![Bertolaso parla di 'razza italica', poi si scusa: "Era una battuta"](https://www.varesenoi.it/typo3temp/pics/g_ad3a65b1f1.jpeg "Bertolaso parla di 'razza italica', poi si scusa: "Era una battuta"")
Al Pirellone si parla di dolore neuropatico. «Un disturbo cronico che colpisce il sistema nervoso e influenza significativamente la qualità della vita dei pazienti», come si legge nella mozione presentata dal consigliere regionale Luca Marrelli (Lombardia Ideale), insieme ad altri colleghi di maggioranza.
Nel testo, approvato all’unanimità dall’assise, si richiede una serie di impegni, a partire da un intervento nei confronti del governo per il riconoscimento del dolore neuropatico come malattia a carico del sistema sanitario nazionale, attraverso l’inserimento nei livelli essenziali di assistenza.
Si invita inoltre «a implementare programmi specifici per la formazione dei medici e personale sanitario sulle tecniche di diagnosi e trattamento da affrontare nei soli centri di terapia del dolore territoriali multidisciplinari al fine di favorire e mantenere un forte rapporto di fiducia e comunicazione tra medico e paziente». E ancora a «promuovere e sviluppare una rete di collaborazione tra regioni per un approccio più efficace e uniforme nella gestione del problema».
Proprio su quest’ultimo aspetto, Carlo Borghetti del Partito Democratico (pur dicendosi favorevole alla mozione) ha obiettato che «se l’autonomia differenziata va in porto, ci scordiamo la collaborazione fra regioni».
Un appunto non condiviso dal sottosegretario Mauro Piazza: «Su questi aspetti collaborano anche i diversi Stati», ha detto, esprimendo il parere «assolutamente favorevole» della giunta.
Dai banchi della maggioranza sono intervenuti per sostenere la mozione Nicolas Gallizzi di Noi Moderati, Fabrizio Figini di Forza Italia e Paola Bulbarelli di Fratelli d’Italia. Quest’ultima ha posto l’accento sull’importanza della terapia del dolore: «Tra le linee strategiche della sanità lombarda c’è il consolidamento della rete della terapia del dolore. Il dolore non va considerato come sintomo, ma come malattia vera e propria. È fondamentale una governance regionale che permetta al paziente di accedere in modo appropriato alle terapie. Cronicità non significa rassegnarsi al dolore: le possibilità di cura esistono e vanno valorizzate».
La mozione ha ricevuto il voto favorevole di tutti i 54 consiglieri presenti. «In Italia quasi 10 milioni di persone soffrono di questa malattia silente, invisibile e spesso invalidante – commenta a latere Marrelli, consigliere residente a Venegono Superiore –. Da tempo mi sto occupando della tematica anche grazie a quanti, come l’associazione Nevra, vi dedicano uno straordinario lavoro. La mozione approvata oggi invita l’assessorato competente ad intervenire a livello nazionale per il riconoscimento del dolore neuropatico, che sarebbe una grande conquista di civiltà medica ma anche sociale e culturale».
Riccardo Canetta