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Varese | 28 giugno 2024, 11:48

Gioco d'azzardo, nuove regole a Varese: «Ordinanza che ridefinisce gli orari delle sale per tutelare giovani e anziani»

In Salone Estense il sindaco Davide Galimberti e il comandante della Guardia di Finanza Crescenzo Sciaraffa hanno spiegato il nuovo provvedimento: aperture consentite e apparecchi di vincite in denaro degli esercizi commerciali cittadini funzionanti dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 23. Dalla piattaforma della Gdf che permette di «rilevare orari e giocate anche a posteriori» ai dati sul gioco nel capoluogo: nel 2019 registrati 127 milioni di euro di giocate. Il ruolo di Ats e degli operatori sociali

Gioco d'azzardo, nuove regole a Varese: «Ordinanza che ridefinisce gli orari delle sale per tutelare giovani e anziani»

Un'ordinanza firmata dal sindaco Davide Galimberti limita e definisce in un periodo determinato della giornata «l'apertura delle sale giochi autorizzate, soprattutto per categorie fragili come giovani e anziani» all'interno del comune di Varese, come ha spiegato lo stesso primo cittadino questa mattina nel Salone Estense insieme al generale Crescenzo Sciaraffa, comandante delle Guardia di Finanza di Varese, e agli altri soggetti coinvolti, da Servizi Sociali e Polizia Locale ad Ats, Agenzia dei Monopoli e operatori sociali.

I gestori delle sale scommesse e i gestori di esercizi che possiedono apparecchi con vincite in denaro, slot machine o vendano lotterie istantanee, dovranno quindi limitare gli orari di apertura dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 23 di tutti i giorni, compresi i festivi. Le stesse limitazioni orarie sono applicate anche per i singoli apparecchi che erogano vincite in denaro che si trovano all'interno di esercizi commerciali come bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto, agenzie di scommesse o sale bingo. Gli apparecchi nelle ore di sospensione dovranno essere spenti e mantenuti non accessibili. 

«Questa ordinanza è frutto della collaborazione con la Guardia di Finanza - ha spiegato Galimberti - in un rapporto che ci lega da tempo su più fronti e di un lavoro di squadra che ha un fine preventivo, seguendo gli ultimissimi orientamenti della giustizia amministrativa».

Il generale Sciaraffa ha presentato una nuova piattaforma che «rileva orari e giocate anche a posteriori ed è oggettiva per verificare il rispetto dell'ordinanza e delle regole. Tornando indietro nel tempo, capiamo così l'eventuale funzionamento della macchinetta in fasce vietate e quindi la violazione, a cui segue la sanzione e il pagamento della stessa alle casse del Comune».

Dopo aver fornito alcuni dati relativi all'anno 2019 sul fenomeno del gioco d'azzardo nel Comune di Varese (le giocate delle lotterie istantanee ammontano a 20 milioni, quelle a video terminale a 41 milioni e alle slot, invece, a 33 milioni; c'è poi il Lotto - 10 milioni - ma anche le scommesse ippiche, 3 milioni, il Superenalotto, 2 milioni e 300 mila, e altro ancora per un totale di 127 milioni di euro di giocate annue in città), Sciaraffa ha spiegato come il provvedimento abbia un fine di prevenzione «verso le fasce deboli come i minorenni e di repressione di aspetti criminali, come quello per esempio che ci ha permesso di sequestrare 4 milioni e 700 mila euro in capo a società concessionarie di giochi perché anziché versare la tassa all'erario, se ne appropriavano».

Lo stesso Sciaraffa ha poi portato l'esempio di Arsago Seprio: «Nel 2019 in questo comune con poco più di 4 mila abitanti si sono registrate giocate per 19 milioni di euro. Evidentemente lì si intercettano tanti avventori, ma potrebbero esserci potenziali risvolti di crimini o riciclaggio. Nel primo semestre di quest'anno in provincia di Varese su 73 esercenti controllati sono state elevate 53 sanzioni fino a 60 mila euro».

A chi chiede degli operatori sommersi che agiscono nel gioco d'azzardo, rispetto a quelli che lo fanno alla luce del sole, Sciaraffa risponde così: «Il rischio preponderante è quello di poter accedere alle macchinette dalla camerette dei nostri figli con server allocati al di fuori dei nostri confini. Il pericolo è anche per il rischio di riciclaggio». 

Il rappresentante dell'amministrazione dei Monopoli, Francesco Paolo Marinelli, ha poi sottolineato come l'ordinanza «va nella direzione della tutela di un bene primario come la salute. Auspichiamo un coinvolgimento maggiore degli altri comuni perché non ci sia spostamento di fenomeni laddove non c'è la sensibilità riscontrata a Varese».

«È stato un lavoro che ha visto coinvolto diversi soggetti - ha aggiunto Roberto Molinari, assessore ai Servizi Sociali - Ci è costata fatica ma una "bella" fatica perché interveniamo in una logica di prevenzione».

«Interveniamo per tutelare la salute pubblica - le parole di Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats - di fronte a comportamenti compulsivi che a volte rovinano le persone, che perdono la loro identità, e le loro famiglie».

La dottoressa Lisa Impagliazzo, della stessa Ats, ha spiegato come sia «attivo un piano di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo sul piano patologico che coinvolge una rete di 96 comuni attraverso misure di prevenzione ambientale. Entriamo soprattutto nell'ambito scolastico, dove abbiamo raggiunto più di 15 mila studenti. I colleghi di Asst svolgono poi un importante lavoro di cura perché il gioco d'azzardo può sviluppare una dipendenza che può essere curata con i Sert disseminati sul territorio».

