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Territorio | 27 giugno 2024, 13:09

«Il pasticcio dell’affidamento del servizio rifiuti a Castellanza. Costoso contrattempo: vedremo cosa succederà»

La nota del Centrodestra Unito per Castellanza, a firma del referente e capogruppo di opposizione Angelo Soragni, sull'affidamento in house ad Ala e l'annullamento della delibera di consiglio comunale, dopo la sentenza del Tar in accoglimento - parziale - del ricorso presentato da Econord. Riceviamo e pubblichiamo

«Il pasticcio dell’affidamento del servizio rifiuti a Castellanza. Costoso contrattempo: vedremo cosa succederà»

«Il pasticcio dell’affidamento del servizio rifiuti a Castellanza». Così la nota del Centrodestra Unito per Castellanza, a firma del referente e capogruppo di opposizione Angelo Soragni, sull'affidamento in house ad Ala e l'annullamento della delibera di consiglio comunale, dopo la sentenza del Tar in accoglimento - parziale - del ricorso presentato da Econord (leggi qui). Riceviamo e pubblichiamo.

«Dall’inizio di maggio 2024 il Comune di Castellanza ha affidato direttamente, senza gara, il servizio di raccolta rifiuti ad Aemme Linea Ambiente, società del gruppo AMGA Legnano, ma a meno di due mesi dalla partenza del servizio la città si trova ad affrontare un grave problema: il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Milano ha accolto il ricorso presentato da EcoNord (azienda privata che opera nel settore dei rifiuti e serve oltre 200 comuni in tutta Italia), annullando l'affidamento diretto del servizio a Aemme Linea Ambiente (ALA) e imponendo all'amministrazione di rifare la procedura di affidamento del servizio.

Il Tar ha giudicato sbagliata la procedura applicata dal Comune nel passaggio del servizio da Sieco ad Amga. Questo errore ha invalidato l'accordo, lasciando la città senza un gestore certo per la raccolta dei rifiuti. O, meglio, con la necessità di rifare la procedura di affidamento.

Nel frattempo, Aemme Linea Ambiente continuerà a gestire il servizio, perché un servizio pubblico come la raccolta dei rifiuti non può essere interrotto. Ma sarà un servizio dimezzato, perché gli investimenti che erano previsti saranno probabilmente sospesi in attesa di pronunciamenti definitivi con la conseguenza che gli auspicati miglioramenti della qualità servizio dovranno attendere.

Al momento dell’affidamento, come opposizione, avevamo evidenziato diversi profili di criticità - prima fra tutte quella relativa al personale che da Sieco doveva transitare verso Amga - che rappresentavano in modo chiaro come la procedura fosse stata svolta in modo frettoloso e, stando alla sentenza del TAR, superficiale.

Al di là del merito delle tematiche di natura tecnica che sono alla base dello stop al contratto deciso dalla giustizia amministrativa, emerge chiaramente un dato di natura politica: il passaggio dal servizio in-house svolto da Sieco a quello, sempre in-house, svolto da Aemme Linea Ambiente è stato gestito in modo inappropriato.

Come sempre, purtroppo, i passaggi informativi in Consiglio comunale sono stati svolti senza dare la possibilità di approfondire la questione e senza fornire adeguate risposte alle perplessità evidenziate dalle minoranze e di fronte ai dubbi del Centro Destra, la lista Partecipiamo ha risposto facendo spallucce e andando avanti sulla propria strada. Strada sbagliata, a quanto pare.

Cosa succederà ora? Certamente si dovranno spendere altri soldi per affrontare la causa legale e, probabilmente, per ripetere almeno una parte della procedura.

Il risultato potrebbe essere ribaltato da un eventuale ricorso al Consiglio di Stato, ma in questo caso sarebbe ancor più evidente che se la procedura di affidamento fosse stata istruita con maggiore cura, evitando di offrire spazio a possibili ricorsi, si sarebbe potuto evitare questo costoso contrattempo: vedremo cosa succederà. Speriamo che almeno stavolta tutto sia fatto con maggiore attenzione, anche perché è in gioco un servizio estremamente importante per il suo impatto ambientale e per il decoro della città i cui costi ricadono sui cittadini».

Redazione

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