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Busto Arsizio | 29 giugno 2024, 14:15

Busto, il campo da basket del parco Brazzelli è una piccola opera d’arte: «Nico, questo è per te»

FOTO E VIDEO. Inaugurato il rinnovato e coloratissimo playground grazie all’impegno dell’associazione MeLa Gioco dedicata a Niccolò Sartoni. «Quello che vedete è il risultato straordinario della forza dell’amore, dell’amicizia e della condivisione», ha sottolineato nel suo toccante discorso Chiara Lorello, compagna del giovane professore. Il plauso dell’assessore Artusa: «Tutti i cittadini vi ringraziano». Poi il via al torneo

Busto, il campo da basket del parco Brazzelli è una piccola opera d’arte: «Nico, questo è per te»

Il sole, oggi, ha l’aspetto di un pallone da basket. È quello dell’associazione MeLa Gioco, dipinto al centro del rinnovato campo nel parco Brazzelli di Busto Arsizio, vicino all’Ipc Verri, inaugurato questa mattina tra mille emozioni.
Una piccola, coloratissima opera d’arte donata alla città, frutto della creatività e del lavoro di Francesca “Nine in the paint” Cassani e di un esercito di volontari.
E, soprattutto, della tenacia di Chiara Lorello, compagna di Niccolò Sartoni, scomparso quattro anni fa a causa di un melanoma, a cui è dedicata l’associazione. E, da oggi, anche questo campo da basket, la passione di Niccolò, che in questo sport ha trovato la forza per affrontare la malattia. Dopo il taglio del nastro, è iniziata la terza edizione del torneo 3vs3, con la dimostrazione di baskin.
«Nico, questo è per te», ha detto Chiara guardando verso il cielo.

L’impegno di cento volontari e il messaggio di Chiara

Più di cento persone hanno lavorato negli ultimi nove giorni per ultimare i lavori e dipingere il campo. Un progetto nato tre anni fa, come ha ricordato Chiara Lorello, presidente dell’associazione MeLa Gioco, impegnata – nel ricordo di Niccolò Sartoni, giovane docente di scienze motorie e giocatore del Basket Busto Arsizio – a promuovere lo sport e la prevenzione medica, favorire l'inclusione sociale e supportare il diritto all’istruzione attraverso l’assegnazione di borse di studio.
«Sono stati tre anni per nulla semplici, ma non ci siamo mai arresi e con determinazione abbiamo trasformato un’idea in un progetto, un progetto in un sogno che piano piano è diventato il sogno di molti – ha spiegato Chiara –. In questo percorso abbiamo incontrato persone meravigliose come Francesca, che ha realizzato la grafica di questo capolavoro, e Luca, che ci ha permesso di realizzare un campetto inclusivo per il baskin. Oggi voglio condividere con voi la gioia di vedere questo sogno diventare realtà».

L’associazione ha raccolto 40mila euro per questo progetto e, negli ultimi giorni, in 105 si sono dati da fare per contribuire alla realizzazione: amici, famiglie, nipotine, alunni di Niccolò e colleghi di lavoro da tutta Italia. «Quello che vedete è il risultato straordinario della forza dell’amore, dell’amicizia e della condivisione», ha sottolineato Chiara, ringraziando anche l’assessore allo Sport Maurizio Artusa «per averci indicato la strada» e Salvatore Scianna di Agesp «perché pazientemente mi ha sopportato in questi mesi».

Il pensiero, come sempre e oggi ancora di più, è andato a Niccolò: «Tutto quello che facciamo è ispirato a lui ed è proprio per questo che vogliamo dedicargli questo campetto. Sulla targhetta troverete la frase “Il basket mi ha salvato la vita”. Nico giocava a basket da sempre e ogni fase della malattia la affrontava giocando, anche quando questo era sconsigliato dai medici. Per questo spesso litigavo con lui, che ovviamente non mi ascoltava. Negli ultimi, difficili giorni in ospedale raccontava di sognare continuamente di giocare e vincere in Nba ed è lì che ho capito che per lui il basket era la chiave per combattere e vincere la malattia. Il basket, lo sport ma in generale una passione ti salva la vita. Ed è questo il mio augurio: trovate sempre il tempo per coltivare le vostre passioni, perché dentro le passioni troverete sempre voi stessi e la forza di reagire». Quindi il messaggio rivolto al cielo: «Nico, questo è per te».

Il plauso dell’assessore: «Avete acceso la miccia»

Al centro del campo c’è il logo dell’associazione, una nuvola da cui sbuca un sole dall’aspetto di un pallone da basket. Da questo si diramano raggi colorati a zig zag: «Volevo che trasmettesse energia, vitalità, allegria. Gli aggettivi che caratterizzavano Niccolò», ha spiegato l’artista e cestista Francesca “Nine in the paint” Cassani. Precisando che «quello che veramente rende speciale questo progetto sono le persone che gravitano attorno all’associazione: mi sono ritrovata ricoperta di tantissimo affetto e aiuto da parte di oltre cento volontari. Il progetto che va avanti da tre anni e Chiaro Lorello è quella che più di tutti si è “fatta il mazzo” e sono felice che finalmente sia arrivata questa giornata che stava aspettando».
Francesca le ha donato un quadro col disegno del campo: «Merita di vederlo ogni mattina quando si sveglia e ogni sera quando va a dormire».

L’assessore Artusa ha elogiato l’impegno di questi ragazzi: «Avete donato questo campo alla città e ora dovrà essere gestito al meglio. Chiederemo alla Provincia di aprire e chiudere i cancelli a un determinato orario e di riqualificare l’area e noi come amministrazione comunale dobbiamo impegnarci a sistemare il campetto qui vicino. Fino a oggi non è stato fatto nulla, voi avete innescato la miccia e adesso dobbiamo portarlo avanti noi. Tutti i cittadini vi ringraziano per questo».
Presente l'assessore di Olgiate Olona Fabio Longhin e, su invito di Artusa, anche Silvano Trupia, presidente delle Cuffie Colorate, che ha conosciuto il presidente di Baskin Busto Fabio Ferrarini: «Fondamentale fare rete», ha rimarcato Artusa.
Poi il via al torneo NBK basket 3vs3. La terza, indimenticabile edizione.

Riccardo Canetta

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