Dalla "Cooperativa lotta contro l'emarginazione" è stato infine sottolineato l'impegno con cui «dal 2015 agiamo nelle scuole per prevenire il gioco d'azzardo patologico. Formiamo 10-15 ragazzi che poi vanno nelle classi dei loro pari e si parlano tra loro senza educatori: l'efficacia è maggiore piuttosto di quella un adulto che dice le stesse cose ai giovani dall'alto».

Il comunicato del Comune con orari e nuove misure nel dettaglio

Entrano in vigore le nuove limitazioni orarie per sale da gioco, sale scommesse e per il funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro, con l'obiettivo di prevenire e contrastare le ludopatie e dipendenze del gioco d’azzardo.

«Una misura che ha l'obiettivo di prevenire un fenomeno che ha impatti negativi a livello sociale, economico e sulla salute della popolazione – spiega il sindaco Davide Galimberti – Un'attività messa in atto grazie al lavoro congiunto dell'amministrazione, tramite i Servizi Sociali e la Polizia Locale, con Ats, la Guardia di Finanza e le parti sociali con cui sono stati attivati diversi progetti sul territorio. Tramite la nuova ordinanza si vuole prevenire la diffusione di situazioni di dipendenza, riducendo l’offerta e le occasioni di gioco, tra i principali fattori di rischio per l’emergere delle ludopatie, con attenzione particolare a giovani e anziani».

I gestori delle sale scommesse e i gestori di esercizi che possiedono apparecchi con vincite in denaro, slot machine o vendano lotterie istantanee, dovranno quindi limitare gli orari di apertura dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00 di tutti i giorni, compresi i festivi. Le stesse limitazioni orarie sono applicate anche per i singoli  apparecchi che erogano vincite in denaro che si trovano all'interno di esercizi commerciali come bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto, agenzie di scommesse o sale bingo. Gli apparecchi nelle ore di sospensione dovranno essere spenti e mantenuti non accessibili. 

Una disposizione che vede la collaborazione dell'amministrazione comunale anche con la Guardia di Finanza. «Nel corso del primo semestre dell’anno corrente, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno rafforzato le loro azioni operative specifiche nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio – sottolinea il comandante Gen. Crescenzo Sciaraffa - Questo incremento dell’attività si è tradotto in 73 accertamenti mirati e approfonditi, effettuati con particolare attenzione nei locali e nelle sale giochi dove si trovano le slot machines riscontrando 53 violazioni alle ordinanze in tema di orario di funzionamento delle macchinette, sanzionando circa 60.000 euro. Inoltre le fiamme gialle varesine hanno attuato un provvedimento di sequestro preventivo emesso dalla procura di Varese per un valore di 4.761.000 euro e imposto una misura interdittiva, che vieta l’esercizio di attività d’impresa per 12 mesi, nei confronti dei due principali indagati. Nel settore del gioco pubblico, l’azione della Polizia Economico-Finanziaria è mirata altresì a tutelare i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, salvaguardando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori, nonché al contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità, economica e organizzata».

«L'obiettivo è quello di prevenire e contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo e al rischio di diffusione di fenomeni di dipendenza – aggiunge l'assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari – Un tema su cui l'amministrazione ha attivato diverse iniziative di sensibilizzazione e prevenzione anche attraverso il lavoro dei Servizi Sociali, in collaborazione con le realtà del territorio attive sul tema, come le iniziative di prevenzione rivolte ai più giovani svolte con la cooperativa Lotta contro l'emarginazione. Gli effetti negativi causati dal gioco patologico sono infatti riconducibili a costi sociali, costi sanitari diretti e costi indiretti che spesso coinvolgono non solo l’interessato ma tutto il nucleo familiare, fino a creare situazioni di allarme sociale».

Una misura che nasce anche grazie alla collaborazione con il progetto “Link Insubria: Rete Contro l’Azzardo”, a cui aderisce l’Ambito distrettuale Sociale di Varese, con capofila l’Ambito distrettuale di Lomazzo e la regia di Ats Insubria.

Salvatore Gioia, direttore generale di ATS Insubria commenta: «Le Ordinanze dei Comuni per limitare l’orario di apertura delle sale gioco e delle “macchinette” sono atti necessari per limitare e contenere la dipendenza da gioco d’azzardo patologico e le conseguenze spesso molto impegnative per chi gioca e per la comunità non solo in termini economici, ma anche rispetto al contesto complessivo con ripercussioni negative sui rapporti familiari e sociali. Credo che il modello di ordinanza proposto da LINK Insuria, finanziato da ATS con i contributi di Regione sia un ottimo risultato per fare squadra contro la dipendenza da gioco d’azzardo. Purtroppo il gioco d'azzardo patologico coinvolge ampie fasce della popolazione in molte aree del nostro territorio e ogni singolo intervento rappresenta un tassello significativo per affrontare questa dipendenza». 

Guardando i volumi di giocato per tipologia, nel 2023 gli apparecchi che erogano vincite in denaro hanno inciso per il 49%, mentre le lotterie per il 22,70%, il lotto 10%, le scommesse 9%, giochi numerici 4,50%, bingo per il 4,50%.

Redazione

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