Nel 2017 ci fu la cena medievale in via Cavour. L’anno successivo quella “rossiniana” in piazza San Giovanni. Nel 2019 era stata la volta della cena biancorossa in piazza Vittorio Emanuele.
Poi, con la pandemia, questo tipo di appuntamento si interruppe prima di poter diventare una tradizione consolidata. Quest’anno, su iniziativa dell’amministrazione comunale e del Distretto del commercio, è stata organizzata la Cena di San Giovanni, che ieri ha dato il via a una serata speciale proseguita con la prima notte bianca di Busto Arsizio, organizzata dal Comitato commercianti centro cittadino col Duc e il patrocinio di Ascom, a chiusura dei festeggiamenti per la patronale.
La cena di San Giovanni
Circa 150 i posti apparecchiati in piazza Vittorio Emanuele per la cena di San Giovanni. «Una tradizione avviata con l’influencer Paola Magugliani», ha scherzato il sindaco Emanuele Antonelli, ricordando le iniziative promosse durante il suo primo mandato dall’allora assessore ai Grandi eventi.
«Stasera fino all’una si può ballare, vogliamo invitare i giovani a restare qui, non ad andare fuori città», ha aggiunto il primo cittadino.
La vicesindaco e assessore a Commercio e Cultura Manuela Maffioli ha riconosciuto ad Antonelli il «merito» di aver pensato di riproporre la cena in piazza. Su cui poi lei stessa ha lavorato per renderlo un «momento di comunità e convivialità» il più possibile partecipato.
«Si concludono le celebrazioni per la festa patronale iniziate il 20 giugno con il concerto all’alba. Poi ci sono stati molti altri appuntamenti e incontri – ha ricordato la vicesindaco – culminati lunedì scorso con la cerimonia del Ringraziamento con la consegna della civica benemerenza a Giorgio Paglini e degli altri premi. Siamo una città fortunata che può dire grazie a tante persone». Lo stesso imprenditore neo-benemerito, oltre ad altri premiati, ha partecipato alla cena in piazza.
Grande la cura per i dettagli (e per la tradizione): ogni tavolo aveva il nome di un’erba e di un fiore utilizzato per l’acqua di San Giovanni. Anche il centrotavola offerto da Montalto Bio seguiva questo filone. E tutto si è svolto sotto lo sguardo attento dei moai degli Urban Solid, che resteranno ancora un po’ in piazza Vittorio Emanuele prima di essere dislocati in quattro diversi punti della città.
Prima e dopo la cena, è stato possibile gustare i cocktail di Bar is the name, apprezzato locale di Ambrogio Ferraro, di recente approdato alla finalissima “Final show di BarItalia”. «Sono molto soddisfatto della serata – commenta Ferraro –. Abbiamo grande voglia di fare bene e mostrare che, dopo gli anni che abbiamo vissuto, l’ospitalità esiste ancora: non contano solo i cocktail buoni, ma il servizio».
Musica, balli e negozi aperti
E mentre in piazza Vittorio Emanuele si cenava con l’accompagnamento musicale di Duomania Band e a Palazzo Mariani Cicogna si tenevano le visite guidate alle civiche raccolte d’arte, nelle vie e nelle altre piazze del centro partiva la notte bianca, appuntamento inserito nel calendario di BA Estate, tra musica e balli.
Tanta gente per lo show in piazza Santa Maria con Dj Mitch e Fabio Liuzzi di Radio 105, con la partecipazione di Davide De Marinis e di dj locali. In via Milano spazio al country dei Chaltrones. Nelle altre vie, ad attirare l’attenzione dei passanti sono stati Dj Wax, Luciano Lamberti, il Centro musicale Concertare, Vinotti e l’animazione mangiafuoco di Marzio Fioratti. E poi ancora i gonfiabili in piazza Trento e Trieste.
«ll centro è gremito di gente, siamo felicissimi perché la città ha risposto benissimo e anche tanti negozi sono aperti», ha osservato ancora “a caldo” Sarah Leoni, presidente del Comitato commercianti del centro. «È un bellissimo inizio d’estate e un’iniziativa da ripetere».
Stesse sensazioni per Paolo Geminiani, consigliere comunale delegato al commercio di vicinato: «Tutte le piazze, via Milano e le vie laterali sono piene di gente, famiglie, giovani. C’è una bella atmosfera estiva di cui Busto Arsizio ha bisogno».
Riccardo Canetta