola e dell'aria di festa. Senza dimenticare le piadine e i passatelli...»

IL MARE DEI VARESINI/2 - Igea Marina, dove "fare baracca" è una cosa seria

Igea Marina, a Rimini, è il luogo di tanti ricordi e giornate ricche di divertimento per Alberto Grossi, 44 anni, autista per Autolinee Varesine. Da quando aveva 9 anni va in vacanza al centro della Riviera Adriatica e, con il passare del tempo, l'amore per questo posto è cresciuto con lui. Tra partite di beach volley, aperitivi e tanto divertimento, Igea Marina è la seconda casa di Alberto.

Da quanto tempo trascorre le vacanze a Igea Marina? Con chi e da quanto tempo? 

«Da un'eternità a questa parte: sono andato prima con i miei nonni, poi con i miei genitori, in seguito con la mia fidanzata e anche dopo sposati abbiamo continuato ad andarci. Ora vado con mia moglie e i miei figli, ma porto anche amici e colleghi».

Che cosa l'ha fatta innamorare di questa meta?

«Mio nonno aveva un appartamento a Igea e col tempo ho iniziato a fare amicizia con tante persone e crescendo l'interesse per questa meta è aumentato, sia per l'ospitalità romagnola, sia per l'aria di festa. Mi sono sempre trovato bene, tra le attività in spiaggia, le balere, lo sport, le discoteche e tanto altro».

Un aneddoto legato a questa meta.

«Sono tanti, come le feste di fine stagione dove la gente faceva il bagno nuda, ma anche le nottate a "fare baracca", fare festa, come si dice in Romagna. Inoltre la sorella di mia moglie, andando a Igea Marina in vacanza, ha conosciuto il proprietario di uno stabilimento ed è nato l'amore. Sono anni che si è trasferita lì.».

Con chi è andata la prima volta? Chi vorrebbe portarci? 

«La prima volta con i miei nonni, mentre non ho in mente qualcuno in particolare da portarci, perché ogni due per tre, con un furgone, prendo gli amici e andiamo».

Come si svolge la giornata ideale in questa località?

«La giornata è semplice: ci si alza, si va in spiaggia e si gioca a beach volley o altre attività. Poi si fa aperitivo con gli amici conosciuti sul posto, dove ognuno porta qualcosa di tipico dalla città da cui è partito. A pomeriggio c'è la "pennica" e poi si ricomincia tutto tra festa, cibo e divertimento».

C'è un piatto, un sapore, un odore o un panorama indissolubilmente legato a questo luogo?

«Oltre la piadina i passatelli, in brodo in inverno e al pesce in estate. È un piatto classico della cucina romagnola».

La spiaggia preferita?

«"Bagno 65" di Massimiliano Gobbi, che sarà il mio futuro cognato. Lo conoscono anche a Varese e quando passa in corso Matteotti tanti lo riconoscono e lo salutano».

Cosa porterebbe a Varese del luogo delle sue vacanze? 

«Lo spirito di fare baracca, ossia creare dal poco quello che fa divertire la gente».

Elisa Petrocelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore